Per il secondo anno consecutivo la Prefettura di Matera apre le sue porte alla cittadinanza. Nell’ambito della settimana della Cultura promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in Prefettura arriva la mostra di opere di arte sacra “Le collezioni Nugent Formica e Doria. Dipinti del VII e XVIII secolo”. Alla cerimonia di apertura hanno partecipato il Prefetto Giovanni Francesco Monteleone, il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, l’assessore regionale Vincenzo Santochirico, Michele Saponaro della Sovrintendenza della Basilicata e curatore della mostra, Liliana Basile direttrice del Laboratorio di restauro della Soprintendenza, il direttore artistico del Conservatorio di Matera Saverio Vizziello. In sala anche monsignor Ligorio e Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio. Così il Prefetto introduce la mostra aperta al pubblico: “La Prefettura deve contribuire alla diffusione e promozione del nostro patrimonio culturale e con grande piacere abbiamo deciso di aprire il palazzo al pubblico, un palazzo che già fa parte del nostro patrimonio culturale. Stimolo a questa iniziativa è stato il grande interesse che ha suscitato la mostra allestita lo scorso anno nelle nostre stanze e dedicata a Carlo Levi, d’intesa con la Sovrintendenza per il patrimonio storico-artistico di Basilicata. Quest’anno abbiamo deciso di far conoscere al grande pubblico una parte del ricchissimo patrimonio culturale sacro, che fa capo alla millenaria storia della Chiesa. La mostra – prosegue il Prefetto- si compone di ventidue dipinti, veri tesori di fede e di arte, diversi tra loro per dimensioni, stile e autore, che offrono una significativa campionatura di arte sacra meridionale ispirata agli ideali estetici e culturali propri della stagione sei-settecentesca dell’area napoletana. Il nucleo maggiore proviene dal Comune di Cirigliano e fanno parte dell’arredo interno della Cappella dell’Addolorata, annessa al palazzo baronale di proprietà della famiglia Formica mentre altre opere, ora di proprietà statale e appartenenti alla famiglia Doria, decoravano un tempo il castello di Melfi. A tali dipinti si aggiungono otto tele provenienti dalla collezione Nugent di Irsina. Il progetto – sottolinea il Prefetto – si propone così l’obiettivo di contribuire a far conoscere e apprezzare la bellezza delle opere esposte, frutto di un perfetto connubio tra creazione artistica ed esperienza spirituale e nel contempo diventa occasione per visitare e ammirare, sotto una diversa luce, questo Palazzo del Governo, permettendo di avvicinare sempre più le Istituzioni alla gente e rendendo ancora più vivo e partecipe il contatto con la comunità locale. Lo scopo che mi propongo altresì è un percorso di musica sacra nelle chiese sacre dei Sassi, che culminerà il 2 giugno nell’atrio della nostra Prefettura. Grazie all’impegno del nostro Conservatorio che è il fiore all’occhiello della nostra Provincia.”
Il Prefetto ha ringraziato la Famiglia Formica, il sindaco di Matera, il presidente della provincia il Sovrintendente per il patrimonio artistico e etnoantropologico di Basilicata, il Direttore generale APT Basilicata e il direttore del Conservatorio “Duni” di Matera.
Il sindaco di Matera ha sottolineato invece il ruolo sociale che hanno avuto le famiglie nobili e borghesi”.
Il dott. Saponaro: “ Questa mostra raggiunge diversi obiettivi: far scoprire un nuovo luogo espositivo, rispolverare dai depositi opere precluse alla pubblica fruizione e consentire l’accesso a luoghi mai aperti”.
Nelle stanze della Prefettura, si sono esibiti gli allievi del Conservatorio “Duni” di Matera che hanno dato vita al concerto con la presenza di fiati, archi e tastiere eseguendo brani di Haendel Sarabanda , Francois Couperin, Claude –Benigne Balbastre, J.S.Bach , Francesco Arborea, Mozart, Saint Saens, Gade Pezzi, Hesse, Schuman, Hindemith e Busoni (nella foto).
L’allestimento della mostra è stato curato da Pietro Paolo Marasco della Soprintendenza.
Nelle foto in basso il tavolo della presentazione della mostra con Michele Saponaro della Sovrintendenza della Basilicata, il sindaco di Matera Buccico, il prefetto Monteleone, l’assessore regionale all’ambiente Santochirico, la direttrice del Laboratorio di restauro della Soprintendenza Liliana Basile e il direttore del Conservatorio Vizziello e il pubblico in sala con il vescovo di Matera-Irsina Monsignor Salvatore Ligorio e il presidente del consiglio comunale Romeo Sarra in prima fila.