“Solo toni trionfanti si sono usati in questa regione dove non si è mai vigilato sulle reali necessità del cittadino ma è stato facile esclamare e prendersi i meriti propagandistici. Da sempre abbiamo chiesto ad ogni vertice di fare un giro nelle strutture pubbliche sanitarie all’insaputa di tutti, solo così si potevano far emergere le molteplici problematiche che quotidianamente il cittadino si trovava e si continua a combattere”.
Lo afferma il segretario provinciale dell’Ugl di Matera, Pino Giordano: “oggi bisogna vigilare senza buttare le responsabilità a questa nuova classe politica regionale. Per anni si è continuato a difendere l’indifendibile con un ex assessore regionale alla Sanità, nonché ex vice Presidente della Regione Basilicata Flavia Franconi, di fronte allo sconquasso che stava attraversando la sanità lucana dove sosteneva il successo del riordino approvato con la L.R . 2 del 2017. L’Ugl non ha mai condiviso un riordino sanitario pessimo dove chiedeva a tutti gli attori sociali di costantemente monitorare le azioni che la Regione Basilicata e la Asm ponevano in essere sul piano gestionale. Ma -precisa Giordano- l’Ugl Matera valutando le azioni, veniva accusata di abbaiare genericamente alla luna. A ieri e oggi, esprimendo un giudizio di completa insoddisfazione sulle misure adottate dall’Asm in precedenza con una regione a trazione PD, suggeriremmo un atteggiamento di maggior equilibrio facendo attenzione su cosa e come vorrebbe la realtà Sanitaria l’attuale assessore con deleghe alla Salute e politiche sociali, dot. Rocco Luigi Leone (FI). Vanno garantiti i centri d’eccellenza difendendo il diritto alla salute, certamente non per una questione campanilistica: la salute è uguale da nord a sud e tutti i cittadini dovranno avere pari e stesso soddisfacente trattamento. Leone è la persona giusta al momento giusto dopo che per anni hanno distrutto la sanità in Basilicata. Non accetteremo provocazioni da nessuno. Gli ospedali non sono fabbriche e i pazienti non sono prodotti. Vedere come hanno ridotto gli ospedali dell’Asm, sia il Madonna delle Grazie che il Papa Giovanni Paolo II, in una regione, quale la Basilicata, che doveva essere una tra le più ricche del mondo, è veramente paradossale nonostante l’Ugl abbia sempre replicato a più voci che non andava mai abbassata la guardia. Hanno permesso di innescare una guerra tra poveri con due ospedali che dovevano essere le eccellenze del sud’Italia. Oggi invece registriamo in entrambi i nosocomi ionici in che condizioni lavorano. Policoro, gli addetti in ortopedia, chirurgia, medicina, otorino, cardiologia, psichiatria, oculistica e pronto soccorso: se si è uomini attenti e si ha una mente aperta, ci si accorge quanto sia acuto il problema della sanità e quanto ci sarebbe da fare in quest’ospedale. Ambulatorio di Ortopedia – prosegue il sindacalista Ugl – ubicato da anni in un seminterrato dove manca aereazione, finestre oscurate, i pochi medici rimasti, infermieri che quotidianamente stanno in un vero e proprio tugurio. Otorinolaringoiatra: 8 posti letto a disposizione nel reparto/ambulatorio mai potuti utilizzare, inoltre per un intervento e per il pernottamento del paziente operato bisogna chiedere l’elemosina o al reparto ortopedia o al reparto chirurgia: Perchè tutto ciò? Tutto il resto malissimo, se non al limite della vergogna: la situazione della quantità numerica del personale infermieristico e medico di tutti i reparti ridotto all’osso. L’impegno e la professionalità vanno riconosciute e degnamente pagate. E’ vero che si sono fatti espletare dei concorsi per assunzione nuovo personale, ma sta di fatto che la situazione non è migliorata, peggiorata siccome nessuno ha voluto partecipare ai bandi di questa Asm, non volendo avere a che fare con questa azienda: il perché? Sono i medici più sottopagati d’Italia. Vogliamo precisare e senza nasconderci che l’Ugl è stata la prima da anni nell’alzare la voce a difesa degli ospedali materani condividendo in pieno che la sanità materana non sembra trovare pace negli ultimi tempi, non passa giorno che non si verifichino eventi che evidenziano le enormi criticità e difficoltà nell’erogazione dei servizi dell’Azienda Sanitaria Locale di Matera. L’intera Asm ha vissuto per anni con ‘la bombola d’ossigeno’ vicina al collasso nell’erogazione dei servizi ma non si è mai messo in evidenza la problematica negli anni passati. Oggi l’Ugl non si illude che Leone possa subito risolvere i mille problemi lasciati in eredità da chi ha governato gli anni precedenti, ma abbiamo a che fare con un medico Professionista e non un burocrate prestato alla politica, una persona che comprende, capisce le reali problematiche del sociale, dell’ammalato, dei bisognosi. Tutti insieme, indifferentemente dallo schieramento politico o dall’appartenenza sindacale, dobbiamo difendere e chiedere il rafforzamento della sanità tutta a Matera e Provincia, dove l’Asm ha il problema cronico più grande che deve essere risolto: la carenza di personale. Le magagne fatte in precedenza con una pseudo riforma del sistema sanitario richiedeva seria condivisione e discussione con le Oo. Ss., in direzione assoluta per salvaguardia del diritto di salute dei cittadini lucani. Tutto questo è mancato – conclude Giordano – , gli effetti sono sotto gli occhi di tutti e certo, la colpa non può ricadere su Rocco Leone”.