Matera si è candidata a capitale europea della cultura nel 2019. Molti cittadini sono scettici rispetto alla possibilità di vincere questa sfida ma come diceva De Coubertin l’importante è partecipare e Matera ha il dovere di provarci. Per mille ragioni. Per far conoscere la città dell’uomo a migliaia di visitatori che ignorano questo posto così magico e sensuale, per dimostrare ancora una volta che “Davide” può battere i numerosi Golia che sono pronti a dare battaglia in questa avventura lunga sette anni, a patto di superare il primo step previsto nel 2019. Per cominciare a produrre idee in grado di convincere la giuria di esperti a premiare le proposte culturali presenti nella città dei Sassi è stata organizzata nella Casa Cava, il posto probabilmente più affascinante di cui può disporre la comunità a partire dallo scorso autuno, l’iniziativa “E io ci sto! Io ci sto! Costriamo insieme la candidatura a capitale europea della cultura”. Il dibattito, aperto ai contributi dei cittadini, è stato guidato dalFranco Bianchini, professore a Leeds, membro del Comitato Scientifico di Matera 2019, e valutatore in passato di numerose candidature, pronto a raccontare i temi trattati in 25 anni di storia di capitali della cultura e presentare un prima rassegna di idee e di temi raccolti tramite intervista utili per Matera 2019. Il lavoro di Bianchini ha prodotto documenti incentrati su diverse tematiche: il contesto materano e lucano, contenuti e comunicazione, verso il logo di Matera 2019: un’analisi di benchmarketing, ipotesi di struttura e di governo, dimensione economica e politiche di finanziamento e temi e narrative emergenti per il programma artistico e culturale della candidatura di Matera. In proposito Bianchini ha sottolinato il valore che una città di Matera può attribuire ai prodotti enogastronomici del nostro territorio e allo sport. La buona tavola o un titolo sportivo acquisito sul campo da una società che opera sul posto sono elementi che garantiscono quel valore aggiunto ad una città che si candida a capitale europea della cultura, perchè la cultura non va confusa con l’arte, ma si può riferire anche al mangiare e bere in modo sano e genuino e ad una grande performance offerta in ambito sportivo. Spunti interessanti al dibattito sono stati offerti anche da Alessandro Boldo, componente della Fondazione Fitzcarraldo. A seguire è toccato a Paolo Verri “moderare” gli intereventi di cittadini, professionisti, artigiani, uomini di cultura e rappresentanti dell’arte cinematografica che operano nella città dei Sassi. Hanno offerto il proprio contributo l’editore Giuseppe Barile, il presidente dell’Associazione Prima Persona Basilicata Mario Polese, il direttore del Conservatorio Duni di Matera Saverio Vizziello, la rappresentante del circolo La Scaletta Bruna Lapolla, il direttore del Consorzio Pane di Matera IGP Gianni Schiuma, la guida turistica Francesco Foschino, l’attore Nando Irene, la docente del Liceo Classico di Matera Rosalba Demetrio, l’artigiano Giuseppe Bianco, il presidente di Zètema Raffaello De Ruggieri, la direttrice artistica di Arterìa e musicista Loredana Paolicelli, la guida turistica Raffaele Stifano, una rappresentante della Compagnia elastica dei Creativi Sissi Ruggi, il disaster manager di Legambiente Pio Acito, il docente dell’Unibas Emmanuele Curti, il presidente della Fondazione di Comunità Cresco Andrea Santantonio e il direttore artistico del Lucania Film Festival Rocco Calandriello. Le conclusioni sono state affidate al sindaco di Matera Salvatore Adduce, che ha apprezzato moltissimo i riferimenti di Bianchini alla possibilità di vincere la sfida per Matera 2019 puntando sul “mangiare e bere”, sul pane e sul vino, prodotti della nostra terra che tutto il mondo ci invidia. La sfida è lanciata, vedremo se Matera riuscirà a conquistare la giuria attraverso una serie di eventi in grado di affascinare non solo chi dovrà giudicare il lavoro del comitato scientifico ma anche chi vive la città ogni giorno, spesso distratta da mille problemi, abituata a sporcare piuttosto che a garantire il decoro urbano dagli antichi rioni al centro storico, dalle quartieri residenziali a quelli più periferici e poco interessata alla tutela del grande patrimonio di cui dispone, i Sassi di Matera, l’altopiano murgico e le numerose chiese rupestri che fanno di Matera una città straordinaria, unica al mondo, semplicemente la città dell’Uomo.
Michele Capolupo
Riceviamo e pubblichiamo l’intervento del coordinatore regionale Mario Polese al dibattito aperto “E io ci sto!” su Matera Capitale della Cultura Europea
Prima Persona Basilicata, in linea con gli obiettivi principali che sta portando avanti, ha partecipato al dibattito aperto che da il via alla campagna di coinvolgimento per la candidatura di Matera a capitale europea della Cultura 2019. Alla manifestazione denominata “E io ci sto! Tutti per Matera 2019”, presso la Casa Cava, è intervenuto il coordinatore regionale Mario Polese il quale ha sottolineato la staordinaria opportunità che questa candidatura offre non solo per Matera. “Si tratta di una sfida che deve esser lanciata, in modo particolare, dalla nostra genererazione perchè siamo noi a dover prendere consapevolezza del percorso di ricchezza presente a Matera per dare un volto nuovo alla città e alla Basilicata. Come Prima Persona vogliamo impegnarci in questa direzione, superando i localismi che contraddistinguono la nostra regione e provando a far capire che la candidatura di Matera è un´occasione per tutti i comuni. E’ un’occasione che non possiamo perdere che può e deve rappresentare un Sud migliore, un Sud che funziona. Un Sud che è capace di coinciliare il passato con il presente guardando al futuro.”
Inoltre il coordinatore regionale ha sottolineato l’importanza strategica della posizione geografica che Matera riveste.”Fulcro ed ombellico del Mezzogiorno d’Italia ma soprattutto del Nord del Mediterraneo. Matera può e deve costituire, con questa candidatura, il ponte tra Italia, Europa e Mediterraneo, un’area che offre opportunita’ imprenditoriali, formative e culturali al di la di ogni immaginazione. Matera poi ha, inoltre, un quid pluris rispetto ad altre città, un valore aggiunto che è rappresentato proprio dai sassi, e potrebbe per questo rappresentare il capo cordata di un´intera area territoriale che è quella della vecchia Magnia Grecia che va da Bari a Catanzaro”
Area Comunicazione Prima Persona Basilicata
La fotogallery dedicata all’iniziativa “E io ci sto! Io ci sto! Costruiamo insieme la candidatura a capitale europea della cultura” (foto www.sassilive.it)
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