Castello di Torremare a Metaponto gremito per uno spettacolo da tutto esaurito. “Pitagora e Ippaso da Metaponto”, portato in scena dalla compagnia teatrale materana di Talia Teatro dopo un lavoro di alcuni mesi, ha prodotto un successo lusinghiero. Un pubblico attento e partecipe, proveniente, oltre che da Matera anche da Taranto, Bari, Potenza, costituito anche da turisti presenti sul territorio, ha sottolineato con applausi a scena aperta e con la standing ovation finale il suo gradimento.
Il nuovo spettacolo è stato preceduto da una agorà sul tema: “Ippaso da Metaponto contra Pitagora: la scoperta dell’infinito”, organizzata da Talia Teatro in collaborazione con la AFI e con l’Associazione Culturale Ad Pitagoram.
Per lo spettacolo “Pitagora e Ippaso da Metaponto” sono stati coinvolti sul palco gli attori Luciana Tamburrino (Pitia, sacerdotessa di Apollo), Nicoletta Lionetti (Chilone, politico crotonese), Mario Salluce (Liside, un allievo), Giulia Cifarelli, Anna Cimarusti, Chiara Festa, Genny Carlucci per il Coro delle Metapontine, Franco Burgi (l’allievo Archippo), Francesco Palomba (l’allievo Filolao), Anna Santarsia (l’allieva Tyrsenis), Antonio Montemurro (Pitagora), Marco Floridia (l’allievo Ippaso), Patrizia Minardi (la sacerdotessa Aristoclea), Elisa Basile (Teano, moglie di Pitagora), Valentina Ranoia (Damo, figlia di Pitagora), Paola Cancelliere (l’allieva Timycha).
Musiche originali di Dimitris Roulbis, Coreografia di Francesca Sogliani, Scenografia di Eustachio Logiudice ed Elisa Basile, Costumi di Elisa Basile e Pina Santeramo, Acconciature di Paola Cancelliere, Service audio-luci di Antonio Viggiani. Assistente informatica Stefania Sibilio.
“Pitagora e Ippaso da Metaponto” è la storia del grande matematico e filosofo di Samo vissuto fra il VI e il V secolo avanti Cristo. riferita all’ultimo periodo della sua vita in Magna Grecia fra Crotone, Sibari e Metaponto.
A causa di un contrasto con Chilone, influente uomo politico crotonese, Pitagora, accompagnato da sua moglie Teano e da sua figlia Damo, sposta la scuola, da lui fondata a Crotone, a Metaponto, dove divulga il suo sapere fra numerosi discepoli di ambo i sessi, fra cui Liside, Archippo, Filolao, Tirsenis, Tymicha e lppaso.
Quest’ultimo dimostra ben presto notevoli capacità in Matematica e in Filosofia, che lo porteranno fatalmente allo scontro col maestro e alla sua conseguente rovina.
Antonio Montemurro: “Per via delle scarsissime fonti storiche a noi pervenute, soprattutto per quanto riguarda lppaso, e alla luce del concetto di Aristotele che, nella Poetica, poneva l’accento sulla diversità del lavoro dello storico da quello del drammaturgo. ho ritenuto di mettere a fuoco il pensiero e l’opera del grande filosofo e matematico di Samo e di fare del “nostro” lppaso un simbolo della fiducia nel progresso dell’uomo e di una scienza libera da coercizioni e impedimenti”.
La fotogallery dello spettacolo “Pitagora e Ippaso da Metaponto” (foto www.SassiLive.it e Carmela Iannunziello)