Decreto Sicurezza Bis, Coalizione Civica per Matera: “Azzera la libertà di manifestare e il diritto ad essere umani”. Di seguito la nota integrale.
Disumani e stupidi è, in definita, quello che ci chiede di essere il così detto Decreto Sicurezza bis appena approvato dal Senato.
Un decreto del tutto in linea con quello precedente: restringere l’area dei diritti, distinguere tra le persone e quindi ridurre umanità e civiltà.
Ma è nella parte che vorrebbe essere di contrasto all’immigrazione clandestina che il decreto tocca il fondo. Le norme sono disumane perché nel più completo disprezzo dei trattati internazionali ma anche di quei comportamenti istintivi che ci contraddistinguono come esseri umani, si abolisce l’obbligo di prestare soccorso ai naufraghi ed alle persone in difficoltà.
Aiutarle diventa sempre più difficile ed alle navi delle ONG può essere negato ( per motivi di sicurezza !!!) persino il passaggio nelle acque territoriali italiane.
Manipolando di proposito la realtà i migranti, le vittime, diventano le persone pericolose che ci invadono e ci minacciano.
L’immigrazione è un problema drammatico e complesso causato prima di tutto, ricordiamocelo bene, da un sistema economico in mano a multinazionali che per i loro profitti depredano, innescano conflitti, scatenano guerre e provocano povertà.
Come dice Don Luigi Ciotti più che migrazioni dovremmo definirle ” deportazioni indotte” perché chi mai lascia la sua terra rischiando la vita se non per la fame, la violenza, la desertificazione e la distruzione dell’ambiente?!
Di tutto questo nel Decreto Sicurezza non c’è traccia ed a noi è chiesto di credere stupidamente che “chiudendo i mari oltre che i porti” saremo più sicuri, più ricchi e più felici.
Il decreto inasprisce le pene nei confronti di coloro che manifesteranno legittimamente a tutela dei propri diritti e di quelli della collettività.
L’aggressione alle conquiste dei padri della Costituzione è palese ed è necessaria una forte reazione popolare.
Ci uniamo a don Ciotti nel dire fermamente NO a questo decreto e nella volontà di contrastarlo su ogni terreno, in primo luogo quello politico e quello culturale.
La disumanità non può essere legge.