Giovedì 8 agosto 2019 alle ore 22 al Porto degli Argonauti è in programma lo spettacolo “Esili” per la rassegna Argodanza.
Loredana Calabrese, coreografa lucana e direttrice artistica del Balletto Lucano: un centro di cultura, educazione, formazione e produzione della danza. Attraverso questa arte, da anni promuovono progetti fortemente legati e ispirati alla “territorialità”, intesa come senso di appartenenza e valorizzazione della nostra splendida regione, la Basilicata, con il suo patrimonio culturale e paesaggistico. Partendo dalle radici cercando di arrivare alla più alta forma di comunicazione tecnica ed artistica. Ogni progetto parte da questo materiale grezzo, il territorio: attraverso lo studio e l’interpretazione di usi, costumi e tradizioni propongono la creazione di una comunicazione globale, creativa, coreografica.
In questa continua sperimentazione e ricerca di un rapporto con il territorio che ci circonda in modo predominante è nato “Esili ” o “Esìli”. Uomini, limiti, scoperte..
Il duplice significato della parola vuole essere una celebrazione di un viaggio, un isolamento che trae forza dalla leggerezza mentale: tutto può diventare creativamente possibile, raggiungere forze, superare limiti.
Ispirato dall’esilio di Carlo Levi in Basilicata, scrittore Torinese che ha raccontato la verità su una terra che vive tutt’ora, in silenzio, la leggerezza delle sue epoche storiche.
Il processo creativo si è sviluppato in diverse tappe durante le quali i danzatori hanno avuto la possibilità di immergersi negli incantevoli e suggestivi luoghi della Basilicata, ricercando l’essenza del gesto e del suo significato, nell’uomo e nell’epoca che lo rappresenta.
Gli artisti impegnati nel progetto, sono i danzatori professionisti della compagna:
Luana Filardi, Antonio Polito, Agnese Trippa, Aleksadr Vacca.
insieme alla mini junior del Balletto Lucano:
Clelia Mileo, Sabrina Miraglia, Francesca Spagnuolo, Katrin La Rocca, Letizia Ferrara.
Attraverso le loro differenti esperienze artistiche, tecniche ed emotive, hanno racchiuso in un corpo unico la rappresentazione di quel luogo e della forza che emana, legati tutti da un’unica passione: “l’arte” intesa come massima esposizione dell’interiorità umana. Luogo, mente e corpo viaggiano insieme per creare un unico vero racconto: l’esilio di un viaggiatore sognante che raggiunge la sua meta spirituale attraverso un percorso di sperimentazione anacronistico.