“Siamo costernati per l’ennesima perdita di una vita umana, ma allo stesso tempo determinati nel rivendicare un intervento strutturale per l’accoglienza dei migranti impegnati in agricoltura nella nostra regione”. Sono le parole del segretario generale aggiunto della Cisl Basilicata, Giuseppe Amatulli, a seguito della tragedia che si è consuma questa mattina nell’ex plesso industriale “La Felandina” a Bernalda. “È intollerabile – continua Amatulli – che si debbano aspettare le tragedie per prendere coscienza di questioni che sono sotto gli occhi di tutti da anni. Ora si proceda con determinazione e rapidità nel dare attuazione alle soluzioni che sono state prospettate nel corso dell’ultima riunione in prefettura a Potenza del tavolo di coordinamento regionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura. L’obiettivo – conclude il segretario generale aggiunto della Cisl – è lavorare per una soluzione strutturale in grado di accogliere la manodopera straniera regolarmente assunta nelle aziende agricole durante la stagione delle grandi raccolte e chiudere definitivamente la pagina delle occupazioni abusive e delle soluzioni di fortuna”.
“Quella del ghetto ‘La Felandina’ è una tragedia annunciata e oggi a poco valgono le lacrime di coccodrillo”. Lo ha detto stamane il segretario generale della Fai Cisl Basilicata, Vincenzo Cavallo, commentando la notizia della morte di una donna di nazionalità nigeriana nell’incendio scoppiato questa mattina nell’ex complesso industriale “La Felandina” a Bernalda. “L’incendio di oggi – continua il sindacalista – ripropone in maniera drammatica l’urgenza di individuare una soluzione appropriata e dignitosa per dare ospitalità alle centinaia di migranti che lavorano nei campi del metapontino. Il tema era stato affrontato nel corso dell’ultima riunione del tavolo di coordinamento regionale contro il caporalato e lo sfruttamento lavorativo in agricoltura, ma anche questa volta il destino è arrivato prima della burocrazia e si è portata via la vita di un essere umano. Mi auguro – ammonisce il segretario della Fai Cisl – che questa volta alla costernazione facciano seguito impegni concreti da parte delle istituzioni preposte per scongiurare altre tragedie in futuro e individuare una soluzione strutturale per accogliere i migranti”.