“Ferrovie, Turismo, Imprese, Sviluppo: a che punto siamo? Dalla Ferrandina-Matera al prolungamento per Bari e per il Salento ci nuove opportunità di crescita da non perdere!”. E’ questo il tema dell’incontro promosso nel tardo pomeriggio in piazza Vittorio Veneto nello spazio antistante il cinema Guerrieri.
L’incontro è stato promosso dall’Associazione “Matera Ferrovia Nazionale” insieme alle segreterie provinciali di Cgil, Cisl e Uil, al Consorzio Albergatori Matera, all’Associazione B&B, all’Unione regionale Pro Loco di Basilicata e all’Associazione Zes Jonico-Lucana e arriva dopo lopo le assemblee territoriali di Tito e Ferrandina Scalo.
All’iniziativa hanno partecipato Nicola Pavese, Lorenzo Rota e Giovanni Caserta per Matera Ferrovia Nazionale, Rocco Franciosa per l’Unpli, Marianna Dimona per il Cam, Antonio Lionetti, Nino Liantonio per la Zes Lucana e i sindacalisti Eustachio Nicoletti per Cgil, Giuseppe Amatulli per Cisl e Franco Coppola per Uil.
Pavese ha fatto il punto sullo stato dell’arte dei lavori e sui finanziamenti necessari sottolineando l’importanza del treno e dei collegamenti della città dei Sassi con il resto del Paese per promuovere il turismo e rivitalizzare le aree interne e industriali anche alla luce dell’attuazione della Zes Jonico-Lucana, per favorire l’occupazione e la crescita socio-economica di Matera e di tutto il territorio regionale.
“L’Associazione Matera Ferrovie Nazionale ha un ottimo rapporto con RFI di Bari, che si occupa della costruenda tratta Ferrandina-Matera. Fino ad oggi RFI ha fatto un lavoro di verifica della staticità di quanto è stato realizzato fino agli anni Ottanta per controllare in quale stato si trova. Ricordiamo che si tratta di un’opera costruita 40 anni fa con i criteri di 40 anni fa che sono molto diversi da quelli di oggi. Era previsto un solo binario non elettrificato, la velocità massima era 120 km orari, mentre oggi si parla di portare a Matera anche le Frecce, quindi una velocità più elevata di 160 km, basta pensare che Ferrandina sarà collegata alla stazione di La Martella-Matera in dodici minuti. Altra questione riguarda la sicurezza. Dopo l’incidente sulla tratta Andria-Corato le nuove normative prevedono vie di fuga per le gallerie di dimensioni superiori ai 6 chilometri e la galleria nel tratto Ferrandina-Matera è di poco più di 7 chilometri. E’ evidente che adesso bisognerà fare dei lavori che prima non erano previsti, di conseguenza c’è uno slittamento dei tempi per la conlusione dei lavori di 6-8-10 mesi. Ma è importante sottolineare il valore di questa infrastruttura che consentirà di collegare Matera a Salerno e poi si potrà collegare anche Matera con la Puglia attraverso la tratta che raggiungerà prima Gioia del Colle e di qui verso nord le città dell’Adriatico e verso Sud le città di Bari, Taranto e Lecce. Matera-Lecce sarà collegata attraverso treni intercity in un’ora e 45 minuti. La conclusione dei lavori, a seguito di questo imprevisto che riguarda la messa in sicurezza nella galleria, è slittato al 2023 e poi serviranno 6 mesi di prove tecniche per capire il tipo di materiale, le velocità, la preparazione dei macchinisti ad un percorso inedito. Io credo che per l’inizio del 2024 dovrebbe diventare fruibile. Ma la ferrovia è importante non solo per il trasporto dei passeggeri ma anche per le merci. Una ferrovia che dovrà raggiungere Gioia del Colle e che quindi passerà dall’area industriale di Jesce, questo vuol dire rilanciare la Ferrosud ma anche tutte le aziende di Jesce. Noi per le merci abbiamo come riferimento Bari-Lamasinata e Taranto-Nasisi. C’è la questione delle Zes che fanno affidamento sul porto di Taranto, quindi la ferrovia è uno strumento indispensabile per lo sviluppo della città di Matera e di tutto il territorio. Oggi qualsiasi città che punta a svilupparsi dal punto di vista turistico, sociale, commerciale ed economico, imprenditoriale, non può fare a meno delle Ferrovie dello Stato. Matera si potrà quindi collegare con Roma e Milano e questa non mi sembra una cosa di poco conto”.
Michele Capolupo
Nicola Locuratolo
La fotogallery dell’incontro (foto www.SassiLive.it)