“Come è ben noto – sottolineano Zullino e Aliandro – in tema di pubblica incolumità, la nostra regione non è scevra da rischi e pericoli come, ad esempio, quello sismico, idrogeologico, radioattivo e nucleare, chimico-industriale. Infatti, proprio quest’ultimo è ancora più pericoloso con l’avvio dell’esercizio del nuovo Centro Oli di Tempa Rossa e di quello già esistente di Viggiano”.
“E’ necessario – rilevano Zullino e Aliandro- dotarsi di un Piano che sia capace di far scattare i soccorsi necessari in caso ci sia l’emergenza di un macro evento relativo ad attività derivanti da incidenti di tipo chimico-industriali. Nella riunione della quarta Commissione consiliare tenutasi il giorno 8 agosto – continuanoi due consiglieri – è stato evidenziato comeparlare di Sanità, determina la necessità di qualificare e riorganizzare l’assistenza territoriale e, soprattutto, quello inerente alle maxi emergenzeche potrebbero essere richieste in caso di rischio chimico industriale, essendo stato rilevato che nel nostro territorio ancora non c’è un Piano operativo a riguardo”.
“Il tema, di particolare importanza per la nostra Basilicata – riferiscono Zullino e Aliandro- è in discussione già dal lontano 2013, quando venne istituito un ‘Tavolo tecnico’, con relativo gruppo di lavoro e con le specifiche finalità ed obiettivi di pianificare la gestione sanitaria del ‘Soccorso’ in caso di maxi eventi naturali, ovvero incidentali su tutto il territorio regionale”.
“Con la delibera di Giunta regionale n.714 del 2016 – fanno rilevare i due consiglieri – è stato completato il lavoro per evidenziare le direttive necessarie alla gestione delle maxi emergenze della regione, ma non è stata data continuità alla fase attuativa.E’ urgente – ribadisconoZullino e Aliandro – dare attuazione al Piano, approvato già nel lontano 2016, anche perché sono trascorsi ben tre anni senza che si desse seguito alle indicazioni dettate dalla Commissione per organizzare un efficiente servizio di maxi emergenza”.
“Inoltre – proseguono Zullino e Aliandro- urge il collegamento informatizzato del territorio e della rete ospedaliera con il GORR (Gruppo operativo a risposta rapida) regionale, elaborando il Cronoprogramma (stati di avanzamento) che comprende e prevede ilcoinvolgimento di tutto il personale sanitario e tecnico, le Associazioni di volontariato, la Protezione civile, le Prefetture, le Forze dell’ordine, la Polizia locale, i Vigili del fuoco”.
“Il Piano attuativo della maxi emergenza in Basilicata – concludono Zullino e Aliandro- è la parte che noi siamo chiamati ad organizzare e far partire in tempi celeri, per il bene dell’intero territorio regionale e, nel contempo, della popolazione lucana”.