L’accordo raggiunto sulla riforma di Agea è un passo avanti importante per mettere a livello regionale all’ UECA da far diventare un moderno e sostenibile Ente regionale intermedio. A sostenerlo è l’Ufficio di Presidenza della Cia-Agricoltori di Potenza e di Matera sottolineando la positività dell’impianto del provvedimento che , anche con gli adeguamenti apportati, ha mantenuto lo schema iniziale per il riordino e l’ammodernamento di Agea, affidando il coordinamento operativo dell’Agenzia al Mipaaft e assicurando l’impossibilità che i dati degli agricoltori possano essere utilizzati da strutture diverse dalla Pubblica amministrazione. Rimane l’auspicio che questa riforma produca effetti incisivi nella semplificazione e nella gestione del sistema di erogazione delle provvidenze comunitarie e della banca dati dell’intero comparto agroalimentare italiano. Per la Cia-Agricoltori – che esprime soddisfazione per la convergenza sul provvedimento anche da parte di chi, Regioni e organizzazioni agricole, aveva espresso riserve e contrarietà – gli obiettivi centrali da raggiungere sono la semplificazione e l’ efficienza, mettendo alle perverse lungaggini ed ai meccanismi burocratici conosciuti con un termini incomprensibili agli agricoltori (es… algoritmi) ed il cui significato è stato estremamente chiaro: ritardi, ritardi e ritardi nel ricevere gli aiuti riconosciuti dall’Unione Europea, che hanno caratterizzato la programmazione 2014/2020 della Regione Basilicata.
Alla nuova Giunta Regionale ed in particolare all’Assessore alle Politiche Agricole, Francesco Fanelli, chiediamo di concentrare l’azione istituzionale su alcune questioni, a parere della CIA Agricoltori italiani, prioritarie:
• Avviare un mirato confronto sulla parte del PSR 2014/2020 ancora da attuare predisponendo un rigoroso crono-programma di lavoro finalizzato a traguardare gli obiettivi di spesa previsti e scongiurando potenziali disimpegni.
• Attivare un azione di raccordo in merito alle linee di azione che dovranno contraddistinguere la nuova programmazione comunitaria 2021/2027, caratterizzata da una fase transitoria relativa agli 2020/2021 e che ridisegnerà il ruolo e le funzione del comparto agricolo nel prossimo decennio, sempre più ancorato ai temi dei cambiamenti climatici, della sicurezza alimentare, della tutela ambientale e il rafforzamento del tessuto socio economico delle aree rurali a partire dal reddito delle imprese agricole, che dovranno essere sempre più sostenibili e innovative.
Tutto ciò richiama senza ulteriori indugi e tentennamenti le Istituzioni Regionali a completare il processo d’informatizzazione che fa capo al S.I.A.R.B., sistema informatico regionale, essenziale e propedeutico allo snellimento di tempi e procedure, riconoscendo la centralità del “fascicolo aziendale” quale strumento di dialogo per le imprese agricole con le PP.AA. ed elemento indispensabile per una forte azione di sburocratizzazione e semplificazione e certezza dei dati.
Ulteriore tassello di tale indispensabile processo è l’assegnazione sempre più pregnante di un ruolo sussidiario e di riferimento dei CAA (Centri di Assistenza), che potrà generare utili e essenziali accelerazioni nel sistema della rendicontazione della spesa verso Bruxelles, oltre a istituire la banca dati unica dell’agro-alimentare di Basilicata, il tutto per creare uno stabile e moderno sistema di flussi telematici tra Agea e Ueca e Regione Basilicata.
Su tutte le tematiche la CIA Agricoltori Italiani non farà mancare il proprio contributo di merito e le proprie proposte in un contesto di relazioni istituzionali rispettose dei ruoli di ciascuno e per quanto ci riguarda, conclude la nota CIA, ispirandoci sempre e solo agli interessi collettivi e generali degli Agricoltori e dell’agricoltura lucana.
Ago 10