Raffaele La Regina, componente lucano dell’Assemblea Nazionale PD, in una nota esprime alcune riflessioni sulla crisi di governo provocata dalle decisioni di Matteo Salvini. Di seguito la nota integrale.
Un anno fa il ponte Morandi crollava e la tragedia dei morti di Genova entrava nelle nostre case, nelle nostre coscienze.
Il giorno dei funerali, ricorderete tutti gli applausi per alcuni neo governanti e i fischi verso altri.
Si gonfiavano il petto per quegli applausi dimenticando le vittime e pensando a se stessi, in una passerella poco opportuna e contemporaneamente il governo più a destra della storia della Repubblica prendeva forma.
In oltre un anno di governo su quel ponte si é fatta davvero poca chiarezza e qualche applauso é diventato dissenso.
Negli ultimi giorni una parte di questo governo ha tolto definitivamente la maschera. Ha mostrato chiaramente di che pasta é fatta la Lega Nord che decide di voler capitalizzare il consenso in ascesa, secondo i sondaggi, dimenticando che le Camere le può scogliere unicamente il Presidente della Repubblica.
Quando dico che la maschera é caduta faccio riferimento al fatto oggettivo che decidono di innescare una crisi di governo nel pieno delle trattative di varie crisi aziendali che restano, perciò, congelate.
Questa crisi di governo non é una piccola parentesi, tutt’altro, é mettere i cittadini all’ultimo posto, altro che prima gli italiani.
É una spada di Damocle che andrà a gravare sulle spalle di oltre 100 mila lavoratori che vivranno un ferragosto pieno di ansie e spettri per il futuro delle proprie famiglie.
Parlo dei 20 mila dell’ex Ilva, i 670 lavoratori della Blutec di Termini Imerese, 1600 della Almaviva di Palermo, 1800 lavoratori di Mercatone Uno, 430 della Whirlpool a Napoli, 12 mila precari di Alitalia che non hanno ancora idea di che futuro avranno e i 55 mila precari della scuola. Tutte crisi che per larga parte riguardano il Mezzogiorno.
Ecco la maschera della Lega Nord dissolversi, non curante della crisi di migliaia di lavoratori meridionali che adesso vivono in bilico. L’unico interesse é capitalizzare un consenso che possa portargli a realizzare un Regionalismo differenziato tutto a favore del Nord ed una politica fiscale che va a svantaggiare i più deboli. Ora che la polemica sui migranti inizia a non destare molto più interesse si pensa al piano B.
Da un giorno all’altro, Salvini cambia idea sul taglio dei parlamentari pensando di incastrare gli avversari ma mette nel sacco solo se stesso mostrandosi per quello che é: uno speculatore, populista senza scrupoli.
Parla di taglio dei parlamentari senza sapere che per realizzarlo occorrono tempi lunghi e non si può andare al voto fra due o tre mesi ma fra un anno almeno.
Parla di taglio di Parlamentari mentre l’IVA aumenta e andrà a colpire il ceto medio e tutti quegli operai che oggi vivono le crisi industriali. Parla di cose totalmente inutili per la sola smania dei ”Pieni poteri” ai quali allude e cita Falcone e Borsellino senza aver mai fatto nulla per combattere la criminalità organizzata. Spesso ci ha fraternizzato con selfie di rito e concordandoci voti a tavolino. Non ho sentito nulla sulla morte di Diabolik, colluso con attività criminali e con i fascisti di Roma.
E ora che la maschera é caduta giù, non gli regaleremo l’Italia, faremo ogni cosa per il bene del Paese e di tutti i lavoratori che stanno vivendo l’estate più bollente della loro vita. Lo faremo con coscienza, lo faranno quelli che non sono mai rimasti fermi a mangiare pop corn.
Lo farà chi ha riportato il Partito Democratico ad essere rispettato e rispettabile. Lo faremo perché l’Italia é e sarà più bella.