La comunità degli “Uomini composti da rifiuti” arriva nella Capitale Europea della Cultura.
I 1000 Trash People nascono dalla creatività di HA Schult, l’artista concettuale tedesco che ha affascinato il mondo con le sue opere, realizzate prevalentemente con spazzatura.
I Trash People giungeranno il 24 agosto a Matera, ‘Turisti’ senza passaporto, proprio come i rifiuti che la comunità umana abbandona sul Pianeta.
La conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa si terrà a Matera domenica 25 agosto alle ore 10.30 presso il complesso monastico di Sant’Agostino in Via D’Addozio.
Alla conferenza Stampa saranno presenti l’artista HA Schult, il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, il Presidente Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce, il docente di storia dell arte contemporanea università del Salento, Massimo Guastella e Fabio Di Gioia, curatore dell’evento.
Seguirà, alle ore 12.30 nella Galleria Opera Arte e Arti in via Ridola a Matera la presentazione in anteprima dell’opera “Matera Sassi Man” edizione speciale dei Trash People realizzata da HA Schult con pietra e tufo di Matera.
Tornano in Italia, dopo oltre 10 anni dalla loro improvvisa apparizione a Piazza del Popolo a Roma, i 1.000 ‘Trash People’, la comunità di ‘uomini di spazzatura’, visiterà in massa la città di Matera, Capitale Europea della Cultura. Dal 25 agosto si mostreranno nei Sassi, a partire dal complesso monastico di Sant’Agostino. I Trash People sono sculture antropomorfe nate dalla creatività di HA Schult, l’artista tedesco che ha affascinato il mondo con le sue sorprendenti opere e istallazioni di ispirazione ambientalista.
Si deve a lui l’immagine imponente dei Trash People che, sin dalla prima apparizione nella città romana di Xanten in Germania, non ha smesso di affascinare a tutte le latitudini, attraversando il mondo dalle Piramidi di Giza alla Grande Muraglia, passando dalle Città e piazze più famose, dalla Piazza Rossa a Mosca a Piazza del Popolo a Roma, alla Grand Place di Bruxelles e ancora da Piazza Duomo a Colonia alla Defense di Parigi, fino al Circolo Polare Artico, passando dalle Alpi e dal Cervino.
Un viaggio senza frontiere come l’inquinamento vero e proprio, qui rappresentato da ‘turisti’ senza passaporto, proprio come i rifiuti, che la comunità umana abbandona sul Pianeta. Un ritorno in Italia, all’apparenza brioso e pittoresco che non nasconde le ragioni di una grande preoccupazione, come sottolinea Fabio Di Gioia, il Curatore italiano dell’evento: “L’immagine di Matera, dei Sassi, di un posto unico al mondo per bellezza e storia suggeriva, specialmente coi riflettori accesi della cultura europea, la possibilità di rilanciare un severo e importante monito e di farlo però attraverso l’arte. Quella dei TRASH PEOPLE è una presenza dal duplice volto, allegro e nel contempo inquietante. Rispecchia il fatto che purtroppo i posti più magici del Pianeta sono stati tutti raggiunti dall’inquinamento umano, i fondi dei mari, i ghiacci perenni, persino oltre i nostri cieli si parla di una cospicua presenza di rifiuti spaziali. E’ il volto nascosto di quello che chiamiamo progresso”.
Il biglietto di ritorno dei Trash People è per fine ottobre e fino ad allora sarà possibile imbattersi, farsi fotografare e catturare le immagini delle istallazioni di HA Schult visitando la città. In occasione degli eventi inaugurali del 24 e 25 agosto, interverranno a commento delle opere e dell’istallazione importanti storici dell’arte e critici internazionali.
Nella fotogallery le opere installate nei giardini di Sant’Agostino in vista dell’inaugurazione ufficiale