Martedì 20 agosto 2019 alle ore 22.15 al Porto degli Argonauti per la 16^ edizione di Argojazz è in programma il concerto della band “I Colfischiosenza”, composta da Andrea Campanella clarinetto, Francesco Bianco voce-chitarra, Stefano Scagliuso pianoforte, e Massimo Bonuccelli Contrabbasso. Il concerto è un viaggio musical’ nell’affascinante mondo di Fred Buscaglione
Punto di partenza è “Il duro” Fred Buscaglione (“Che notte”, “Eri piccola”, ecc), autore che ci riporta ai magici anni ’50 descritti da un ritmo incalzante e da una musicalità scanzonata e unica.
Quest’anno il tema della rassegna sono “gli spazi della luna” e con i colfisfiosenza ci sarà la luna di Buscaglione ci sarà una notte fatta di botte, spari e “ossa rotte” che porta a un’altra notte e a un’automobile che aspetta e che riparte all’alba sulle note di Chet Baker, ci sarà l’atmosfera di Parlami d’amore Mariù e di Baciami piccina e poi quella del night dove la fisarmonica è un tavolo da biliardo e le donne sono “Joking Lady” con “curve mozzafiato”. Si ride, si sorride, si ricorda, ci si abbandona alla tenerezza, si canticchia, si è presi da sorprese esilaranti.
Come spiegano i direttori Marilinda Nettis e Felice Casucci – abbiamo disegnato una giornata speciale, proprio martedì 20 agosto, in quanto la luna in avvicinamento a venere darà la possibilità di ammirare lo sciame di meteoriti le kappa Cignidi, il cui picco è previsto alle 23,30 e il tutto troverà l’apice con la canzone “guarda che luna”.
Lo spettacolo ripercorrerà tutti i momenti più significativi della vita personale ed artistica di Buscaglione, che, in soli quarant’anni di vita, ha rivoluzionato le regole della musica da night, il tutto si snoderà lungo il filo delle sue canzoni, alternando momenti di pura poesia a frammenti di comicità ed ironia graffiante, uniti dalla capacità di cogliere le sfumature di un mondo complesso, con uno sguardo aperto in grado di spaziare attraverso canzoni indimenticabili, divertenti, ironiche, amare, bellissime che hanno fatto da colonna sonora alla storia italiana dal secondo dopoguerra ai giorni nostri.
Ingresso libero.