Nella ridente cittadina dal sapore arcaico di Oppido Lucano il 18 agosto scorso l’Enac Basilicata, rappresentata dal Presidente Nazionale Enac Maurizio Abbate, dal Presidente regionale per la Basilicata Adriana Domeniconi e dal Presidente Enac della Provincia di Potenza Nicola Lista, ha visitato la Cineteca Lucana. All’incontro hanno partecipato anche il consigliere regionale Dina Sileo e il consigliere comunale Mirco Evangelista.
Come Alice nel paese delle meraviglie si resta basiti dalla scoperta che in questo meraviglioso paesaggio dove ancora si respira la felicità e la gioia delle” piccole cose” sia conservato un patrimonio inestimabile, archiviato, con tanto amore, dedizione e spirito di sacrificio in questi anni. Lo sapeva bene Giuseppe Tornatore che è ricorso alla Cineteca Lucana per i materiali necessari a molte scene del suo Baarìa. Infatti, in questo austero , isolato paese, si è reperito e custodito con frenesia e bramosia da “collezionista”, ogni oggetto, macchina, immagine o documento che abbia un nesso con il cinema. “Una miniera d’oro” di oggetti pregevoli I numeri sono impressionanti: 800 tra proiettori e macchine da presa, 15.000 film, 18.000 documentari, 150.000 manifesti di cui un centinaio dell’ epoca del cinema muto, 12.000 libri di interesse cinematografico, senza contare la sezione pre-cinema con 180 tra lanterne magiche e visori ed ancora documenti e carteggi tra personaggi storici che segnano il cammino della nostra storia dove si vive realmente il momento e l’istante delle varie epoche storiche. Domandiamo a Gaetano Martino presidente dell’associazione della Cineteca Lucana da dove derivi questa passione e vena del “Collezionista” Ci risponde che all’inizio tutto era sorto per soddisfare il lato ludico della situazione poi però è diventata la necessità di riempire un vuoto incolmabile perché nessuno si occupava e si occupa di salvaguardare oggetti che sono la storia del cinema». E non bisogna dimenticare che” gli oggetti parlano” ognuno di loro ci racconta la sua storia e ci tramanda le tradizioni dei nostri avi. Alla Cineteca Lucana era ricorso Tornatore quando lavorava a “Nuovo Cinema Paradiso” e Gaetano Martino ci racconta con orgoglio che, il grande regista per il film” Baaria”avrebbe avuto bisogno di un proiettore del 1913. E tra le innumerevoli macchine da presa in possesso della Cineteca Lucana c’era proprio quel proiettore e così alla fine il ruolo del proiezionista” l’ ho sostenuto proprio io”, ci enuncia il Martino. Tornatore voleva anche ricostruire una scena del set di Lattuada durante le riprese del “Mafioso” nella Bagheria del 1961.E il Martino ci dice: “Ho trovato quattro foto e in una di queste si vede sullo sfondo il cinema del paese con la locandina di “La carovana dei coraggiosi”. Tornatore mi ha chiesto quel manifesto e io l’ avevo. Come avevo riflettori, carrello, binari e scatole originali degli obbiettivi. Altra richiesta è stata quella di spezzoni dei film “Catene”, “Incompreso”, “Gli argonauti”, “Il Vangelo secondo Matteo e Il buono, il brutto e il cattivo “. Visitare i depositi di Oppido è uno strano percorso, un viaggio altalenante nella storia del cinema e sembra di vivere in prima persona proprio quel momento. In una masseria, tra pile di pizze di pellicola, si nota una versione originale, in inglese, di Senso. Nell’ ex stalla c’ è un raro documentario del 1940 sugli operai intenti, per la minaccia dei bombardamenti, a impacchettare i monumenti. «Ho trasferito tutto questo materiale in dvd per l’ Archivio di Stato e ho conservato le pellicole originali», spiega Martino. E poi film muti, comiche, e così via. Quindi la Cineteca Lucana è la culla della cultura dove si custodisce materiale ad alto livello, anche inedito ed introvabile che potrebbe essere esposto e posto in sicurezza dal deterioramento degli agenti atmosferici. Proprio per questo se non si dovesse intervenire in tempo questo patrimonio culturale sarà trasferito a fine anno in due regioni del Nord che si sono rese disponibili alla conservazione, alla digitalizzazione e all’archiviazione così da essere visionato e a disposizione del pubblico. Sarebbe una ferita indelebile ed uno schiaffo morale per la nostra regione Basilicata. E sarebbe anche una lacerazione e un dispiacere enorme per il Presidente della Cineteca Lucana Gaetano Martino. Ecco perché il Presidente nazionale Enac, Maurizio Abbate, insieme alla Presidente Regionale ENAC Adriana Domeniconi e al Presidente Provinciale Enac di Potenza Nicola Lista hanno voluto oggi questa tavola rotonda con la partecipazione anche delle nuove figure politiche della governance della Basilicata per tentare di ottemperare alla situazione. Tale invito è stato raccolto dal Consigliere Regionale Dina Sileo che si è impegnata affinchè la Cineteca Lucana resti in Basilicata ad Oppido Lucano, dove potrebbe dare lavoro ai ragazzi lucani. E in una regione dove il tasso di disoccupazione è altissimo, riuscire a portare a casa questa impresa sarebbe grandioso.