La Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera esprimono preoccupazioni e sgomento sullo sgombero dei migranti dall’area La Felandina avvenuto senza avere predisposto accettabili e adeguate soluzioni di accoglienze come richiesto dalle forze sociali negli incontri realizzati in Prefettura di Matera, ai Tavoli della Regione Basilicata e al Tavolo Anticaporalato presso la Prefettura di Potenza.
A nulla sono servite le richieste avanzate al Presidente della Giunta Regionale di Basilicata di attivare con urgenza gli avvisi di manifestazione di interesse finalizzati al reperimento di almeno 200 posti letto, con relativi servizi, compreso il trasporto a chiamata, lo sportello del centro impiego ed il presidio Asm nell’area metapontina, unitamente alla definizione degli interventi relativi alla gestione del Centro di accoglienza di Palazzo S. Gervasio.
Tutto, considerando che le adeguate risorse finanziarie disponibili nell’ambito del Progetto SUPREME-PIU, già presentato al ministero del lavoro dalla Regione Basilicata e concordato nell’apposito Tavolo che opera presso la Prefettura di Potenza hanno l’obiettivo di rispondere alle esigenze dei lavoratori immigrati presenti nell’area del Metapontino che da oltre un decennio occupano abusivamente i fabbricati siti sul territorio di Bernalda, precisamente a Metaponto, punto nodale per l’offerta lavoro – manodopera straniera.
Per questo lo sgombero della Felandina senza la realizzazione del progetto di accoglienza dei migranti/braccianti è avvenuto all’interno di una incredibile contraddizione: mentre si ricercano lavoratori per i lavori agricoli, i presenti vengono scacciati.
Infatti, nell’area metapontina, per i lavori agricoli, manca la manodopera. Si calcolano in non meno di 5.000 persone le unità mancanti.
A nulla è servita la richiesta avanzata dalla OO.SS. al Prefetto di Matera di convocare il Tavolo provinciale per affrontare la situazione relativa alla condizione dei migranti del Metapontino ed in particolare della Felandina di Bernalda – Metaponto e nello specifico per approfondire:
• l’applicazione dell’Ordinanza di sgombero della Felandina emanata dal Sindaco di Bernalda;
• lo stato dell’arte dei progetti regionali finanziati dal Ministero dell’Intero e dal MISE per rispondere alle esigenze dei lavoratori immigrati presenti nell’area del Metapontino che occupano abusivamente i fabbricati sul territorio di – Bernalda e precisamente a Metaponto, punto nodale per l’offerta lavoro – manodopera straniera;
• la situazione medico/legale della migrante che drammaticamente ha perso la vita nell’incendio occorso il giorno 7 agosto 2019.
Crediamo che la mancata attuazione dei progetti già finanziati per l’accoglienza dei migranti del metapontino da parte della Regione Basilicata e il mancato coinvolgimento delle forze sociali nei processi di gestione della delicata situazione da parte della Prefettura di Matera abbia creato un “vulnus” sociale e democratico anche perché, ancora una volta, il fenomeno non solo rimane irrisolto, ma, con tutte le implicazioni umane, di legalità e di sicurezza si ramifica su tutto il territorio Metapontino.
Per queste ragioni, Cgil, Cisl e Uil della provincia di Matera continueranno nell’azione verso le autorità affinché superino le difficoltà e i ritardi per le nuove soluzioni e nel contempo agiranno, tramite i legali di fiducia, per le difese legali a favore dei migranti e per dare assistenza ai familiari della donna deceduta in drammatiche situazioni.