INCHIESTA BANCAROTTA CIT: BENEDETTO, REGIONE VIGILI SUGLI SVILUPPI
“Dall’inchiesta giudiziaria in corso per iniziativa della magistratura milanese sulla bancarotta della CIT, la compagnia italiana del turismo protagonista di un clamoroso crac da oltre 500 milioni di euro nel 2005, secondo quanto riferiscono i giornali, stanno emergendo particolari anche sull’impiego di 19 milioni di euro che la CIT ha ricevuto dallo Stato per la realizzazione di villaggi turistici nel Metapontino”. A rivelarlo è il presidente del gruppo IdV in Regione Nicola Benedetto, annunciando che chiederà al neo Assessore alle Attività Produttive e Turismo Pittella di “mostrare grande attenzione sugli sviluppi dell’inchiesta perché la Regione è fortemente interessata a come sono state impiegate ingenti risorse finanziarie statali in investimenti turistici che avrebbero dovuto promuovere il territorio e che sono diventati strumenti oltre che per dilapidare aiuti pubblici anche per favorire grandi gruppi turistici internazionali senza alcun ritorno per l’imprenditoria locale e per l’economia del Metapontino. Non è un caso dunque – aggiunge – che ancora oggi il sistema dei villaggi del Metapontino produca ricchezza solo alle società che li hanno ricevuti in gestione senza alcun rischio economico societario, confermando che il modello del villaggio sullo Ionio lucano, come del resto accade dappertutto, non è certamente il più efficace per garantire crescita dell’impresa e occupazione locale.
Dunque sempre dall’inchiesta che vede ad oggi undici persone rinviate a giudizio, tutte ex dirigenti e manager della CIT – dice Benedetto – milioni di euro erogati dallo Stato per il rilancio turistico della Basilicata e di altre regioni limitrofe, a leggere le cronache dei quotidiani nazionali, sono finiti persino in gioielli, auto di lusso, affitto di appartamenti. Ciliegina sulla torta: mentre i sospirati progetti languivano e centinaia di persone restavano senza stipendio, venivano spesi 19 mila euro per pagare un consulente incaricato di scegliere i regali di Natale. O venivano scialacquati 11 mila euro per una stilografica. Ci sono ancora 362 «coperti» pagati dalla Cit in ristoranti vista mare nel Metapontino e in Puglia per dare ospitalità a parenti e amici dell’ amministratore di Cit spa o i 40 mila euro spesi per voli con jet privati dallo stesso”.
“L’inchiesta – conclude il presidente del gruppo IdV – oltre a far luce sulla gestione della CIT contribuirà a riscrivere la storia dell’intervento statale nel turismo del Metapontino rafforzando la nostra convinzione che si è trattato di un intervento che a fronte di forti investimenti non ha dato alcun risultato se non alle statistiche dell’APT per le presenze e gli arrivi di turisti rinchiusi d’estate in villaggi. Per questo la Regione deve valutare la possibilità di costituirsi parte civile”.