“Il presidente Bardi, a margine dell’incontro di ieri, ha espresso un positivo giudizio che è frutto anche e soprattutto del coraggio che questo Esecutivo ha dimostrato nel voler riaprire la questione petrolio partendo dalle trattative, chiuse nel 2006. Non ci siamo fermati ad accettare passivamente quanto stabilito oltre 10 anni fa. Si tratta di ottemperare ad un dovere morale della classe di Governo nei confronti dei lucani tutti che si aspettano un piglio decisionista rispetto al lassismo degli anni precedenti”. Lo afferma l’assessore regionale all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, commentando l’appuntamento di ieri con i vertici della Total.
“Il mutato approccio alla questione petrolifera si percepisce già dal cambio di rotta del Governo regionale nel considerare tale tema andando al di là delle royalties e delle compensazioni ambientali. Abbiamo chiesto a Total, come priorità, quella di seguirci in un percorso di sviluppo che ricomprenda la tutela dell’ambiente e della salute e che vada oltre il petrolio, portando ai lucani lavoro stabile. E questa strategia si rivela giusta nel momento in cui si guardano i numeri dell’occupazione, sia diretta che indiretta, e che non sono esaltanti” prosegue Rosa. “Da anni sostengo che la risorsa petrolio, che è sì di proprietà statale ma che si trova in Basilicata, non è una ricchezza se non si accompagna ad una visione che supera il contingente”.
“Nella sfida per attuare questo percorso di sviluppo, è ovvio che non possa mancare il contributo dello Stato. Bene ha fatto Bardi a chiedere un tavolo nazionale. Se tutti i Governi nazionali, di qualunque colore politico, ritengono il petrolio una risorsa strategica per l’Italia, lo Stato non può abbandonarci come ha fatto in questi anni, lavandosene le mani. Sono cautamente ottimista che questo Governo regionale riuscirà a portare a casa risultati soddisfacenti. Ai lucani diremo sempre la verità perché abbiano contezza e possano valutare autonomamente i meriti e le responsabilità di tutto ciò che accade”, conclude Rosa.