Consigliere regionale Gianni Perrino (M5s): “Si avvii una seria riflessione sul settore della forestazione”. Di seguito la nota integrale.
Uno dei settori più delicati della nostra regione è sicuramente quello della forestazione, troppo spesso utilizza dalla vecchia politica come bacino clientelare e che, puntualmente, presenta il conto salato da saldare. Negli anni la sistemazione idraulico-forestale ha subito varie riforme e, con il collegato al bilancio regionale 2018, le varie platee (Vie Blu, IVAM, Greenriver, LSU Pollino e Riqualificazione del Verde Urbano) sono state accorpate tutte sotto la gestione del Consorzio di Bonifica. Si tratta di circa 4500 persone che trovano nelle operazioni di gestione del territorio un’importante fonte di reddito. C’è inoltre da ricordare che recentemente sono stati assorbiti in questa platea anche gli ex lavoratori in mobilità in deroga, che rientravano a loro volta nella categoria A del c.d. Reddito minimo di inserimento.
In tutta questa selva di norme, modifiche e ampliamenti di platee non potevano certo mancare i problemi. Come è spesso capitato negli anni addietro, nei giorni scorsi ci sono state proteste dei lavoratori a causa dei ritardi nei pagamenti relativi alle mensilità di luglio 2019. Nonostante le rassicurazioni dell’Assessore Cupparo e l’impegno dell’amministratore unico del Consorzio di Bonifica, Musacchio, è chiaro che ci sia l’impellente necessità di rivedere qualcosa nei meccanismi che sottostanno a questa misura. Sono inaccettabili tali ritardi nella corresponsione degli stipendi o delle indennità e delle spettanze agli aventi diritto, atteso che si tratta di soggetti svantaggiati, a basso reddito, con famiglie e figli a carico, spesso provati da lunghi periodi di disoccupazione (come la platea della categoria A del Reddito Minimo di Inserimento).
Considerate la complessità e le criticità del territorio regionale, crediamo che il settore della forestazione, con i giusti correttivi, possa rappresentare una vera e propria opportunità. Non è più il tempo di considerare questa misura come una sorta di contentino utile solo a garantire un minimo di ristoro economico a cittadini svantaggiati. Ci sia una seria programmazione e non una sterile rincorsa a reperire fondi dell’ultima ora.
Tutta la nostra solidarietà ai lavoratori che manifestano il loro disagio e che hanno ribadito la loro voglia di lavorare, di essere produttivi e di dare un contributo fattivo per la comunità regionale.
Abbiamo presentato un’interrogazione per conoscere quali azioni concrete la giunta intende mettere in campo per evitare che questo tipo di situazioni si verifichi ancora in futuro.