Luigi Diotaiuti, presidente dell’associazione “Basilicata a way of living” e ambasciatore della cucina lucana nel mondo, è stato premiato a Castelluccio Inferiore, nell’ambito dell’edizione 2019 della kermesse “Menti Lucane”. E’ solo l’ultimo di una serie di riconoscimenti ricevuti dallo chef di origini lagonegresi, che ogni anno organizza una grande manifestazione dedicata alla mucca di razza podolica che ancora pascola alle nostre latitudini, “Sirio in transumanza”, nel corso di un’estate in cui ha percorso la nostra regione palmo a palmo, piuttosto che coast to coast, tra la provincia di Potenza e quella di Matera partecipando ad una serie di eventi, tutti segnati dal minimo comune denominatore della valorizzazione del patrimonio umano e naturale della sua terra d’origine. Mission precipua della sua esperienza biografica e della sua attività che, del resto, porta avanti da più di 24 anni nel suo ristorante di Washington, “Al Tiramisù”, cui ha affiancato “Aperto”, «vere bandiere della “lucanità”»dove sperimenta per un pubblico globale e raffinatissimo le sue ricette originali, molte delle quali a base di prodotti tipici della Basilicata, secondo il motto “Think global, eatlocal” che gli sta tanto a cuore e cui informa la sua professione. Prima di recarsi a Castelluccio, infatti, Diotaiuti aveva partecipato come ospite d’onore al “Palio del grano” organizzato, come da consolidata consuetudine, a Terranova del Pollino ad inizio agosto, nel magnifico scenario del Parco Nazionale, per essere poi insignito insieme con altri importanti personaggi pubblici, tra cui il presidente della Fondazione Matera-Basilicata 2019 Salvatore Adduce, del premio “Lucania oro” per la gastronomia, XII edizione. È stata poi la volta di Latronico, per la conferenza sul cece ribelle della scorsa settimana, in cui lo chef, partendo dalla particolare varietà di legumi nostrana riscoperta anche grazie al lavoro ostinato dell’assessore alle attività produttive Rosita La Banca e del responsabile di Alsia Domenico Cerbino, ha parlato dell’importanza di preservare la biodiversità insistendo sulla necessità della promozione di un corretto stile alimentare e della formazione dei giovani. Allo scopo, al fine di una ricerca costante ed incessante di eccellenze lucane da mettere in vetrina e diffondere a livello mondiale, pure in virtù di un sapiente lavoro di comunicazione sui social, lo chef Diotaiuti collabora con la prestigiosa George Washington University ed ha istituito il premio “Basilicata a way of living – miglior lucano dell’anno”, andato nel 2019 a Rosanna De Carlo del gruppo folk “Miss 48” di Ruoti per la provincia di Potenza e allo studente del liceo Parisi di Bernalda, Davide Barbalinardo, per quella di Matera. E, ancora, è allo studio di una manifestazione che, speculare a “Sirino in transumanza”, sullo stesso mood ma con una trama diversa, vedrà la luce probabilmente nel prossimo mese di gennaio e comunque durante la stagione invernale e vedrà coinvolte tutte e cinque le scuole alberghiere che esistono in Basilicata, in linea con l’intenzione di prestare attenzione alle necessità delle giovani generazioni e di creare opportunità stimolando sinergie efficaci e proficue tra il mondo della scuola e della formazione e quello dell’impresa e del turismo.
Ago 30