La sospensione di prestazioni e servizi di Endoscopia Digestiva all’Ospedale di Villa d’Agri potrebbe diventare la chiusura definitiva “annunciata” se non si interviene rapidamente con il rafforzamento del personale medico e paramedico e con una dotazione adeguata di strumentazione. A sostenerlo è l’Associazione Bene Comune Viggiano, in una nota a firma del presidente Vittorio Prinzi, che annuncia la ripresa dell’iniziativa dell’Associazione non certo per la semplice difesa delle attività del presidio ospedaliero della valle, ma – si precisa – per la riorganizzazione e il potenziamento delle prestazioni a favore di un’utenza particolarmente numerosa e caratterizzata da un crescente numero di over 65.
I problemi di Endoscopia, che garantisce prestazioni fondamentali per la prevenzione della salute che come tali necessitano di tempi brevi e certi – sottolinea la nota – sono noti da tempo ad Asp e Dipartimento Salute della Regione: con un solo Medico, un solo Infermiere e un solo OSS a disposizione e per altro con strumentazioni ed apparecchiature inadeguati, al punto che in varie occasioni è stato necessario richiederne “in prestito” all’Ospedale San Carlo di Potenza, è del tutto evidente che non è possibile continuare. E va evidenziato l’impegno altamente professionale e il sacrificio del direttore del reparto che nonostante tutto in questi anni ha garantito servizi molto richiesti, in incremento significativo, dalla comunità della Val D’Agri.
E’ evidente che questa situazione – afferma l’Associazione – si ripercuote sulle liste di attesa che specie per queste prestazioni sono già lunghe senza sottovalutare i disagi di quanti, ricoverati, sono stati trasferiti al San Carlo. In proposito gli utenti che erano stati prenotati per questi giorni di sospensione finiscono in coda alla lista di attesa con il danno molto forte di allungare di altri mesi i tempi per la visita.
L’Associazione fa riferimento al Piano regionale di abbattimento dei tempi delle liste di attesa approvato nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale per sostenere che il “caso Endoscopia” di Villa d’Agri diventa il primo vero e proprio banco di prova della volontà del nuovo Governo Regionale ad affrontare questa problematica.
Per noi che da anni ci battiamo a sostegno di un piano chiaro, trasparente e completo sul ruolo da affidare all’ospedale della valle, specie in relazione alle problematiche di impatto delle attività petrolifere sulla salute dei cittadini – è scritto nella nota – non è più rinviabile definire azioni e provvedimenti nella direzione di assicurare un presente e un futuro al presidio ospedaliero mettendo fine ad incertezze, sottovalutazioni, promesse mancate e anche “imbrogli” che pure si sono registrati ai danni della nostra comunità.