Consigliere regionale Gianni Perrini (M5s): “Spetta ai cittadini la decisione sulla destinazione dei fondi rivenienti dal taglio delle indennità dei consiglieri regionali: la maggioranza di Bardi sembrerebbe avere ben altre intenzioni. Se rispondessero al vero le indiscrezioni apparse sulla Gazzetta del Mezzogiorno di oggi ci troveremmo di fronte ad un vero e proprio colpo di mano da parte della giunta Bardi”. Di seguito la nota integrale.
Aumentare gli stipendi ai collaboratori dei vari assessori attingendo dai fondi rivenienti dal taglio delle indennità dei consiglieri, sarebbe paradossale per chi ha posto il cambiamento alla base del proprio programma di legislatura. Nei lavori della commissione succedutisi al taglio delle indennità, si era deciso di procedere con il coinvolgimento dei cittadini attraverso una consultazione pubblica al fine di definire l’eventuale destinazione dei tagli. Grazie all’azione del M5S, fu introdotto l’obbligatorio coinvolgimento dei cittadini.
La bozza di disciplinare approvata dalla prima Commissione consiliare nello scorso dicembre prevedeva, difatti, la possibilità per i cittadini lucani di esprimere le proprie preferenze sui progetti meritevoli di finanziamento (a valere sui fondi rivenienti dal taglio delle indennità) e presentati nell’ambito di quattro settori di intervento definiti annualmente dall’Ufficio di Presidenza dell’Assemblea. Si era finanche previsto di attivare sul sito web del Consiglio regionale una consultazione pubblica, alla quale avrebbero potuto partecipare tutti i cittadini lucani che avessero compiuto il sedicesimo anno di età.
Tra i commissari presenti in quella seduta della competente commissione figurava anche l’attuale Assessore all’Ambiente, Gianni Rosa.
Correva il mese di dicembre 2018 e i lavori del Consiglio regionale procedevano ad intermittenza, caratterizzati da una fase di evidente incertezza dovuta anche ai continui colpi di mano della maggioranza pittelliana finalizzati a rimandare la data delle elezioni regionali. La definizione e approvazione del predetto disciplinare è evidentemente passata in secondo piano e le indiscrezioni che si susseguono in merito alla destinazione dei fondi non sono di certo rassicuranti. Sarebbe davvero inaccettabile che la Giunta regionale utilizzasse i fondi rivenienti dal taglio delle indennità dei consiglieri regionali per finalità non sottoposte alla preventiva approvazione dei cittadini.
Nelle prossime ore presenteremo un’interrogazione al fine di ottenere chiarimenti ufficiali su questo procedimento.