Il Segretario Generale per la Basilicata del Siulp, Remo Buonsanti, in una nota in cui chiarisce la posizione del sindacato rispetto ai corretti sul riordino delle funzioni assegnate agli agenti di Polizia di Stato. Di seguito la nota integrale.
Il Suilp regionale della Basilicata ha inoltrato al Dipartimento della Polizia di Stato nota con cui chiarisce la determinazione nel non esser accondiscendenti durante gli incontri riservati ai correttivi da attuare al riordino e di non accertare le scelte di “Palazzo” che puntualmente giungono al “90° minuto” …ci aspettiamo una chiara e solerte presa di posizione dell’Amministrazione che possa fare chiarezza in ordine alle aspettative del personale, non si esclude il ricorso alla mobilitazione poiché le dinamiche e le tempistiche ci fanno ricordare che in ultimo abbiamo ancora a che fare con pezzi della nostra Amministrazione che approfittano delle confuse dinamiche per giungere a ridosso della scadenza della delega con un testo preconfezionato e funzionale esclusivamente alla soddisfazione delle sole proprie esigenze. Così potendo poi addurre, come già avvenuto in occasione del primo pacchetto dei correttivi, che non c’è più tempo per introdurre modifiche significative.
Appaiono numerosi gli indicatori che ci inducono a pensare che le evidenti ripercussioni governative hanno indotto alla scelta di precludere alle rappresentanze sindacali una effettiva partecipazione ai lavori preparatori.
La non casualità ha inizio dalle risorse a disposizione (23 milioni e 400 mila euro), pari ad un decimo di quanto era stato stanziato per il Riordino, risorse che il governo dimissionario non ha stanziato per rivedere il riordino e con le quali non sarà infatti possibile soddisfare le molteplici questioni in attesa di soluzione.
Non in ultimo, il notevole peso della pressione esercitato dalle amministrazioni militari, che non per caso, dopo aver ottenuto nel recente
passato rilevanti benefici con il c.d. Strumento Militare, oggi reclamano il principio dell’equi-ordinazione in ostacolo all’approvazione di
misure che consentirebbero al personale della Polizia di Stato di recuperare il ritardo nella progressione di carriera provocato proprio dai disallineamenti normativi. Questo solo il primo incontro..