Sabato 7 settembre 2019 alle ore 15,30 nella sala incontro Nolé Room in contrada Rondinelle a Matera è in programma l’incontro dibattito dei Verdi-Europa Verde sul tema “Dalle emergenze alla sviluppo sostenibile”:
Saranno presenti:
Angelo Bonelli, Coordinatore Nazionale dei Verdi
Elena Grandi, Coportavoce Nazionale Verdi
Giuseppe Digilio, Portavoce Regionale dei Verdi-Europa Verde
Marco Gaudini, Presidente Commissione Ambiente Comune di Napoli
Eliana Baldo, Capolista alle Europee per Europa Verde
Giuseppe Lacicerchia, Responsabile dei rapporti con il Gruppo Verdi in Europa
Di seguito la nota integrale che presenta l’evento a cura del coordinatore regionale Giuseppe Digilio.
Oggi più che mai è necessario investire su nuove energie affinché, partendo dalla nostra città e dalla nostra regione, si possa
contribuire a vincere le sfide globali in un Mondo sempre più interconnesso e che, perciò, assegna ad ognuno una parte di diretta
responsabilità nel programmare il futuro. Per questa ragione è necessario, come cittadini europei, come nuova classe dirigente, ma
soprattutto come ecologisti e innovatori, riappropriarsi del ruolo da protagonista. Ruolo che ci è stato scippato da una politica fondata
sulla comunicazione emotiva, sulla personalizzazione e sul leaderismo. Dobbiamo farlo adesso! La parola d’ordine è: fermare il declino sociale, culturale, economico ed ecologico del nostro paese. Il futuro ci appartiene e non è più
possibile procrastinare alcuna assunzione di responsabilità. Dobbiamo farlo adesso!
Il punto di partenza è mettere in campo le migliori energie e tutto il coraggio che forse è mancato in questi anni per combattere le cattive
abitudini di chi ha governato questi processi involutivi della società. Chiediamo a questa classe dirigente di fare un passo di lato,
rinunciando alle proprie obsolete e miopi ragioni, per agevolare la crescita di una nuova classe dirigente preparata e coraggiosa. Bisogna
farlo senza paure, preferendo il bene globale a quello individuale. Il futuro ci chiama ad affrontare alcune importanti sfide rispetto alla
tutela dell’ambiente, alla lotta all’inquinamento, all’occupazione, al ripopolamento demografico, fino alla tutela dei diritti minimi per i
cittadini. Diritti che, come accade oggi, non possono più essere barattati con concessioni una tantum o umilianti favoritismi. Si
prenda coscienza del fallimento politico di queste abitudini lasciando la possibilità a una nuova classe dirigente di misurarsi con il
proprio tempo.
Non c’è più tempo da perdere: o ci si muove per cambiare, oppure la forza del cambiamento s’imporrà su tutti i gattopardismi di
circostanza.