Speranza Ministro alla Salute, Antonio Flovilla, vice presidente nazionale FederANISAP: “Per ridurre disuguaglianze piena sinergia pubblica-privato”. Di seguito la nota integrale.
Da Politico accorto ed intelligente, con un solido profilo democratico, qual è il neo Ministro alla Salute Roberto Speranza, il nostro augurio è che possa avere una visione più aperta e completa dei bisogni di salute dei territori e dei cittadini, nonché della necessità di organizzare in modo più efficace ed efficiente il servizio sanitario nazionale. A nostro avviso, proprio per raggiungere l’obiettivo che lo stesso Speranza ha indicato nelle prime dichiarazioni, che è quello di ridurre le disuguaglianze in questo Paese, risulta fondamentale che la componente di diritto pubblico e quella di diritto privato del SSN lavorino in piena sinergia, avendo il comune obiettivo di garantire agli italiani un’offerta sanitaria efficiente, efficace, tempestiva, coerente con la domanda di salute dei cittadini, con l’innovazione e la ricerca che il settore richiede. L’obiettivo non può che avere come presupposto la conferma delle principali e più nobili caratteristiche del nostro SSN: l’universalismo (a tutti i cittadini devono essere offerti e garantiti servizi uguali ed eccellenti) e il pluralismo (che confermi la piena libertà di scelta del cittadino).
Continuiamo ad insistere: l’importanza di continuare ad avere un SSN coeso, e con un forte meccanismo redistributivo, dimostrata non tanto dall’efficienza del sistema, quanto dalla riduzione delle sperequazioni che di fatto realizza non si concilia con il percorso di autonomia differenziata avviato da alcune Regioni del Nord che specie in sanità è destinato ad acuire il gap sempre più accentuato. Il divario, ancor più inaccettabile a 40 anni dall’istituzione del Servizio Sanitario Nazionale, arriva a coinvolgere l’aspettativa di vita, con oltre un anno di svantaggio per le Regioni del Mezzogiorno, che diventano poi 3 per l’aspettativa di vita a 65 anni. Tutto ciò non sarebbe per intero colpa dell’inefficienza dei Ssr meridionali. Nel caso delle liste di attesa, non a caso indicatore di iniquità o, peggio, di rischio per i pazienti, è sicuramente possibile fare di più e in tempi brevi con la possibilità per le Regioni, nel rispetto delle risorse assegnate alle stesse, di erogare maggiori prestazioni sanitarie e servizi aggiuntivi per ovviare alla criticità delle liste d’attesa e che queste possano essere garantite, dalle nostre strutture, in tempi e costi certi e con qualità verificabile. In proposito il “caso Basilicata” è significativo. L’attivazione dei lavori del Tavolo per predisporre il Patto per la Salute, è dunque l’occasione per rilanciare la sinergia pubblico-privato e rappresenta un’opportunità e una speranza per tutti i cittadini e per gli stakeholder istituzionali della filiera della salute. Da parte di FederAnisap, con gli auguri di buon lavoro, c’è la piena disponibilità a lavorare, sinergicamente, per raggiungere l’obiettivo comune di migliorare la qualità del Servizio Sanitario Nazionale”.