I Carabinieri della Compagnia di Matera, al termine di articolata attività d’indagine, hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Matera due soggetti rispettivamente di anni 41 e 29, entrambi originari di Napoli e già noti alle forze dell’ordine, ritenuti responsabili del reato di truffa.
In particolare i citati soggetti, al fine di attivare una polizza assicurativa RCA su di un’autovettura di loro proprietà hanno contattato telefonicamente un’agenzia di assicurazione di Matera, e nel corso di tale contatto, il 41enne si è presentato quale appartenente alle FF.OO.. Successivamente alla conversazione telefonica, al fine di convincere l’agente assicurativo a stipulare la polizza a distanza ed ottenere la sua massima fiducia, tramite posta elettronica, oltre alla documentazione di guida e dell’autovettura, i due soggetti gli hanno anche trasmesso un fac-simile di tesserino identificativo delle Forze dell’Ordine, risultato falso. Il titolare dell’agenzia, acquisita la documentazione, ha attivato la polizza assicurativa a distanza, previo ricevimento della ricevuta del versamento del relativo bonifico a titolo di pagamento.
Dopo qualche giorno la vittima ha scoperto che sul conto bancario dell’agenzia non era stata accreditata alcuna somma di denaro ed ha provato a contattare il 41enne, il quale, nonostante svariati tentativi è risultato sempre irreperibile. L’operatore assicurativo, realizzando che con molta probabilità era incappato in una truffa, si è recato presso la Stazione Carabinieri di Matera, ove i militari, ricevuta la querela, hanno avviato immediatamente le attività di indagine. Nel corso degli accertamenti investigativi è stato appurato che tutta la documentazione trasmessa dai due soggetti in questione all’agenzia, era falsa, in quanto sui medesimi documenti erano stati inseriti dati di altre persone, non corrispondenti al vero titolare del veicolo ed inoltre, la ricevuta di bonifico, di fatto mai avvenuto, è risultata parzialmente artefatta. I Carabinieri, alla luce degli elementi di prova emersi, hanno denunciato all’Autorità Giudiziaria i due soggetti in questione e posto sotto sequestro tutta la falsa documentazione acquisita.