“Il certificato di esistenza in vita della Provincia di Potenza, che l’assessore all’ambiente ed energia della Regione ha sottoscritto nei giorni scorsi chiamando in causa il nostro Ente <circa i numerosi procedimenti aperti relativi agli impianti di depurazione ed ancora in attesa di rilascio di autorizzazione>, ci mette nelle condizioni di invitare la Regione stessa a convocare rapidamente un tavolo tecnico di verifica e individuare non solo le responsabilità dei ritardi, ma le modalità risolutive”.
E’ quanto ha dichiarato il Presidente della Provincia di Potenza Rocco Guarino, in risposta alla missiva trasmessa agli amministratori e anche alla stampa, per la quale è necessario fare chiarezza con urgenza di alcune imprecisioni citate, nel considerare pendenti ed in istruttoria richieste autorizzative di impianti di depurazione che presentano evidenti carenze che di fatto ne impediscono il completamento dell’iter. Compito questo, che tocca alla Provincia, richiamata dall’assessore <ad un principio di proficua collaborazione nello spirito di sussidiarietà> ma dimenticando di fatto che siamo Enti controllori e non attuativi di interventi afferenti nel caso specifico ad Acquedotto Lucano Spa.
“Di fatto – precisa Guarino – la gran parte dei procedimenti in corso di istruttoria riguardanti i depuratori, non vengono conclusi proprio perché non ne ricorrono i presupposti, dal momento che, come si dichiara nella nota regionale esistono <carenze strutturali degli impianti> a più riprese sequestrati e dissequestrati dai Carabinieri Forestali”.
Va poi ricordato al dipartimento regionale, aggiunge il Presidente Guarino “che esiste una proposta di Linee guida, predisposte dagli uffici del nostro Ente, per consentire a noi altri di autorizzare IN DEROGA gli impianti obsoleti, per i quali AL sta attendendo i finanziamenti regionali, necessari per gli interventi di riqualificazione funzionale “.
“Per questo, – conclude il Presidente della Provincia, Guarino – nel chiedere un tavolo tecnico urgente, ne proponiamo la istituzionalizzazione a date fisse e continue per delineare un programma di lavoro comune e condiviso, sopratutto considerate le gravissime emergenze ambientali della Regione”.