“Lo avevamo detto già il giorno prima dello sgombero” ha dichiarato Gianni Fabbris a nome del Forum delle Terre di Dignità “lo sgombero senza un’alternativa sarà il fallimento delle istituzioni e dovrà essere la società civile a dare dimostrazione della storia della cività lucana facendosi carico dei problemi che ne conseguiranno”.
Così è andata come raccontano le cronache di questi giorni che documentano di centinaia di lavoratori dispersi fra parrocchie, locali di fortuna, casolari e (in diversi casi) persino sotto i frutteti delle campagne in cui dormono per non farsi notare e non attirare l’attenzione.
In questi giorni le associazioni laiche e cattoliche aderenti al Forum Terre di Dignità stanno mettendo in campo una straordinaria iniziativa di solidarietà lontane dai riflettori e dall’attenzione generale garantendo ancora assistenza, vestiario, cibo, alloggio a chi non può permetterselo.
“Ma cosi non si può andare avanti, ora è arrivato il momento che le istituzioni riprendano responsabilità e mettano in campo le soluzioni” fanno sapere dal Forum dopo l’ennesima mattinata passata a mitigare la condizione dei lavoratori che erano accampati alla Felandina.
Il Forum delle Terre di Dignità ha scritto al Presidente Bardi chiedendo una iniziativa urgente per sbloccare le procedure del Progetto “P.I.U. Supreme” che potrebbe mettere subito in campo i 770.000 euro disponibilitì per l’ospitalità e l’inclusione e per applicare gli altri strumenti istituzionali inapplicati come quelli previsti dall’Art. 8 della Legge 199/2016.
Iniziativa urgente, per il Forum, dal momento che anche la II Commissione del Consiglio Regionale nella giornata di ieri ha adottato all’unanimità la stessa richiesta che il Forum propone da tempo e che ha condiviso con il Prefetto di Matera.
Al Presidente Bardi il Forum ha annunciato che sarà presente martedi a Potenza davanti al Palazzo della Giunta Regionale per tenere un Presidio e una conferenza Stampa e per chiedere di essere ricevuti.