LiberiAgricoltori promuove una giornata con due iniziative all’interno del programma della 31^ fiera internazionale del Biologico e del
Naturale che si è aperta a Bologna venerdi 6 settembre e si conclude domenica 8 settembre
Nella mattina di domenica 8 settembre LiberiAgricoltori sarà presente nella Sala Allegretto (Centro Servizi, primo Piano del
Blocco C) per una mattinata il cui titolo è chiaramente indicativo: “Un approccio agroecologico e sociale al Bio per salvare tutta
l’agricoltura”.
“Il Biologico ha davanti a se una possibilità ed un compito straordinario e decisivo per la propria funzione e per tutta
l’agricoltura” commenta Gianni Fabbris della Presidenza di LiberiAgricoltori e vicepresidente di Altragricoltura Bio “solo se
saprà superare il limite stretto di essere un metodo produttivo guardando solo alla certificazione di prodotto, come molti interessi
speculativi vorrebbero, per assumere la responsabilità piena di essere una grande proposta sociale che rimette al centro i diritti dei
lavoratori, degli agricoltori e delle aziende e dei cittadini e per accettare in pieno la sfida di un approccio agroecologico che
ricostruisce le condizioni dei territori e delle comunità. La crisi dell’agricoltura produttiva italiana è sotto i nostri occhi: crollo
dei redditi, grandi problemi ambientali e sociali, condizioni di lavoro troppo spesso indecenti. E’ la crisi di un modello che va
profondamente cambiato e che deve recuperare senso e funzione del lavoro della terra e della produzione primaria del cibo. Il biologico
può e deve assumere il ruolo di grande trainer di tutta la nostra agricoltura produttiva aiutandola ad uscire dalla crisi”.
Maurizio Mazzariol (Presidente Nazionale di AltragricolturaBio, storica figura del movimento del Biologico italiano) sottolinea
l’obiettivo: “Il biologico, nato come proposta generale del rapporto con la terra, le sue risorse e il modo di fruirne, sta vivendo rischi
pericolosissimi. Da una parte la completa sottovalutazione della politica e delle istituzioni che non ne assumono gli elementi di
grande valore sociale di fronte alla crisi pesante che sta attraversando tutta l’agricoltura produttiva italiana ed europea,
dall’altra i sempre più evidenti approcci speculativi che tendono a svuotarne l’elemento centrale della responsabilità del produttore e
del consumatore per farlo diventare una delle tante articolazioni dell’industria e della speculazione commerciale. Oggi dobbiamo
recuperare e rilanciare, al contrario, la grande opportunità che, partendo da un biologico sociale ed agroecologico recupera il ruolo
centrale degli agricoltori e dei produttori nel rapporto più consapevole e utile con i cittadini fruitori”
Angelo Candita (della Presidenza Nazionale di LiberiAgricoltori e con Mazzariol presente ai tavoli di filiera nazionale sul biologico presso
il Ministero dell’Agricoltura) richiamando il documento comune e il protocollo aperto promosso dall’accordo fra LiberiAgricoltori e
AltragricolturaBio, chiama tutto il biologico a serrare le fila: “Abbiamo bisogno di un progetto nuovo e di una rappresentanza fondata
sull’autonomia piena degli agricoltori biologici e biodinamici. Una rappresentanza fondata sul superamento delle sigle vuote del passato, interpreti fin qui della crisi in cui è ricacciata l’agricoltura, per contribuire ad uno sforzo comune e unitario di tutti gli agricoltori. LiberiAgricoltori, che sta andando alla sua assemblea organizzativa nazionale fra il 28 e 29 novembre, chiama tutte e tutti a serrare le
fila ed a contribuire, in nome della proposta della Sovranità Alimentare a un cambio di passo rispetto al passato: si esce dalla
crisi delle aziende agricole non con più mercato e più speculazione ma rimettendo al centro i diritti e gli interessi comuni alle imprese, ai
lavoratori e ai cittadini e il Biologico può essere la testa di un movimento di riscatto di tutta la nostra agricoltura”.
La mattinata di domenica 8 settembre si sviluppa intorno a due iniziative diverse:
– ore 10-11,15) la presentazione del protocollo e del progetto NoCap-Rete Perlaterra che punta a realizzare prodotti etici dall’alto
contenuto sociale e qualitativo (intervengono: Gianni Fabbris presidente della Rete Perlaterra, Yvan Sagnet presidente dell’Associazione NoCap, Lucio Cavazzoni co-founder di Goodland e, dopo il dibattito, conclude Angelo Candita)
– ore 11,30-13,30) la presentazione del progetto aperto per il Bio di LiberiAgricoltori e di AltragricolturaBio
(intervengono: Becherini presidente nazionale di LiberiAgricoltori, Maurizio Mazzariol presidente nazionale di AltragricolturaBio, Angelo Candita che segue il tavolo di filiera sul biologico per LiberiAgricoltori e, dopo il dibattito in cui sono annunciati diversi interventi, concluderà Gianni Fabbris per la Presidenza Nazionale di LiberiAgricoltori