Dopo l’eccezionale movimento franoso che ha interessato la zona di Corso Vittorio Emanuele a Pomarico lo scorso 29 gennaio, che ha causato il crollo di diverse abitazioni con conseguente emissione di Ordinanze di sgombero per molte famiglie, per i cittadini sgomberati sono emerse altre problematiche, infatti stanno arrivando ancora, presso il loro temporaneo domicilio, le fatture di luce, gas e acqua relative alle forniture site nelle abitazioni crollate e in quelle sgomberatea scopo cautelativo, nonostante le medesime forniture siano state cessate definitivamente dai distributori, nella giornata dell’evento franoso.
Il Segretario cittadino Adiconsum Pantone: “In conseguenza dell’eccezionale movimento franoso, con Delibera del Consiglio dei Ministri del 14 Febbraio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale , Serie Generale, n.47 del 25 Febbraio 2019, è stato dichiarato lo stato di emergenza per 12 mesi ed è stato stanziato, per l’attuazione dei primi interventi , l’importo massimo di euro 700.000,000, oltre ai fondi già stanziati dalla Regione Basilicata per fronteggiare le prime emergenze della popolazione interessata. Inoltre, con Ordinanza del Capo della Protezione Civile nr 578 del 21 Febbraio 2019, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale nr 50 del 28 Febbraio 2019, è stato nominato Commissario Delegato, il Dirigente dell’Ufficio Protezione Civile della Regione Basilicata per fronteggiare l’emergenza degli eventi calamitosi. A seguito di ciò, abbiamo deciso di tutelare alcuni cittadini che hanno deciso di inoltrare dei reclami a una società fornitrice di energia elettrica chiedendo la sospensione della fatturazione in quanto la fornitura era stata già cessata dal distributore e quindi non poteva più essere utilizzata ,le risposte non si sono fatti attendere, recita così la risposta di un gestore dell’energia elettrica “ per l’evento franoso segnalato, la normativa vigente non prevede la sospensione della fatturazione e che per bloccare la fatturazione è necessario richiedere la cessazione della fornitura”. In conseguenza di tale riscontro, abbiamo deciso di rivolgerci, tramite missiva inviata via PEC, al Commissario Delegato della Regione Basilicata Dirigente Ufficio Protezione Civile, ad ARERA Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente con sede a Roma, al Sindaco del Comune di Pomarico ( missiva inviata per conoscenza al Presidente della Regione Basilicata, alla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento Nazionale della Protezione Civile e al Prefetto di Matera) chiedendo, proprio in virtù della dichiarazione dello stato di emergenza,di voler predisporre tutti gli adempimenti necessari al fine di sospendere, con effetto immediato, i termini di pagamento delle fatture/degli avvisi di pagamento emesse/i o da emettere con scadenza a partire dal 29 Gennaio 2019 per le forniture di energia elettrica, gas, servizio idrico integrato e servizio di gestione del ciclo integrato dei rifiuti oltre alle prestazioni di disattivazione delle forniture per i cittadini oggetto delle Ordinanze di sgombero in Corso Vittorio Emanuele. Abbiamo chiesto anche che non si applichi la disciplina delle sospensioni per morosità, anche nel caso di morosità verificatesi precedentemente alla data dell’evento franoso e che per i medesimi cittadini, per forniture di energia elettrica e utenze del servizio idrico integrato, l’utenza dell’abitazione in cui è stato trasferito il solo domicilio e non la residenza anagrafica, sia assimilata all’utenza domestica residente. Infine, si è chiesto la sospensione dei termini di pagamento delle fatture/avvisi relativi ai corrispettivi previsti per l’allacciamento, l’attivazione, la disattivazione la voltura o il subentro e per i cittadini che hanno già pagato le fatture, il rimborso delle somme spettanti. Informeremo i cittadini sugli eventuali riscontri che ci arriveranno”.