I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Matera hanno intensificato l’attività di controllo economico del territorio, mettendo in atto un articolato dispositivo a contrasto delle illecite fenomenologie dell’evasione fiscale, ivi compresa quella del “Canone Speciale Rai” dovuto dagli esercizi pubblici in locali aperti al pubblico o, comunque, fuori dall’ambito familiare.
Quest’ultima tipologia evasiva è stata oggetto di un attento monitoraggio, sin dall’inizio dell’anno, con specifico riferimento alle spettanze dovute dagli esercizi commerciali aperti al pubblico, ove il televisore non manca mai.
La ragione è ampiamente giustificata, se si considera l’evidente scopo di lucro per il quale un esercente sceglie di attrarre la clientela fornendogli la visione di partite di calcio, eventi sportivi in genere, spettacoli e quant’altro altro, attraverso l’istallazione di uno o più televisori nei propri locali.
Dall’inizio dell’anno, in tutta la Provincia, sono stati effettuati circa 100 interventi che hanno riguardato un’ampia e diversificata platea di esercizi commerciali (alberghi, B&B, affittacamere, bar, pizzerie, ristoranti, ecc.), riscontrando che il 70% delle attività controllate hanno omesso il pagamento del “Canone Speciale Rai”.
A differenza del canone ordinario (c.d. “familiare”), che a partire dall’anno 2016 viene inserito nella bolletta della luce, il “Canone Speciale Rai” non è addebitato nelle bollette dell’energia elettrica del contribuente e non ha un valore fisso, ma cambia a seconda del tipo di esercizio pubblico (impresa, ente, associazione), della categoria (hotel di lusso, alberghi, agriturismi, b&b) e del numero di apparecchi detenuti, variando dagli oltre 6000 euro dovuti da un hotel di lusso ai 200 euro per strutture ricettizie con un solo televisore.
Gli effetti distorsivi causati da tali forme di illecito fiscale alterano le regole del mercato, creando un indebito vantaggio competitivo per i commercianti non in regola, in danno di quelli onesti. Inoltre, l’evasione delle imposte produce effetti negativi per l’intera economia, danneggiando le risorse economiche dello Stato ed accrescendo il carico fiscale per i contribuenti che operano nel rispetto della legalità.