Con l’intervista nel Materadio Village allestito in piazza San Francesco al percussionista e musicista indiano Trilok Gurtu, che in serata si esibisce alla Cava del Sole insieme al sassofonista Jan Garbarek è partito ufficialmente in mattinata a Matera il programma di Materadio la festa di Rai Radio 3, che prevede incontri, culturali ed eventi ad ingresso libero o con passaporto di Matera 2019. L’evento rientra nel programma off degli eventi culturali previsti nel fine settimana a Matera. Intorno a mezzogiorno l’offerta culturale ha previsto spazio “EUmozionale” per raccontare i progetti della Capitale Europea della Cultura alle mentre alle 17 si riparte con una intervista alla cantante Teresa De Sio, che si è già esibita in concerto giovedì sera presso il museo Essenza Lucano a Pisticci Scalo, luogo che celebra la storia di Amaro Lucano e che sarà in concerto dalle 19,10 di venerdì sera in Piazza San Francesco a Matera. Alle 18 è in programma l’incontro lo scrittore, giornalista e drammaturgo Gian Luca Favetto, che domenica porta in scena, per il Teatro di Radio3, “Fausto Coppi. L’affollata solitudine del campione”.
Materadio 2019 è scattata nel pomeriggio all’auditorium Gervasio con lo storico programma Fahrenheit condotto da Marino Sinibaldi: Il racconto della Sicilia attraverso la voce di due grandi protagonisti: lo scrittore Andrea Camilleri, ricordato dalle parole dell’attore Roberto Nobile, e Mimmo Cuticchio, ultimo cuntista di tradizione di storie epico-cavalleresche, che racconta una delle più antiche storie siciliane ancora oggi di grande attualità, la leggenda di Colapesce”.
A seguire per Filo rosso #1 la rassegna “8 oggetti che raccontano il sud ha proposto “I pupi” con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello e alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini. Quella dei pupi non è una storia antica, naturalmente. Le loro storie cortesi sembra abbiano avuto origine attorno al Seicento, durante la dominazione spagnola. Prosa tardo-rinascimentale e barocca, romanzo secentesco: sembra venire da lì quel gusto per la complicata successione dei fatti e per l’intreccio assurdo; o il piacere per le avventure fantastiche che si svolgono l’una dentro l’altra, come fosse un gioco di specchi. Ma sono storie straordinarie, che parlano di guerre, di amori, di odi, di buoni e di cattivi. E di un mare diviso tra due diverse religioni.
Per Fahrenheit Loredana Lipperini ha conversato con Vito Mancuso e Eliana Di Caro. L’obiettivo è stato quello di guardare Matera con gli occhi del più famoso teologo italiano che nel tempo si è spesso soffermato sui concetti di bellezza e libertà e di Eliana Di Caro, giornalista culturale, con cui è stata esplorata la terra materana.
In piazza San Francesco il primo momento live è stato quello di Hollywood Party con Alberto Crespi e Dario Zonta per l’incontro “Uno 007 a Matera”: la storia del famoso agente segreto colto e raffinato, freddo e audace, furbo e romantico, frutto della penna di Ian Fleming torna a vivere tramite i suoi interpreti. Da Sean Connery a Daniel Craig attraversa l’immaginario collettivo dal 1953 ai giorni d’oggi: lui, le sue Bond girl, le auto di lusso in avventure mozzafiato.
A seguire per Filo rosso #2 la rassegna “8 oggetti che raccontano il sud” cn Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello e alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini è stata presentata “La Rete”. Movimenti lenti. Sempre uguali. Nei secoli dei secoli. Tira la rete, aspetta e agguanta. Questo è stato il mondo per migliaia e migliaia di pescatori meridionali, per millenni. Padroni di un unico strumento, uguale ma sempre diverso, dai tanti nomi, per tante varietà: spiruni, rizze, sciabiche, menaidi, jacci, tartane, tartanoni, paranze, paranzelle fino alle camere della morta della chilometrica tonnara. Reti da pesca. Che ci pongono qualche domanda: Chi le ha inventate? E come mai sono sempre state così dannatamente simili da un lato all’altro del Mediterraneo?
La prima giornata live in piazza San Francesco si è conclusa con il concerto “Puro sentimento” di Teresa De Sio, introdotta da Valerio Corzani. L’estate di Teresa De Sio è un’estate di “Puro Desiderio”. A due anni dall’uscita dell’omaggio discografico dedicato all’amico Pino Daniele, dopo una intensa ricerca e divulgazione sulla musica folk, testimoniata da dischi che hanno venduto complessivamente oltre due milioni e mezzo di copie, il docu-film “Craj” premiato al Festival del Cinema di Venezia nel 2005, i fortunati romanzi “Metti il diavolo a Ballare” e “L’Attentissima”, la cantautrice con questo nuovo album svela al pubblico un suo mondo musicale e poetico intimo, rimasto a lungo privato. Sul palco Teresa De Sio voce e chitarra; Francesco Santalucia tastiere, percussioni e arrangiamenti; Antonio Ragosta chitarra elettrica; Marco Bartoccioni pedal steel e steel guitar; Enrico Guerzoni violoncello; Vittorio Longobardi basso e contrabbasso; Pasquale Angelini batteria.
La prima giornata di Materadio nella città dei Sassi si è conclusa a Cava del Sole con il primo evento off: sul palco il percussionista e musicista indiano Trilok Gurtu con il suo Jan Garbarek group in compagnia del sassofonista Jan Garbarek. Nessuno suona il sassofono come Jan Garbarek. Tantissimi musicisti sono stati influenzati dal suo suono, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo. Gli innumerevoli album pubblicati, i concerti nelle sale più importanti del mondo, la prolungata collaborazione con Keith Jarrett e l’opera senza precedenti con l’Hilliard Ensemble, hanno dato al sassofonista norvegese una popolarità senza confini di genere. Gli sono accanto il tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il percussionista indiano Trilok Gurtu. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Onyx Jazz Club nell’ambito della rassegna Gezziamoci.
Il programma Off del Materadio Village riparte sabato 14 settembre 2019 dalle ore 11 con un caffè con la città Capitale europea della cultura 2020, Galway (in Irlanda). Alle 12 Matera 2019 si racconta attraverso i suoi progetti in uno spazio EUmozionale. Gli appuntamenti proseguono nel pomeriggio, alle 16 con Astrosam, Samantha Cristoforetti, la prima donna negli equipaggi dell’Agenzia Spaziale Europea, ospite di Rossella Panarese proprio sabato a Radio3 Scienza, mentre alle 17 si parla della Notte della Taranta che nella sera si esibitrà in concerto alla Cava del Sole. Al dibattito prenderanno parte Loredana Capone, Assessore Industria Turistica e Culturale – Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali, Regione Puglia, Carlo Salvemini, Sindaco di Lecce, Massimo Manera, presidente della Fondazione La Notte della Taranta Salvatore Adduce, Presidente Fondazione Matera Basilicata 2019. Alle 18 invece si prosegue con L’Europa vista da noi, L’unione europea raccontata dai media italiani con Renato Coen, Responsabile Esteri di @SkyTG24, David Parenzo, giornalista e conduttore, Maria Antonietta Spadorcia, Caporedattore Tg2, Sebastiano Sterpa, Giornalista Politico Tg5; saluti Istituzionali, Vito Borrelli, Vice Capo Rappresentanza della Commissione europea in Italia, modera Manuela Conte, Capo settore stampa della Commissione europea in Italia.
Il programma di sabato 14 settembre di Materadio parte alle 9 all’Auditorium Gervasio con le Lezioni di musica condotte da Giovanni Bietti, “Dialoghi attraverso il tempo” con musiche di Hayden e Mozart. Si chiude alle 21,30 a Cava del Sole con il concerto dell’Orchestra popolare Notte della Taranta, con guest star i Modena City Ramblers (Ingresso con passaporto per Matera 2019 e prenotazione). Quattro gli appuntamenti con Filo Rosso, con Alessandro Venoli e Amedeo Feniello. Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini. Dieci minuti ciascuno dedicati a “8 oggetti che raccontano il Sud”: alle 10.30 in piazza s.Francesco le anfore, alle 11.50 all’Auditorium le chitarre, alle 16.50 all’Auditorium la lucerna e la candela, alle 19 all’Auditorium la bussola.
Alle 10.40 in piazza San Francesco il surreale talk show di Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà. Seguirà alle 11.15 Radio 3 Mondo condotta da Anna Maria Giordano dedicato al gemellaggio tra Matera e Bamiyan, la città afghana il cui patrimonio artistico è stato vandalizzato dai talebani. Chiuderà la mattinata, in Auditorium, il concerto italiano di Rinaldo Alessandrini.Si ripartirà in Auditorium alle 16 con Fahrenheit, condotto da Loredana Lipperini che dialogherà con Aboubakar Soumahoro e Goffredo Fofi. Alle 17 in piazza San Francesco sarà la volta di Samantha Cristoforetti, ospite di Rossella Panarese e di Radio3 Scienza. Due gli appuntamenti teatrali del pomeriggio, in piazza San Francesco, alle 17,45 Uomini in Gabbia, un progetto di Mario Gelardi/Nuovo Teatro Sanità, alle 19,10 Modo Minore di Enzo Moscato e Pasquale Scialò.
La fotogallery della prima giornata di Materadio 2019 (foto www.SassiLive.it – ufficio stampa Rai Radio 3)
Di seguito il programma integrale di Materadio 2019, la festa di Rai Radio 3
Venerdì 13 settembre
16.00-16.45
Auditorium R.Gervasio
Fahrenheit – conduce Marino Sinibaldi
Il racconto della Sicilia attraverso la voce di due grandi protagonisti: lo scrittore Andrea Camilleri, ricordato dalle parole dell’attore Roberto Nobile, e Mimmo Cuticchio, ultimo cuntista di tradizione di storie epico-cavalleresche, che racconta una delle più antiche storie siciliane ancora oggi di grande attualità, la leggenda di Colapesce.
16.55-17.05
Auditorium R.Gervasio
Filo rosso #1
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
I Pupi
Quella dei pupi non è una storia antica, naturalmente. Le loro storie cortesi sembra abbiano avuto origine attorno al Seicento, durante la dominazione spagnola. Prosa tardo-rinascimentale e barocca, romanzo secentesco: sembra venire da lì quel gusto per la complicata successione dei fatti e per l’intreccio assurdo; o il piacere per le avventure fantastiche che si svolgono l’una dentro l’altra, come fosse un gioco di specchi. Ma sono storie straordinarie, che parlano di guerre, di amori, di odi, di buoni e di cattivi. E di un mare diviso tra due diverse religioni.
17.05-17.50
Auditorium R.Gervasio
Fahrenheit – conduce Loredana Lipperini
Con Vito Mancuso e Eliana Di Caro
Guardare Matera con gli occhi del più famoso teologo italiano che nel tempo si è spesso soffermato sui concetti di bellezza e libertà e di Eliana Di Caro, giornalista culturale, con cui esploreremo la terra materana.
17.50-18.45
Piazza San Francesco
Hollywood Party – conducono Alberto Crespi e Dario Zonta
UNO 007 A MATERA
La storia del famoso agente segreto colto e raffinato, freddo e audace, furbo e romantico, frutto della penna di Ian Fleming torna a vivere tramite i suoi interpreti. Da Sean Connery a Daniel Craig attraversa l’immaginario collettivo dal 1953 ai giorni d’oggi: lui, le sue Bond girl, le auto di lusso in avventure mozzafiato.
19.00-19.10
Piazza San Francesco
Filo rosso #2
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
La Rete
Movimenti lenti. Sempre uguali. Nei secoli dei secoli. Tira la rete, aspetta e agguanta. Questo è stato il mondo per migliaia e migliaia di pescatori meridionali, per millenni. Padroni di un unico strumento, uguale ma sempre diverso, dai tanti nomi, per tante varietà: spiruni, rizze, sciabiche, menaidi, jacci, tartane, tartanoni, paranze, paranzelle fino alle camere della morta della chilometrica tonnara. Reti da pesca. Che ci pongono qualche domanda: Chi le ha inventate? E come mai sono sempre state così dannatamente simili da un lato all’altro del Mediterraneo?
19.10-20.15
Piazza San Francesco
Concerto – conduce Valerio Corzani
PURO SENTIMENTO – Teresa De Sio
L’estate di Teresa De Sio è un’estate di “Puro Desiderio”. A due anni dall’uscita dell’omaggio discografico dedicato all’amico Pino Daniele, dopo una intensa ricerca e divulgazione sulla musica folk, testimoniata da dischi che hanno venduto complessivamente oltre due milioni e mezzo di copie, il docu-film “Craj” premiato al Festival del Cinema di Venezia nel 2005, i fortunati romanzi “Metti il diavolo a Ballare” e “L’Attentissima”, la cantautrice con questo nuovo album svela al pubblico un suo mondo musicale e poetico intimo, rimasto a lungo privato.
Teresa De Sio voce e chitarra; Francesco Santalucia tastiere, percussioni e arrangiamenti; Antonio Ragosta chitarra elettrica; Marco Bartoccioni pedal steel e steel guitar; Enrico Guerzoni violoncello; Vittorio Longobardi basso e contrabbasso; Pasquale Angelini batteria.
21.30-23.15
Cava del Sole
Concerto – conduce Valerio Corzani
JAN GARBAREK group
Con Trilok Gurtu, special guest
Nessuno suona il sassofono come Jan Garbarek. Tantissimi musicisti sono stati influenzati dal suo suono, spesso descritto come innodico, lirico, vocale, etereo, meditativo e sicuramente scandinavo. Gli innumerevoli album pubblicati, i concerti nelle sale più importanti del mondo, la prolungata collaborazione con Keith Jarrett e l’opera senza precedenti con l’Hilliard Ensemble, hanno dato al sassofonista norvegese una popolarità senza confini di genere. Gli sono accanto il tastierista tedesco Rainer Brüninghaus, il bassista brasiliano Yuri Daniel e il percussionista indiano Trilok Gurtu. Il concerto è organizzato in collaborazione con l’Onyx Jazz Club nell’ambito della rassegna Gezziamoci.
Sabato 14 settembre
09.00-10.30
Auditorium R.Gervasio
Lezioni di musica – conduce Giovanni Bietti
DIALOGHI ATTRAVERSO IL TEMPO – Due Lezioni di musica
Musiche di Haydn e Mozart
Alice Baccalini pianoforte
Giorgio Casati violoncello
Lorenzo Gentili Tedeschi violino
Uno dei concetti più affascinanti e complessi dell’arte musicale: l’idea che con le loro opere i grandi compositori “parlino tra loro” attraverso i secoli.
Nella prima Lezione si confrontano due brani per Trio (violino, violoncello e pianoforte) di Mozart e Haydn, due musicisti che si conobbero e si influenzarono reciprocamente. Haydn scrive il suo Trio in re minore nel 1794, tre anni dopo la morte di Mozart; eppure la sua musica continua a interrogare il collega scomparso, a porgli delle domande e, cosa ancora più sorprendente, a ricevere delle risposte nel confronto diretto con la musica mozartiana.
10.30-10.40
Piazza San Francesco
Filo rosso #3
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
Le Anfore
Sibari. Magna Grecia. III secolo a.C. Una nave in lontananza. Procede, spinta dai suoi rematori. Si ferma. E sul molo un nugolo di trasportatori arriva. Sale sulla nave e le porta via, con cura, ad una ad una. Sono tante, alcune larghe e basse, altre dritte e sinuose. Le anfore: per tanto tempo le regine del trasporto marittimo. Le dominatrici. Fino alla rivoluzione del 1200, quando piano piano scompaiono, lasciando il posto ad una innovazione imprevista: la botte. Un nuovo contenitore per tempi aggressivi e nuovi. Come oggi lo è il container, il nuovo re dei porti del Mediterraneo.
10.40-11.15
Piazza San Francesco
Tutta l’umanità ne parla – con Edoardo Camurri e Pietro Del Soldà
Nell’arco spaziotemporale di questa trasmissione davvero senza eguali e senza precedenti, s’incontrano, come in un bar del pensiero, le menti migliori (e qualche volta peggiori) del genere umano. Dal mondo antico al Novecento, filosofi, scrittori, poeti, scienziati, capi di stato, figure simbolo della Storia commentano con le loro parole i temi del nostro tempo in un autentico e surreale talk show.
11.15-11.50
Piazza San Francesco
Radio3 Mondo – conduce Anna Maria Giordano
MATERA E BAMIYAN, GEMELLE NELLA STORIA
Con Giorgio Sobrà direttore dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro di Matera, Mauro Ghirotti, direttore dell’Ufficio dell’AICS (Agenzia Italiana per la Cooperazione Internazionale) a Kabul e la giornalista Nancy Porsia.
Arte e cultura vittime dei conflitti, forza e potere della ricostruzione. Dalle ferite lasciate dalla guerra al sostegno di Matera, il parco archeologico di Bamiyan in Afghanistan si gemella con la Città dei Sassi per tornare alla vita. Valorizzare e proteggere il patrimonio: come la storia può creare futuro.
11.50-12.00
Auditorium R.Gervasio
Filo rosso #4
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
Le Chitarre
Parte da Napoli il suono nuovo che anima il Mediterraneo. E si stringe, lungo linee di cui risulta difficile seguirne la trama, con altri suoni, che arrivano dalla Spagna. E’ questa la vicenda recente della chitarra, che però ha radici antiche, antichissime, che si sciolgono in un passato che arriva dall’India dei sitar e si scompone e ricompone sulle coste del Mediterraneo, nei tocchi di oud e liuti. Un amalgama fantastico, che sa di poesia e di contaminazione, fin quando il nostro mare è diventato sinonimo di congiunzione naturale tra Sud Italia e coste di Spagna, Africa del Nord e Grecia.
12.00-13.00
Auditorium R.Gervasio
Concerto – conduce Francesco Antonioni
CONCERTO ITALIANO
di Rinaldo Alessandrini
Laura Pontecorvo flauto traverso
Boris Begelman violino
Ludovico Minasi violoncello
Rinaldo Alessandrini clavicembalo
Concerto Italiano è stato fondato nel 1984 da Rinaldo Alessandrini, clavicembalista, organista e direttore d’orchestra, uno dei maggiori esponenti della musica antica sulla scena internazionale.
Premio Abbiati 2002 per l’attività, Concerto Italiano ha saputo rinnovare il linguaggio della musica antica e a distanza di tanti anni le numerose incisioni discografiche del gruppo sono ancora considerate versioni di riferimento.
Tra il 2009 e il 2016 ha realizzato la trilogia monteverdiana alla Scala di Milano e all’Opera Garnier con la regia di Bob Wilson, celebrando l’anno monteverdiano con un giro mondiale nel quale ha eseguito i Vespri del 1610, l’Orfeo e debuttando alla Carnegie Hall con l’Incoronazione di Poppea.
16.00 – 17.00
Auditorium R.Gervasio
Fahrenheit – conduce Loredana Lipperini
Con Aboubakar Soumahoro e Goffredo Fofi
Il diritto alla felicità con Aboubakar Soumahoro, dirigente sindacale italo-ivoriano da anni impegnato nella lotta per i diritti dei braccianti e le riflessioni di Goffredo Fofi, saggista, attivista, giornalista e critico cinematografico, letterario e teatrale italiano.
17.00-17.10
Auditorium R.Gervasio
Filo rosso #5
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
La Lucerna e la candela
La lotta dell’uomo contro gli incubi della notte. Cosa ne sappiamo? Davvero poco. L’unica cosa che conosciamo con chiarezza sono le armi che l’uomo utilizzò per questa guerra, dappertutto. Due armi semplici, ma dal design eccezionale. La prima, fu la lucerna. Piccola e in terracotta, è la grande invenzione messa in campo dall’uomo per combattere l’oscurità. Cui si contrappose la candela, realizzata in cera d’api o con grasso animale. Due invenzioni, due universi diversi, che raccontano anche di ambiti culturali – e di civiltà – differenti. Ma che durarono a lungo, in molte zone del sud Italia fino ai primi decenni del Novecento.
17.10-17.45
Piazza San Francesco
Radio3 Scienza – conduce Rossella Panarese
Con Samantha Cristoforetti
Ha vissuto per 200 giorni a bordo della Stazione spaziale internazionale. E da quando è tornata sulla Terra si è divisa tra incontri pubblici sempre affollatissimi e attività di addestramento in giro per il mondo: a giugno ha partecipato a una spedizione della Nasa sui fondali dell’Oceano Atlantico, ma in passato si è addestrata anche con i colleghi dell’agenzia spaziale cinese. Samantha Cristoforetti porta a Materadio il suo ricco bagaglio di esperienze di astronauta dell’ESA. Nell’anno in cui celebriamo i cinquant’anni dall’allunaggio, guardiamo con lei nel futuro dell’esplorazione spaziale – che vedrà protagonisti sempre più paesi del mondo – a cominciare dall’obiettivo più vicino: la Luna.
17.45-18.45
Piazza San Francesco
Il Teatro di Radio3 – conduce Laura Palmieri
629. UOMINI IN GABBIA
Un progetto di Mario Gelardi
Nuovo Teatro Sanità
Con Vincenzo Antonucci, Simone Borrelli, Ciro Burzo, Riccardo Ciccarelli, Mariano Coletti, Arianna Cozzi, Germana Di Marino, Carlo Geltrude, Anna De Stefano, Gennaro Maresca, Davide Mazzella, Enrico Pacini, Alessandro Palladino, Chiarastella Sorrentino, Chiara Vitiello.
Regia Mario Gelardi.
Quando il 10 giugno 2018 il governo italiano non concesse l’ingresso in porto alla nave Aquarius, con a bordo 629 migranti, tra cui 123 minori non accompagnati, 11 bambini e 7 donne incinte, 629 erano anche i deputati della Repubblica italiana: una strana coincidenza numerica, tra uomini che decidono e uomini che non hanno alcun diritto, è alla base di questo progetto. Un progetto civile e poetico che mescola testimonianze vere e storie fantastiche di chi ha deciso di affrontare insieme un viaggio verso la diversità, attraversando il clima di odio violento cui è approdata l’Europa. Un gruppo compatto di diciassette giovani attori del Nuovo Teatro Sanità di Napoli (un collettivo nato nel 2013 in un quartiere caratterizzato da un forte disagio socio-economico, ma anche da un forte fermento di rinascita e riscatto sociale e culturale) dà voce alle storie dei rifugiati da molti punti di vista, tanti quanti sono gli autori coinvolti nel progetto provenienti da tre diversi paesi europei – Spagna, Grecia e Italia – che hanno deciso di devolvere i loro diritti d’autore alla ong Open Arms.
19.00-19.10
Piazza San Francesco
Filo rosso #6
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
La Bussola
Se si parla di bussole, l’immaginario corre subito ad Amalfi e al suo presupposto inventore, Flavio Gioia. Ma le cose andarono proprio così? Non proprio. La storia andò un po’ diversamente. E, come spesso accade, la trama di questo racconto corre per sentieri più impervi ma, appunto per questo, tanto più affascinanti. Perché, prima di arrivare sulle nostre coste meridionali e da qui diffondersi nell’intera Europa, la bussola fece un cammino straordinario che, dalla Cina, raggiunse, in un viaggio eccezionale degno di Sinbad il marinaio, l’Italia del sud.
19.10-20.15
Piazza San Francesco
Il Teatro di Radio3 – conduce Laura Palmieri
MODO MINORE
Interpretazione, testo e regia Enzo Moscato
Progetto, arrangiamenti e direzione musicale Pasquale Scialò
Con Paolo Cimmino, Antonio Colica, Antonio Pepe, Claudio Romano
Compagnia Teatrale Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo
È un appuntamento fisso quello che Enzo Moscato ha con le canzoni a teatro. Il grande drammaturgo, attore e regista napoletano, accompagnato dal musicologo Pasquale Scialò, ci trasporta dentro il suo repertorio “emotivo”, quello del Moscato ragazzino e adolescente dei Quartieri Spagnoli di Napoli, a cui appartiene tutto o quasi l’immaginario poetico del suo teatro. “Una sfilata, o defilé, di artisti, autori e ‘glamorous’ canzoni d’ epoca, che attraversa ‘ Modo Minore’, viaggio mnemonico – musicale, che, scanzonatamente, ma non senza il rigore dell’ attenzione e dell’ approfondimento filologico – si muove, anzi si sposta danzando discretamente – in modo minore, appunto, vale a dire in umiltà – dal cuore agli arti, dal centro al margine (e viceversa) del complesso e al contempo leggerissimo e giocoso impero canoro – napoletano (ed internazionale) relativo agli ultimi tre decenni del ‘900”.
21.30- 23.00
Cava del Sole
Concerto – conduce Valerio Corzani
LA NOTTE DELLA TARANTA | Orchestra popolare
La Notte della Taranta, con il suo festival e con i suoi spettacoli in tour, esplora le verità nuove e impellenti della pizzica nell’inevitabile flusso della musica. E’ ricerca costante di un nuovo centro di energia. Energia primordiale che struttura le cose, e che ci permette di vibrare in perfetta sintonia con la natura circostante per una ricontestualizzazione della funzione curativa della pizzica, per esorcizzare i mali di oggi. Fulcro di tutto il ritmo del tamburello, un ritmo che è chiave essenziale per ritrovare il centro di noi stessi. Il centro per afferrare la sostanza della musica che significa essere pronti ad intraprendere una ricerca che non terminerà mai.
Cresciuta negli anni, l’Orchestra Popolare “La Notte della Taranta” è oggi composta da musicisti di pizzica e musica popolare di tutto il Salento. Nel Concertone finale del Festival è ogni anno diretta da un diverso Maestro Concertatore, con cui rivisita il repertorio tradizionale collaborando con noti artisti italiani e internazionali. Esibendosi anche all’estero durante il resto dell’anno, rappresenta il formidabile strumento di promozione culturale di un affascinante “mondo nel mondo”.
Domenica 15 settembre
9.00-10.30
Auditorium R.Gervasio
Lezioni di musica – conduce Giovanni Bietti
DIALOGHI ATTRAVERSO IL TEMPO – Violoncello e pianoforte
Musiche di Beethoven e Brahms
Alice Baccalini pianoforte
Giorgio Casati violoncello
Questa seconda Lezione prende in esame due brani per violoncello e pianoforte, accostando Beethoven e Brahms, ossia l’inizio e la seconda metà dell’Ottocento. Anche Beethoven dialoga con Mozart nelle sue Variazioni, in modo esplicito. Brahms a sua volta “parla” con tutti i suoi predecessori, andando indietro nel tempo: essenzialmente Beethoven nel primo movimento, Mozart e Haydn nel secondo (“Allegretto quasi Menuetto”), mentre il Finale si spinge ancora più lontano, evocando la figura di Johann Sebastian Bach. Anche qui, la musica di Mozart, di Haydn, di Beethoven vista attraverso le note di Brahms ci rivela aspetti nuovi, moderni, sempre attuali. I dialoghi attraverso il tempo si svolgono, paradossalmente, in entrambe le direzioni, verso il passato ma anche verso il futuro: e infatti i grandi musicisti parlano a noi oggi con la stessa forza continuamente rinnovata.
10.30-10.40
Piazza San Francesco
Filo rosso #7
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
Il Corallo
Un ramoscello di un rosso intenso che in realtà è un animale. Una tradizione antica quella della sua pesca, che segna la storia di tanti luoghi del Mediterraneo: San Vito lo Capo, Tabarka, Alghero, Sorrento. Una tradizione legata al suo commercio e alla sua lavorazione. E un segno oggi, tra i più evidenti, del delicato equilibrio biologico di questo mare: minacciato dal riscaldamento, dall’inquinamento e dallo scempio dei pescatori di frodo, il corallo sta infatti scomparendo.
10.40-11.40
Piazza San Francesco
Il Teatro di Radio3 – conduce Laura Palmieri
FAUSTO COPPI. L’affollata solitudine del campione
Di e con Gian Luca Favetto
Con Michele Maccagno e Fabio Barovero
Nato il 15 settembre 1919 a Castellania, provincia di Alessandria, figlio di contadini, ha preferito non piegare la schiena sulla terra, ma sul manubrio e andarsene en danseuse, agguantando trionfi: 666 corse, 118 vittorie su strada, 84 su pista, 4 titoli italiani, 3 mondiali, 5 Giri d’Italia, 2 Tour de France, 5 Giri di Lombardia, 3 Milano-Sanremo, 1 Parigi-Roubaix, tutto fra il 1937 e il 1959. I cent’anni dalla nascita di una delle più importanti figure del ciclismo del Novecento sono l’occasione per promuovere una celebrazione dello sport, del profondo legame che Coppi ebbe con il territorio piemontese, ma anche per rievocare un momento storico e sociale entrato a pieno diritto nell’immaginario collettivo del nostro paese.
11.40-11.50
Piazza San Francesco
Filo rosso #8
8 OGGETTI CHE RACCONTANO IL SUD
Con Alessandro Vanoli e Amedeo Feniello
Alla chitarra Carlo Mascilli Migliorini
Le Valigie
Un molo naturale, l’Italia del sud. Ci sono passati tutti. Hanno cominciato per primi i profughi troiani, con Enea in testa. Poi, su questo stretto ambito, tra il Continente e la Sicilia, tanti altri. Barconi dopo barconi. In fuga da qui o alla ricerca di una terra promessa. Fino ai nostri ultimi migranti d’Italia, che ancora alla fine dell’Ottocento cercavano una sponda sull’altro lato del Mediterraneo, in nord Africa. Una storia millenaria, di dolori, vite, sogni e speranze, fatta di poche misere cose, conservate tutte nello spazio minuscolo ma universale di una valigia.
11.50-12.50
Auditorium R.Gervasio
Concerto – Conduce Francesco Antonioni
PIETRO DE MARIA – Pianoforte
Premio della Critica al Concorso Tchaikovsky di Mosca nel 1990, Primo Premio al Concorso Internazionale Dino Ciani – Teatro alla Scala di Milano (1990) e al Géza Anda di Zurigo (1994), nel 1997 gli è stato assegnato il Premio Mendelssohn ad Amburgo.
Il suo repertorio spazia da Bach a Ligeti ed è il primo pianista italiano ad aver eseguito pubblicamente l’integrale delle opere di Chopin in sei concerti. L’integrale chopiniana, il Clavicembalo ben temperato e le Variazioni Goldberg sono stati incisi per DECCA, ricevendo importanti riconoscimenti dalla critica specializzata.
La sua intensa attività concertistica lo vede solista con importanti orchestre e con direttori quali Roberto Abbado, Gary Bertini, Myung-Whun Chung, Vladimir Fedoseyev, Daniele Gatti, Alan Gilbert, Eliahu Inbal, Marek Janowski, Ton Koopman, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Gianandrea Noseda, Sándor Végh.
12.50 – 13.45
Piazza San Francesco
Gran finale – conducono Valerio Corzani e Marino Sinibaldi
RIACCOLTI
Modena City Ramblers
Un nuovo incendiario live set che pesca tra i tanti cavalli di battaglia di 25 anni di storia, pronti a fare,“come in principio e come sempre sarà”, ballare, sudare, commuovere e gioire il loro pubblico.
Davide Dudu Morandi voce
Franco D’Aniello flauto e tromba
Massimo Ice Ghiacci basso
Francesco Fry Moneti violino, chitarra e plettri vari
Leonardo Sgavetti fisarmonica e tastiere
Gianluca Spirito chitarra e plettri
Roberto Zeno batteria e percussioni
Il Materadio Village ospita il programma off di Materadio all’interno di una agorà aperta e modulare articolata, accessibile a tutti e ad ingresso libero.
Le architetture sono state ideate e auto-costruite nel laboratorio di Casino Padula, dove si colloca la sede di Open Design School: quest’anno si è scelto di utilizzare il legno, materiale naturale già ampiamente testato con successo per il Festival umbro Universo Assisi. E, nella logica della reversibilità su cui si basa la ricerca di ODS, l’installazione di Assisi è stata in parte trasformata per la creazione di quest’altra piazza che, a conclusione di Materadio, darà vita ad un nuovo spazio urbano comunitario proprio nel giardino di Casino Padula.
“Open Design School”, spiega la project manager Rita Orlando, si cimenta anche quest’anno nella progettazione e costruzione del Village di Materadio declinando in chiave architettonica il tema di questa edizione del festival di Radio 3: “i Sud”. Quattro piccoli padiglioni (info point, tribuna, palco e area workshop), gravitando attorno ad uno spazio centrale, definiscono una piccola piazza e, quindi, un vero e proprio villaggio, dedicato all’accoglienza e agli incontri, in cui ritrovare la scala umana della comunità e la dimensione reale del racconto”.
Open Design School è un laboratorio di sperimentazione e innovazione interdisciplinare, progetto pilastro al servizio della realizzazione del programma culturale di Matera 2019. In 19 mesi di attività di Open Design School sono stati coinvolti 110 artisti e professionisti lucani, italiani ed europei, che insieme, hanno mappato circa 400 luoghi, prodotto 9 grandi mostre, 11 installazioni urbane e 10 eventi culturali, favorendo così l’incontro e la fruizione di contenuti creativi da parte del pubblico. Open Design School è una piattaforma orizzontale. Un luogo di condivisione e apprendimento reciproco, mosso dalla necessità di scambio creativo continuo tra arte, scienza e tecnologia. Al suo interno si disegnano, modellano e costruiscono soluzioni attraverso un sistema modulare che, oltre che essere funzionale e reversibile, modifica temporaneamente lo spazio urbano suggerendo nuove possibilità d’uso, invitando il pubblico a fruire dei contenuti artistici e sentirsi parte attiva di Matera 2019.
Open Design School è a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.