Una mamma d’acciaio, Lucianna Stigliani, presidentessa dell’associazione Genitori h24, e Doriana Pasquino, hanno chiamato all’appello il direttore artistico e produttore Paolo Irene per dare vita al primo Dis-ability pride, una manifestazione pubblica per rivendicare i diritti dei disabili. L’evento, in programma sabato 21 settembre nella città dei Sassi è, è stato presentato questa mattina nella sala Mandela del Comune di Matera.
Al tavolo sono presenti la presidente e la vice presidente di Genitori H24 Lucianna Stigliani e Doriana Pasquino, il direttore artistico Paolo Irene, l’assessore allo sport del Comune di Matera, Giuseppe Tragni, Giulia de Pace e Paolo Scozzafava (in arte Parblè) dell’Emporio del riciclo, Rosalba Gravela per l’associazione Lacaposciuc, il presidente di Rham Medical Group, Giuseppe Scavone. In sala anche i rappresentanti della cooperativa Segnalis, che offrirà il servizio di interpretariato durante l’evento.
La manifestazione, con partenza dalle ore 18 presso la rotatoria di via Ugo La Malfa, attraverserà piazza Matteotti, via don Minzoni, via Lucana e via XX settembre e si concluderà in piazza Vittorio Veneto con la presentazione di “Carhambola – Il Gioco della Scuola” del Centro Rham. Carhambola rappresenta uno strumento didattico innovativo, progettato brevettato e realizzato a Matera dagli esperti del Centro Rham, come strumento di screening inclusivo per il potenziamento delle abilità linguistiche e semantiche.
Tramite un approccio ludico innovativo sarà possibile mettersi in gioco per migliorare e valutare i propri potenziali conoscitivi relativi al lessico, italiano o inglese. Il gioco si presta per qualsiasi target e fascia di età, in autonomia o con il supporto di un docente/educatore.
Il progetto è stato realizzato insieme alla PMI innovativa iInformatica attiva nel territorio materano, e verrà presentato pubblicamente in occasione del Disability pride.
“Il 21 settembre a Matera si rivendicano i diritti umani – ha dichiarato Lucianna Stigliani – e questa volta sono i diritti per i disabili ad essere al centro del dibattito con il primo Dis-ability pride Matera. Si tratta di un evento creato dal basso, che coinvolge associazioni e comunità locale. Parlbe’, l’associazione lacaposciuc e la cittadina solidale, Nicoletta Ricciardi, hanno scatenato la macchina della solidarietà, e grazie al gruppo OpenMatera, che fa da traino a queste iniziative, molti cittadini e imprenditori si sono offerti per dare il proprio contributo. In primis Rham Medical Group, che si è fatto carico di quasi tutto il budget necessario alla realizzazione della parata finale. Nei laboratori sono state realizzate le scenografie che dovranno sensibilizzare i cittadini sui temi delle barriere architettoniche e, soprattutto, mentali. Ci saranno bande musicali, artisti acrobati, giocolieri, mimi, e tante tante altre sorprese. L’evento è patrocinato dall’Inps, dal Comune di Matera e dalla Regione Basilicata. Ringrazio anche le associazioni pugliesi e lucane che hanno deciso di sostenere la nostra iniziativa, in particolare Alteriamoci di Altamura, Sinergie Lucane di Potenza, l’Ente Nazionale Sordi, Amici del Cuore di Matera, Aps Adamo, Avis Matera e Fials Matera”.
Michele Capolupo
Di seguto l’autorizzazione all’uso delle strade ed istituzione temporanea del divieto di sosta sul Piazzale del Municipio il giorno 21 Settembre 2019 in occasione della manifestazione “Dis-Ability Pride.
Il dirigente
Vista la nota assunta al prot. gen. n. 0070314/19 del 06.09.2019, con la quale il Presidente dell’Associazione “Genitori H Ventiquattro” allo scopo di sensibilizzare la collettività sul tema della disabilità, ha comunicato lo svolgimento della manifestazione denominata “Dis-Ability Pride” che si terrà il giorno 21 settembre 2019;
Considerato che con la medesima nota, è stata richiesta l’autorizzazione all’uso delle strade lungo alcune vie cittadine il giorno 21 settembre 2019, nonché l’utilizzo del Piazzale antistante il Palazzo Comunale adibito ad area di parcheggio per il ritrovo e raggruppamento dei partecipanti alla manifestazione;
Valutato di dover adottare la relativa ordinanza in considerazione dell’obbligo di rendere noti i divieti di sosta con i prescritti segnali almeno 48 ore prima;
Ritenuto pertanto, autorizzare l’uso delle strade secondo il percorso di seguito indicato e contestualmente adottare un provvedimento per la disciplina della sosta dei veicoli sul piazzale Municipio per il ritrovo e la partenza dei partecipanti alla manifestazione “Dis-Ability Pride” per il giorno 21 Settembre 2019;
Visti gli artt. 5, 6 e 7 del C.d.S. emanato con D.Lgs. n.285/1992 e ss.mm.ii;
Visto il Regolamento di esecuzione e di attuazione del C.d.S. emanato con D.P.R. n.495/1992;
Visto il D.Lgs.n.267/2000 (T.U.E.L.).
AUTORIZZA
il Presidente dell’Associazione “Genitori H Ventiquattro” all’uso delle strade il giorno 21 Settembre 2019 secondo il percorso indicato:
• Ore 17:30 raduno e partenza da Piazzale del Municipio – Via U. La Malfa – Piazza Matteotti -Via Don Minzoni – Via Lucana – Via Roma – Piazza V. Veneto (conclusione).
ORDINA
• l’istituzione temporanea del divieto di sosta con rimozione coatta dei veicoli e contestuale revoca degli stalli di sosta a pagamento in concessione alla ditta SISAS Service srl, nel Piazzale del Municipio, il giorno 21 settembre 2019, dalle ore 14:00 alle ore 22:00 eccetto i veicoli al servizio delle persone diversamente abili.
L’organizzatore dell’evento dovrà provvedere, a proprie cure e spese all’acquisizione delle autorizzazioni previste per legge nel rispetto delle prescrizioni imposte dagli organi di controllo, all’assunzione di qualsiasi responsabilità riveniente dalla realizzazione delle predette iniziative, tenendo sollevato ed indenne il Comune da tutti i danni diretti ed indiretti che possono comunque derivare in connessione e/o dipendenza dell’iniziativa in argomento.
A norma dell’art. 3, comma 4, della Legge 7 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni ed integrazioni si avverte che, avverso la presente ordinanza, in applicazione del Codice del processo amministrativo, chiunque vi abbia interesse potrà ricorrere entro 60 giorni, dalla data di pubblicazione e/o dalla notificazione, al Tribunale amministrativo Regionale della Basilicata, ovvero ricorso straordinario al Capo dello Stato, ai sensi del D.P.R. 1199/1971, entro 120 giorni dalla sua pubblicazione.
In relazione al disposto dell’art. 37, comma 3, del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 e successive modificazioni ed integrazioni, sempre nel termine di 60 giorni dalla pubblicazione, potrà essere proposto ricorso, da chiunque abbia interesse alla apposizione della segnaletica, in relazione alla natura dei segnali apposti, al Ministero delle infrastrutture e Trasporti, secondo la procedura prevista dall’art. 74 del D.P.R. 16 dicembre 1992, n. 495 e successive modificazioni ed integrazioni.
Gli Operatori del Settore Polizia Locale nonché gli altri Organi di Polizia Stradale di cui all’art. 12 del Nuovo Codice della Strada sono incaricati della vigilanza per l’esatta osservanza della presente ordinanza.
La presente ordinanza è valida ai soli fini della circolazione stradale e la sua efficacia è subordinata al rilascio di tutti i titoli abilitativi prescritti dalla legge ai fini dello svolgimento della manifestazione.
La presente Ordinanza è valida ai soli fini della circolazione veicolare. Gli addetti all’Ufficio Traffico provvederanno all’installazione della relativa segnaletica stradale.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Invito tutti gli interessati a leggere e a aderire alla petizione lanciata ieri da 214 soggetti fra associazioni e persone fisiche: http://www.superando.it/2019/09/22/disabilita-e-governo-un-appello/.
E ne approfitto, dato che non le ritrovo in diversi comunicati stampa, solo alcune priorità ed emergenze in codesto appello riportate:
– la revisione dei criteri di riconoscimento della disabilità congruenti alla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e funzionali ad elaborare progetti personali;
– le norme per aumentare l’inclusione lavorativa (stiamo ancora attendendo le linee guida previste dal 2015) e garantire la conservazione del posto del lavoro a iniziare dalle persone con disabilità intellettiva e dalle donne, cioè da chi subisce una discriminazione plurima;
– le norme e le risorse per consentire ai progetti per la vita indipendente, autonoma, adulta di uscire da un sperimentalismo che genera incertezza e impedisce di realizzare progetti di vita oltre ad una marcata disomogeneità territoriale;
– le norme per sostenere, affrontare, sostenere il ruolo dei caregiver familiari garantendo oltre ai necessari supporti anche diritti soggettivi previdenziali e assicurativi;
– la verifica e il monitoraggio sulla reale applicazione dei LEA (livelli essenziali dell’assistenza), inclusa la fornitura di ausili, largamente inapplicati nel Paese;
– la garanzia di accesso in condizioni di pari opportunità ai servizi di diagnosi, terapia, riabilitazione, strutture e servizi ambulatoriali e ospedalieri a prescindere dalla disabilità;
– il contrasto alla segregazione e all’isolamento, intervenendo in modo deciso per impedire il riprodursi di luoghi e modelli segreganti e supportando servizi diversificati per l’abitare;
– la promozione e la garanzia dell’accessibilità (nel senso più ampio del concetto) e della mobilità quale requisito per l’inclusione e le pari opportunità, anche usando la leva (ad oggi ignorata) del Codice Appalti;
– la prevenzione delle violenze e dei trattamenti disumani e degradanti;
– il contrasto alla povertà e all’impoverimento, per le persone e per le famiglie, derivante dalla disabilità, tema su cui hanno latitato sia il ReI che il Reddito di Cittadinanza;
– la reale garanzia dell’inclusione scolastica e della formazione permanente, visti anche i segnali negativi di questi giorni (alunne e alunni con disabilità che non possono iniziare la frequenza per assenza di supporti e sostegni);
– la governance reale dei programmi e dei piani per la disabilità affinché, nonostante gli sforzi di elaborazione e di condivisione non rimangano lettera morta come gli ultimi due Programmi d’azione biennale;
– una reale definizione di un piano per la non autosufficienza che garantisca oltre alle risorse anche modelli di riferimento, livelli essenziali di prestazioni, omogeneità di trattamento su tutto il territorio nazionale.
Grazie.