Antonella Sasso, in rappresentanza di Forza Italia della Città di Matera, lancia la proposta agli amministratori della città di Matera per realizzare una “cittadella materana del Cinema” nell’ex pastificio Padula-Barilla. Di seguito la nota integrale.
Egregi amministratori,
I recenti dati demografici parlano di circa 1.700 alunni in meno nelle scuole lucane, un dato allarmante che conferma lo spopolamento e la decrescita demografica della Basilicata. Le giovani coppie, a causa dell’incertezza lavorativa che permane nella nostra regione, hanno paura di ampliare la propria famiglia e i neolaureati lucani, che rappresenteranno il sistema sociale, economico e politico di domani della nostra terra, sono ancora costretti a trasferirsi altrove. Tutto ciò è allarmante e preoccupante.
Mentre rifletto su questo e sul regolamento urbanistico in discussione presso la commissione consiliare del comune di Matera, una domanda mi sorge spontanea: “Come si può pensare di aumentare i volumi abitativi della città se prima non si ferma l’emorragia dello spopolamento? Chi occuperà tutte quelle case?”.
Non sono certo contraria all’attività edilizia ma, credendo fermamente che l’economia reale ha uno schema a forma di catena chiusa, mi chiedo: “Prima di costruire nuove case, non è forse più importante individuare aree nelle quali investire e programmare ambiziosi progetti per il futuro dei cittadini?”.
Sempre più frequentemente, Matera è sede ambita da parte di produzioni cinematografiche e televisive, ed è ormai di pubblico dominio la notizia relativa alla realizzazione e all’ampliamento del centro sperimentale di cinematografia.
Vedendo che l’aria dell’ex pastificio Padula-Barilla ospita temporaneamente la produzione internazionale del film «No Time To Die” mi domando: “Perché non mettere a sistema una risorsa cittadina? Perché non impiegare le energie del territorio e ridare valore e lustro ad un simbolo dell’industria agroalimentare lucana da ben tredici anni inattivo?”. Sono consapevole del fatto che potrebbe essere più complicato del previsto essendo la superficie in esame privata e non pubblica ma la politica ha il compito di programmare e fare scelte nell’ottica di una visione complessiva ma anche il dovere di ascoltare le parti sociali, gli interessi dei privati, farne sintesi ed elaborare soluzioni che rispettino le esigenze del singolo ma soprattutto che portino beneficio a tutti.
“Perché, allo scadere dell’anno 2019, quando ci sarà la discussione del regolamento urbanistico che stabilirà le sorti dello stabilimento di via Cererie al rione Piccianello, non prevedere di utilizzare gli strumenti a disposizione per trasformarlo nella “CITTADELLA MATERANA DEL CINEMA”, un’aria con all’interno aule per la formazione, locali per deposito attrezzature, laboratori artigianali per la realizzazione delle quinte sceniche, dei costumi, etc.?”.
Vi chiedo dunque, prima di decidere le sorti di questa aria, di verificare la possibilità di mettere in campo risorse pubbliche e private per questo progetto che tra l’altro rispetterebbe la scelta adottata (art 69 comma 6 NTA- norme tecniche di attuazione) che destinava l’aria ad un intervento di rigenerazione urbana finalizzato a potenziare e qualificare l’offerta della città in termini di dotazioni ricettive, culturali terziarie del tempo libero e del benessere, nei limiti della superficie utile lorda esistente.
Lei signor Sindaco ha detto bene: “Matera deve diventare la città del cinema per le produzioni!” E allora?
Le produzioni cinematografiche e televisive richiedono figure professionali e manovalanza specializzata, oltre che spazi adeguati, per la realizzazione delle opere cinematografiche.
Si possono formare attori, scenografi, costumisti, direttori della fotografia, tecnici del suono, ma anche artigiani, operai, tecnici…
La “Cittadella materana del Cinema ” potrebbe diventare laboratorio per la crescita culturale e professionale dei nostri giovani, punto di confronto e scambio per addetti ai servizi dello spettacolo, bottega d’eccellenza dove i professionisti del cinema possano esprimere le proprie potenzialità comunicative e creative, sito di riferimento per l’ulteriore promozione e valorizzazione del territorio lucano.
Tutto ciò contribuirebbe a generare un ampio indotto legato sia alle produzioni sia alla commercializzazione dei film, sostenendo l’economia locale. E allora?
Riflettiamo!
Certa che la nostra città e il popolo lucano meritino ulteriori opportunità, confido nella Vostra disponibilità a prendere in considerazione tale proposta.
Ma svegliamoci! Possibile che devono passare cinquant’anni prima di fare qualcosa di concreto ed utile alla città?!? Proponete 2/3 progetti velocemente e fate votare gli abitanti. Ci vuole tanto? E tanto complicato? E che ca..o, svegliamoci!