Circa 210 milioni di euro impegnati per gli investimenti destinati nella prima annualità e dei quali il 60% a carico dei privati; 37 Comuni, degli 85 ad oggi aderenti ad Aristeo, sui quali saranno realizzati gli investimenti del primo Progetto Pilota 2018; 80 mila presenze di turisti di provenienza cinese fino a 130 mila entro tre anni, presenze aggiuntive per 6 anni, ai cinesi si aggiungeranno turisti di Nazionalità Ebraica; da 8 a 10 milioni di euro è la previsione di incasso annuo (solo per pernottamento e prima colazione) per una presenza media di tre notti e quattro giorni per i turisti cinesi; oltre 130 i “siti” immobiliari individuati; oltre 1000 saranno le nuove unità abitative (camere) da destinare all’ospitalità riferibili alla qualità di 4/5 stelle. Sono i dati più significativi forniti nell’incontro “Le Comunità Turistiche Integrate protagoniste del Progetto Pilota 2018 Terre di Aristeo, verso l’attuazione del Contratto Istituzionale di Sviluppo” che si è svolto oggi a Potenza per iniziativa del Distretto Turistico Le Terre di Aristeo a cui aderiscono 85 Comuni della Basilicata (63 in provincia di Potenza e 21 in quella di Matera) con il 67% della superficie territoriale regionale. Il Programma – che prevede un investimento complessivo di 370 milioni di euro dei quali soltanto l’8% (31milioni) a carico della Regione – è entrato nel vivo.
L’Assessore regionale all’Ambiente Gianni Rosa, intervenuto in rappresentanza del presidente Vito Bardi impegnato a Roma alla Conferenza Stato-Regioni, ha ribadito la validità del progetto che – ha detto – “può dare al Governo Regionale una grossa mano nel disegnare il futuro della Basilicata, il “dopo petrolio” e soprattutto per il futuro dei piccoli borghi dove si registra il fenomeno più preoccupante di spopolamento”. L’Assessore ha aggiunto che “se Matera brilla per attrazione turistica la stessa luce non si registra in altre zone della regione che necessitano di una programmazione coordinata di interventi specie per far diventare l’ambiente da elemento negativo a fruizione di vacanza e soggiorni. Lo sforzo della Giunta – ha detto – è di utilizzare al meglio le risorse disponibili e su questo Aristeo ha un ruolo importante da svolgere come azione decisamente innovativa”.
In precedenza, Rosa Gentile, presidente di Agorà ha ripercorso le tappe del lungo percorso avviato con l’evento Agorà a Metaponto il 21 e 22 maggio 2018 facendo partire “dal basso” la proposta di nuova governance dello sviluppo economico locale di cui il turismo è l’elemento di base ma non esaustivo. “Ci stiamo caratterizzando per concretezza -ha affermato – come dimostra la giornata di oggi con 37 Comuni di 5 aree regionali più la Città di Matera pronti a dare il via ai cantieri. In tutto questo tempo, lavorando con grande sacrificio e in stretta sintonia tra imprese e Comuni, abbiamo saputo conquistare l’attenzione nazionale al punto da diventare un Progetto Pilota e “simbolo” per altre aree del Paese e non solo al Sud.”
Le altre voci essenziali del Progetto -come ha spiegato l’a.d. del Distretto Saverio Lamiranda – riguardano l’attività di Animazione e Formazione, le Infrastrutture e tutta l’attività cosi detta immateriale avendo immaginato di poter realizzare una Basilicata Smart Destination e un Festival Internazionale Permanente della Città Futura, nell’ambito del quale sarà proposta anche la realizzazione di 6 Teatri distribuiti nelle 6 aree delle CTI a conferma e dimostrazione che la Cultura non è solo un attrattore ma una dimensione concreta che ha bisogno di fabbriche nelle quali produrre. Abbiamo la sensazione – ha aggiunto -che la Regione sia come un corpo “anemico”, privo di sangue che ha bisogno di trasfusioni in grande quantità. Un “sangue” nuovo capace di rigenerare, con sufficienza ed efficacia, la vita attiva dei Borghi della Basilicata. Per questo abbiamo proposto un “progetto Pilota integrato” che consentisse di coniugare e coinvolgere i diversi segmenti produttivi e sociali necessari per conseguire l’obbiettivo prefissato. Una “filiera” completa necessitata e capace di coinvolgere, cointeressare, tutti i segmenti pubblici e privati, produttivi e di servizio (agricoltura, enogastronomia, artigianato ecc.). Matera lo ha dimostrato: se vogliamo vincere la scommessa, dobbiamo coinvolgere tutte le componenti di una Comunità (il parroco, il sindaco, il vigile urbano, l’operatore ecologico, il giovane, l’imprenditore, l’operaio, il professionista, la maestra ecc. ecc.). È la comunità, nelle sue diverse articolazioni, che deve sentirsi un unico operatore “turistico” non è più tale solo l’albergo e il ristorante. Attenzione però, il tempo non è una variabile indipendente e questo vale anche per i tempi della “burocrazia” e per le decisioni Pubbliche.
Di qui – ha ribadito Rosa Gentile – l’impegno che attraverso l’Assessore Rosa abbiamo trasferito alla Giunta Regionale ad assolvere agli adempimenti previsti dal Contratto di Programma 2018, a riconoscere il Distretto come strumento innovativo di governance territoriale, di passare dalle parole ai fatti. Le imprese e i Comuni sono pronti per la sfida.Se i contenuti sottoscritti sono realmente condivisi, se gli obbiettivi sono riconosciuti possibili, se la programmazione è coincidente con gli interessi delle Comunità interessate e dell’intera Regione allora è necessario passare ad una dimensione definitiva garantita da un provvedimento legislativo. E’ dimostrato che una legge ben fatta è strumento efficace per la promozione e il sostegno dello sviluppo locale.
Questa – ha detto Saverio Lamiranda – è una rivoluzione, ma una rivoluzione “vera” nella nostra Regione. Una rivoluzione vera deve significare che le speranze delle nuove generazioni lucane devono essere sostenute, alimentandole non con il pesce da mangiare, ma insegnando loro ad “usare la canna da pesca”; questo è il rapporto , la filosofia e la cultura da riattivare. E’ rivoluzionario accettare un diverso ed innovativo rapporto tra pubblico e privato, riconoscendo ad entrambi l’esercizio delle proprie funzioni in una efficace distinzione dei ruoli; è vera rivoluzione sostenere la propria cultura, identità, storia, tradizioni attraverso l’animazione e la formazione (per tutti) per consentire la promozione delle economie locali; è rivoluzione straordinaria garantire strade idonee e sicure per consentire collegamenti tra i borghi, quale condizione vitale per riformulare la dimensione di “vicinato” propria delle nostre tradizioni economicamente sostenibili in una logica di “Comunità Integrate”. Così come è vera rivoluzione pensare all’ambiente (a cominciare dalla semplice piantumazione degli alberi) come elemento identitario e identificativo dell’esistenza Regionale.