La Uila-Uil conferma la propria importante rappresentanza nelle Rsu dello stabilimento Ferrero di Balvano (3 delegati su 9) e registra una crescita dei consensi dei lavoratori rispetto alle precedenti elezioni delle Rsu.
“E’ un risultato significativo – commentano in una dichiarazione congiunta i segretari regionali Uila Gerardo Nardiello e Uil Carmine Vaccaro – che riconosce l’impegno svolto in tanti anni all’interno dello stabilimento, sino a quello più recente riferito all’ Accordo integrativo aziendale e al Premio legato ad obiettivi, e a sostegno delle proposte per rafforzare il comparto agro-alimentare lucano di cui la Ferrero è un tassello importante.
Il ringraziamento va ai lavoratori che hanno partecipato alla prova di alta democrazia, ribadendo il rinnovato impegno dei delegati, sostenuti da Uila e Uil, per affrontare la nuova fase produttiva della fabbrica balvanese e del Gruppo Ferrero.
Con la produzione del nuovo prodotto “Nutella biscuits”, che verrà lanciato sul mercato italiano il prossimo 4 novembre e successivamente sui mercati esteri – sottolineano Nardiello e Vaccaro – si aprono prospettive significative per nuova occupazione. Un primo passo sarà la trasformazione di tanti contratti stagionali in contratti a tempo indeterminati che rappresenta un obiettivo del sindacato per il superamento di ogni forma di lavoro precario.
I programmi industriali della Ferrero anche attraverso la valorizzazione della filiera delle nocciole lucane sono un esempio del ruolo che i grandi gruppi industriali possono svolgere nei nostri territori oltre che per l’occupazione diretta per l’indotto e l’economia locale.
Per Uila e Uil ci sono tutte le condizioni per rilanciare lo sviluppo agroalimentare come asse produttivo di qualità: una molteplicità di filiere e di eccellenze alimentari da sostenere con politiche e strumenti adeguati ,capaci di valorizzare il lavoro degli operatori, i territori, anche con la protezione ambientale e con l’impiego finalizzato dei Fondi Ue del prossimo sessennio.
Sono temi – sottolineano Nardiello e Vaccaro – che devono entrare nell’agenda della Giunta Regionale e che trovano riferimenti puntuali nella piattaforma programmatica di Cgil, Cisl, Uil a sostegno del “made in Basilicata” in un ambito basato sulla caratterizzazione delle produzioni, in modo da rivolgersi ad un mercato capace di riconoscere qualità e tipicità del prodotto, che sappia esprimere la storia di un territorio e di un bene ecologicamente, eticamente, socialmente ed economicamente sostenibile; incentivare l’integrazione tra turismo, cultura ed enogastronomia; supportando l’agricoltura mediante programmi di innovazione di processo, efficienza energetica, marketing, branding con specifico riguardo a Matera 2019, ricambio generazionale, formazione e internalizzazione”.
“La scelta del futuro – dicono i segretari di Uila e Uil – non può che essere quella di puntare sulle risorse naturali come terra, acqua e bosco nella declinazione ambiente, agricoltura e turismo sostenibile come la condizione fondamentale per compiere la transizione verso un modello di sviluppo economico ed occupazionale che superi quel modello che per troppo tempo ha tenuto legati i nostri destini alle energie fossili in una logica di tipo troppo spesso assistenziale.
Bisogna lavorare per fare in modo che la Basilicata possa lavorare per passare dall’essere una regione “petroliocentrica ad una regione bosco/ambientecentrica”.
“La cultura dell’agroalimentare e della forestazione produttiva – concludono Nardiello e Vaccaro – deve basarsi sull’economia della montagna, del bosco, delle risorse idriche, in una visione di innovazione ed efficienza, utilizzando innovativi strumenti di gestione dei territori, di valorizzazione dell’ambiente, di tutela delle nostre produzioni agricole di pregio come delle tante ricchezze naturali presenti”.