“Insieme a Elena, Giovanni ed Emanuele per dare valore alla vita”. E’ il messaggio lanciato questa mattina con uno striscione in via Cererie a Matera nel corso della manifestazione pubblica promossa dalla “Associazione Giovanni Manicone” e dalla “Fondazione Francesca Divella” e ha coinvolto anche i parenti delle vittime, studenti dell’istituto comprensivo Pascoli, ciclisti e motociclisti iscritti all’Indian Bikers Matera Club e Pino Copeta dell’Associazione Nazionale Vigili del Fuoco, che ha fornito una breve lezione in tema di sicurezza stradale. La scelta del luogo non è casuale. In via Cererie è avvenuto l’incidente in cui ha perso la vita Emanuele Pellegrino. Lo studente materano di 17 anni fu sbalzato dal suo scooter in via Cererie il 24 novembre scorso, probabilmente a causa del manto stradale dissestato in prossimità di un tombino ed è deceduto nell’ospedale di Matera il 17 febbraio scorso. Il 20 maggio scorso invece ha perso la vita il materano Giovanni Iacovone mentre viaggiava con la sua moto sulla strada di Grassano, priva di guardrail. L’obiettivo del raduno è stato quello di sensibilizzare la comunità e l’amministrazione comunale a prendere delle misure per evitare incidenti di questo tipo e promuovere dei seri provvedimenti per la messa in sicurezza delle strade a rischio. Alla manifestazione ha partecipato la Signora Graziella Viviano, madre di Elena Aubry giovane vittima anche lei, a Roma, di una buca sul manto stradale. Graziella è anche la persona che ha richiesto a gran voce e sollecitato il Ministro Toninelli, per ottenere il “decreto guardrail salvamotociclisti” e adesso c’è una legge, già pubblicata in Gazzetta ufficiale, che sarà operativa tra pochi mesi. I cittadini e gli studenti della scuola “Pascoli” hanno simbolicamente a “segnare” le buche presenti su quella strada. Un atto di impegno civile e di altruismo, espresso con un semplice gesto. Già in molti comuni italiani si stanno posizionando i nuovi guardrails su tutti gli interventi sulle strade, siano questi nuovi lavori o rifacimenti. Una svolta epocale nel nostro paese per chi va su due ruote.
“Matera – hanno sottolineato i promotori di questa manifestazione – in quanto Capitale Europea della Cultura 2019 non deve farsi sfuggire l’opportunità di essere città pilota di progetti volti a garantire la protezione della vita di ogni singolo cittadino che costituisce una risorsa e una ricchezza irrinunciabili per tutta la comunità”.
Michele Capolupo
La fotogallery della manifestazione promossa in via Cererie (foto www.SassiLive.it)