Nella notte scorsa a Matera i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando provinciale di Matera, a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Matera, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dall’ufficio Gip del Tribunale di Matera su richiesta della Procura della Repubblica nei confronti di Vito Antonio Paradiso, materano di 63 anni, dipendente pubblico e di Ana Milena Salazar Cardone, colombiana di 51 anni, già nota alle forze dell’ordine e residente a Genova. Sono ritenuti entrambi responsabili, in concorso, di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. L’indagine è stata avviata nella “Villa Paradiso”, ubicata sulla strada statale 99 in località Serra Paducci all’ingresso di Matera, con due controlli effettuati dai Carabinieri il 16 e il 18 novembre 2018. All’epoca si prostituivano almeno tre persone mentre l’ultima perquisizione che ha fatto scattare gli arresti ha permesso di accertare la presenza di due colombiane pronte a svolgere l’attività di meretricio. L’indagine dei militari ha permesso di fare luce su una lucrosa attività illecita gestita dai due indagati, con il materano che affittava la propria villa a più donne, prevalentemente sudamericane, tutte dedite al meretricio e procacciate anche dalla colombiana, che ricevevano sul posto i loro clienti.
I servizi di osservazione effettuati nei pressi dell’immobile hanno consentito di identificare alcuni dei numerosi clienti, i quali contattavano le donne attraverso i siti internet del settore inserendo come chiave di ricerca la parola “Matera” e che hanno poi confermato ai Carabinieri di aver consumato rapporti sessuali a pagamento con donne di origine sudamericana.
Il proseguo delle indagini ha permesso di meglio delineare i ruoli dei due indagati, con l’uomo che reperiva le donne o attraverso l’intermediazione della colombiana di 51 anni o contattandole direttamente sulle utenze registrate sui siti internet, mentre la complice si adoperava per la raccolta dei soldi dovuti facendosi, a volte, inviare il danaro su carta di credito prepagata a lei intestata, provvedendo in un secondo momento a consegnarlo all’uomo.
Il materano e la colombiana che volevano approfittare del notevole flusso di turisti per Matera capitale europea della cultura 2019, dovranno ora rispondere di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. La “villa Paradiso” è stata posta sotto sequestro.
I particolari dell’operazione sono stati illustrati in mattinata dal Procuratore Pietro Argentino insieme al pm Maria Cristina De Tommasi, al maggiore Eric Fasolino, al colonnello Antonio Mancini e al comandante del Comando provinciale dei Carabinieri di Matera, Samuele Sighinolfi.
Michele Capolupo
La foto della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it) e la Villa Paradiso
Tutto qui ?? Ma se Matera è piena di prostitute…ce ne sono ad ogni angolo di strada !! Ma svegliatevi !!