Riportiamo di seguito il documento conclusivo approvato durante l’assemblea dei lavoratori della Natuzzi martedì 1 ottobre presso la sala ABMC di Altamura.
L’assemblea dei lavoratori della Natuzzi Spa, dopo approfondito e partecipato dibattito, concorda che sia da stigmatizzare la decisione aziendale di non riconoscere ad alcuni interessati l’integrazione salariale, prevista dall’accordo del 28 giugno 2018 al personale collocato in Cigs. Tale disposizione evidenza che l’azienda non cerca affatto di ridurre i numerosi contenziosi giuridici che la contrappongono ai suoi dipendenti, ma si attiva per incrementarli. I lavoratori fanno appello alle Istituzioni a tener conto di questa condotta a dir poco paradossale, ossia: mentre la Natuzzi Spa continua a ricevere finanziamenti pubblici, aggrava i suoi bilanci di costi legali e processuali.
La riduzione dell’orario di lavoro che ritornano a subire le maestranze in produzione è un cattivo segnale d’allarme da non sottovalutare e in controtendenza rispetto ai dati positivi registrati nel primo semestre del 2019. Pertanto, i lavoratori invitano Cobas-Lp a chiedere la convocazione della Cabina di Regia, per effettuare un’approfondita analisi del programma già sottoscritto presso il MiSE.
Infine, l’assemblea accoglie favorevolmente l’apertura della Natuzzi al Contratto integrativo aziendale e ritiene che quest’ultimo non possa prescindere dal ripristino delle condizioni retributive vigenti prima dei tagli avvenuti con l’accordo del 3 marzo 2015, oltre che dall’assegnazione del giusto livello d’inquadramento ad ogni dipendente. A tal proposito, gli intervenuti invitano tutte le sigle sindacali a compiere ogni sforzo affinché sia presentata una piattaforma contrattuale congiunta e ad affrontare i successivi negoziati non su tavoli separati, in quanto è evidente che le divisioni tra OO.SS. non favoriscono i loro rappresentati, bensì la controparte datoriale.