Matera può diventare una wedding destination. E’ la città dei Sassi è una delle mete consigliate per coronare il proprio sogno d’amore e descritte nel libro “Dirsi sì nelle città Unesco”, presentato nel pomeriggio dalla giornalista Martina Vacca nella cappella di Malvinni Malvezzi annessa a Palazzo Gattini.
Alla presentazione hanno partecipato con l’autrice la docente universitaria Paola D’Antonio e l’antropologa Francesca Vera Romano.
Il libro è nato dal progetto editoriale di Martina Vacca nell’ambito della rivista “Siti – Quotidiano Patrimonio Italiano UNESCO” presentato nel 2017 a Siena al World TourismEvent. Matera, per le sue suggestioni storico-culturali è tra le città prese in considerazione come potenziale wedding destination.
“Dirsi si nelle città Unesco” esplora il rapporto tra due fenomeni che in Italia sono tendenzialmente in crescita: il wedding tourism e il turismo culturale. Grazie ad una raccolta di dati forniti dai Comuni italiani Unesco, sulle nazionalità dei nubendi che scelgono il Belpaese per “dirsi sì”, il numero di matrimoni e unioni civili registrati in un anno, le richieste più bizzarre delle coppie, il libro costituisce un input allo sviluppo di idee imprenditoriali per i policymakers, gli operatori del settore turistico-culturale e del wedding tourism.
Il libro è inoltre una guida alla scelta della wedding location ideale per le coppie, spesso inconsapevoli del patrimonio artistico-culturale della città preferita per il “sì”.
Venezia, Ravenna, Firenze, Siena, la Val d’Orcia, Roma, Matera, Alberobello e la Costiera Amalfitana sono i palcoscenici suggeriti da Martina Vacca in cui “dire sì” e coronare il proprio sogno d’amore.
“L’idea di questo libro – ha spiegato Martina Vacca – è nata mentre curavo una rubrica editoriale per la rivista del Patrimonio nazionale Unesco. Dalla ricerca sul wedding tourism è emerso che Venezia è la più gettonata ma anche Matera con le sue caratteristiche e dopo i riconoscimento di capitale europea della cultura ha ottime possibilità per diventare una wedding destination. Sicuramente è un fenomeno su cui si può lavorare tanto in Italia, in cui abbiamo location poco conosciute e che si possono scoprire attraverso la celebrazione di riti civili, unioni civili, matrimoni religiosi o simbolici”.
Michele Capolupo
La fotogallery della presentazione del libro di Martina Vacca (foto www.SassiLive.it)