Un Itinerario tra cultura, natura e tradizione quello sperimentato dai “greeters” di Rotondella per 28 turisti austriaci. Da Matera Capitale della Cultura 2019, passando per il Parco Nazionale del Pollino, la settimana si è conclusa all’insegna delle tradizione e dei piatti tipici a Rotondella borgo denominato Balcone dello Jonio, famoso per il calore e l’accoglienza dei suoi cittadini.
Global Greeter è un network mondiale costituitosi come associazione di volontariato per diffondere programmi indipendenti di accoglienza.
La prima organizzazione (la “Big Apple Greeter”) fu fondata nel 1992 da Lynn Brooks, che voleva far scoprire al mondo intero la sua New York City: una città fantastica con diversi quartieri, negozi “mom-and-pop” e luoghi di divertimento. Tutto questo attraverso l’intermediazione di residenti amichevoli che aiutassero i visitatori stranieri a sentirsi i benvenuti, gratuitamente.
Dai Cicerones di Buenos Aires al Toronto Ambassador Program fino agli Shanghai Greeters o ai Belgrade Greeters, il mondo si è riempito di questi gruppi di persone entusiaste del posto in cui vivono e desiderose di condividere il proprio punto di vista sulla città, in maniera volontaria sia per visitatori individuali che per piccoli gruppi. Senza nulla togliere al lavoro professionale delle guide turistiche, i greeters portano i viaggiatori a scoprire dei luoghi di vita quotidiana, talvolta inaccessibili e introvabili dai turisti. Potremmo dire che si pongono come degli “amici”, suggerendo i ristoranti tradizionali o i mercati di quartiere, raccontando come sta cambiando la loro città durante una passeggiata nei luoghi in cui sono cresciuti.
A Rotondella il gruppo, nato su stimolo di Maximilian Puerstl, psicoterapeuta austriaco, ha portato diversi ospiti europei e non nel piccolo borgo lucano. I Rotondella Greeters oggi possono contare anche sulla collaborazione di diverse associazioni come Basilicata Adventure, la Fidas e le grandiose Nonne Chef che trasmettono tradizione e sentimenti con “le mani in pasta”.
“La nascita di questa iniziativa è legata alla buona volontà di alcuni cittadini. Infatti, per i Rotondella Greeters arrivi ospite e riparti da amico – commenta Maximilian Puerstl – ci muoviamo fuori dai tradizionali circuiti turistici e per questo motivo desideriamo accogliere i viaggiatori in modo autentico, rendendo la visita di un luogo un’esperienza unica nel suo genere. Con le Nonne Chef al ristorante Le Lamie, per esempio, le donne venute da Linz (Austria) hanno appreso la tecnica per fare i frizzuli (piatto tipico lucano) e tutti abbiamo potuto deliziarci con lagane e ceci che, come ci ha raccontato il greeters e appassionato di archeocibo Rudy Marranchelli, rappresenta un piatto alla base della cucina degli antichi romani citato anche dal poeta latino Orazio nato a Venosa nel 65 a.c. e riproposto ancora oggi nella tradizione meridionale”.