Il Premio Nazionale Città Cristologica sarà assegnato alla poetessa Cristina di Lagopesole. È decisione della giuria capitanata da Basilio Gavazzeni, Presidente della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla. La candidatura era in cova da un paio d’anni. Giusto che il riconoscimento le venga attribuito proprio ora che l’irripetibile stagione di Matera Capitale Europea della Cultura giunge a maturità. La I edizione del Premio nel 2013 ha onorato lo scrittore Max Gallo dell’Académie Française. La II nel 2014 è toccata a Domenico Canciani e Maria Antonietta Vito, accreditati studiosi di Simone Weil. La III nel 2018 ha celebrato Sara Magister, per la convincente rilettura di un telero caravaggesco fra i più noti.
Il Premio Nazionale Città Cristologica non si addobba di formalità. Non è parte della cultura “mainstream”. Non conta su schidionate di sponsores. È sostanza: un assegno circolare non trasferibile di euro 2.000,00.
Il Premio innalza opere letterarie attinenti il Cristo della fede o della storia o della cultura. Si propone di testimoniare che il nome di Matera è circolato nel mondo grazie a quello di Cristo, prima evocato da Levi (1945) poi divulgato da Pasolini (1964) e da Gibson (2004). E intende riconoscere il “genius loci” eminentemente cristiano che fa di Matera una città “altra”, una “eterotopìa” (Michel Foucault), un varco su quell’oltre che è il sogno e il traguardo di ogni uomo.
Non si dimentichi: il Premio sorge dal cuore della Fondazione Lucana Antiusura Mons. Vincenzo Cavalla la quale, immersa com’è con dolore quotidiano nelle debitorie dei suoi postulanti, non può non guardare a Colui che, ante litteram, è stato l’apostolo antiusura per eccellenza, sconfiggendo il Maligno, proteiforme maestro di ogni usurocrazia minima o planetaria, e risanando le debitorie dell’umanità. Un’azione di salvezza per sempre che soverchia in maniera infinita le innumerevoli e irrisorie pratiche e tematizzazioni antiusura e antidebito che organizziamo e, nel contempo, subiamo.
A Cristina di Lagopesole il Premio sarà consegnato il 24 ottobre in una sobria cerimonia presso la Sala Joseph Ratzinger, in Piazza S. Agnese a Matera. Nei prossimi giorni sarà diffusa la motivazione riferita a un’intera e vasta produzione poetica che è corollario dell’esperienza mistica.
Ott 07