“Le nuove fermate produttive comunicate oggi da Fca indicano un serio rallentamento della domanda e questo significa per i lavoratori altro salario perso. Purtroppo, paghiamo le conseguenze delle troppe incertezze legate ai dazi e della mancanza di una politica industriale da parte del governo nazionale”. Così Gerardo Evangelista, segretario generale della Fim Cisl Basilicata, secondo cui “la situazione in Fca è di interesse nazionale perché se rallenta la filiera dell’automotive – avverte il sindacalista – a cascata si ferma l’intero sistema produttivo del paese. Dal governo vogliamo parole chiare e una strategia di lungo periodo sulla transizione ecologica, sugli investimenti per l’innovazione tecnologica e sul Mezzogiorno. Senza il Sud non ci sarà mai una ripresa sostanziale dell’Italia, per questo servono interventi veloci e mirati, a partire dalle infrastrutture. In questo momento – aggiunge Evangelista – il paese non può permettersi di non avere idee chiare sul futuro della più importante industria nazionale e sul rilancio del Mezzogiorno”.