Mario Blasi e Cosimo Ponte, rispettivamente delle sezioni Fidas di Vaglio di Basilicata e Muro Lucano, hanno raggiunto nei giorni scorsi il record personale delle 100 donazioni. Due pilastri associativi non solo per il numero di donazioni ma per l’impegno in prima persona nella fondazione e costituzione delle sezioni Fidas nei due centri. Dietro ogni donazione c’è una storia e , dietro ogni storia c’è un “uomo”, che a sua volta ha la sua storia da raccontare. Cosimo Ponte inizia a donare a Villa D’Agri negli anni novanta perché un familiare ne aveva bisogno. Chiusa la parentesi familiare Cosimo ha voluto contribuire al sistema raccolta unità ematiche in prima persona fondando un gruppo a Potenza dove lavorava, per poi avviare, nel 2011, una sezione attiva a Muro Lucano suo paese di residenza. Oggi la sezione di Muro Lucano è diretta da Dina Fasciglione ma può contare sempre sul valido apporto di Cosimo su iniziative di promozione del dono del sangue. Dall’altro versante Mario Blasi un vero punto di riferimento per la sezione di Vaglio difatti affianco al suo nome si legge sulla sua tessere il numero uno datato 1999 anno di fondazione della Sezione di Vaglio inizialmente partita con una collaborazione con quella di Potenza. Mario non ha mai interrotto la sua attività come dirigente associativo nell’organizzazione di eventi e nelle giornate di raccolta come volontario e di sostegno ai donatori. “ Questi numeri” ha spiegato il presidente Fidas Pancrazio Toscano “ sono per noi tutti donatori un bellissimo esempio di solidarietà e di aiuto concreto alle richieste di bisogno. La Fidas nelle sezioni del territorio regionale inizia a fare registrare questo dato positivo sancito dall’attività quarantennale che svolge a servizio dei Centri Trasfusionali. Il donatore è quel volontario che non esita nemmeno un attimo a porgere il proprio braccio e, farlo 100 volte merita la giusta attenzione. Sono certo che sia Mario che Cosimo non amano i riflettori accesi per questo gesto spontaneo e gratuito che compiono orami da anni, ma come dirigente Fidas mi sento in dovere di ringraziarli per il loro e costante supporto all’associazione e allo stesso tempo prenderli come riferimento di un traguardo che tutti i donatori possono raggiungere”.