Due luoghi di eccellenza che si incontrano e si confrontano in nome del comune obiettivo di sviluppo dei territori montani e della creazione di nuove sinergie per la promozione delle Dolomiti Venete e Lucane e delle rispettive eccellenze ambientali, culturali e produttive. E’ il progetto con cui Confindustria Belluno Dolomiti è protagonista a Matera, in questa settimana, nell’ambito dell’iniziativa di Confindustria e Fondazione “L’open future delle imprese italiane”.
Una presenza volta a promuovere una sorta di alleanza tra due realtà lontane geograficamente, ma accomunate da elementi condivisi per lo sviluppo dei territori montani e per iniziative di promozione internazionale. Anche attraverso l’adesione alla rete nazionale Confindustria per la Montagna, un raggruppamento (network) tematico interno all’Associazione che si propone di stimolare una visione comune tra aree accomunate dalle stesse problematiche e provvedimenti e politiche pubbliche coerenti, a favore della crescita economica e sociale di queste aree connotate da una riconosciuta e oggettiva specificità.
Saranno questi i temi oggetto di una conferenza stampa che si svolgerà sabato 12 ottobre, alle ore 16.30, presso gli Ipogei di piazza San Francesco. Interverranno: Pasquale Lorusso, Presidente di Confindustria Basilicata; Lorraine Berton, Presidente di Confindustria Belluno Dolomiti; Francesco Garofalo, Presidente Sezione Turismo di Confindustria Basilicata; Giuliano Vantaggi – Direttore di Dmo Belluno.
La conferenza sarà seguita dal Dolomiti Happy Hour con prodotti tipici delle montagne Patrimonio dell’Umanità.
“Dalle Dolomiti alla Olivetti” è invece il titolo dell’evento che si terrà domani, venerdì 11 ottobre, alle ore 18.30, sempre presso gli Ipogei di piazza San Francesco, con la partecipazione del noto giornalista e scrittore Furio Colombo, autore del libro “Il Tempo di Adrano Olivetti”: un giovane giornalista, Furio Colombo, arriva in Olivetti dalla Rai, e dopo aver vissuto un periodo della sua vita ai piedi delle Dolomiti, attirato dall’idea di progresso e di futuro che negli anni Cinquanta si respira a Ivrea. Ma il futuro in quegli anni è anche la musica dei Beatles e di Bob Dylan, è l’America di Kennedy e di Martin Luther King, dove Adriano Olivetti lo manda alla ricerca di nuovi talenti. Un percorso di vita ed esperienze straordinario, in cui la visione olivettiana assume una dimensione internazionale e si confronta con sorprendente lungimiranza col nostro tempo.