Nicola Pavese, presidente Associazione “Matera Ferrovia Nazionale”, in una nota sollecita i politici lucani ad attivarsi per garantire finalmente il collegamento ferroviario tra Ferrandina e Matera e la prosecuzione per Gioia del Colle. Di seguito la nota integrale.
L’on. Gianluca Rospi si sta distinguendo per l’impegno volto alla risoluzione di diversi problemi presenti sul territorio materano. Abbiamo appreso con piacere, nei giorni scorsi, il suo interessamento per risolvere la questione relativa allo spartitraffico lungo la Basentana, la cui mancanza ha provocato numerosi incidenti anche mortali. Dalla stampa, inoltre, abbiamo avuto modo di conoscere il suo impegno per altre questioni altrettanto importanti come il proliferare spropositato dei cinghiali, le frane nei paesi lucani, il turismo scolastico e addirittura una legge per disciplinare l’attività dei bagnini. Una sensibilità e un lavoro a 360 gradi svolto con responsabilità e passione, e come lui stesso precisa sui giornali considerato «una missione per operare a vantaggio della comunità ed eclissare i disagi sociali presenti sul nostro territorio». Parole chiare e inequivocabili.
Da Rospi, tuttavia, non abbiamo mai appreso, attraverso la sua variegata attività di “comunicatore ministeriale”, qualche iniziativa parlamentare (innanzitutto all’interno della commissione Lavori pubblici, della quale fa parte) riguardante le Ferrovie dello Stato a Matera e in Basilicata. Ci riferiamo in particolare al finanziamento e alla prosecuzione della costruenda Ferrandina-Matera fino a Gioia del Colle. È idea ormai diffusa che tale tratta sarebbe strategica (perché passerebbe dall’area industriale di Jesce con uno scalo logistico per le merci utilizzato anche come stazione per i passeggeri di Altamura e Santeramo) in quanto consentirebbe a Matera di collegarsi direttamente a Bari, Foggia, Taranto, Brindisi e Lecce. Dal versante opposto basentano, invece, la Città dei Sassi (via Ferrandina-Potenza) si collegherebbe direttamente a Salerno, capolinea per il Sud dell’Alta Velocità e quindi alla direttrice tirrenico-appenninica verso Roma-Firenze-Bologna-Milano. Dunque una ferrovia da Salerno a Bari, via Potenza-Ferrandina-Matera, indispensabile anche per aprire cantieri e determinare posti di lavoro, creando quindi situazioni di sviluppo e di crescita sul piano turistico e socio-economico di Matera e delle aree interne della Basilicata, soggette a spopolamento e ad altri problemi seri. Rospi non ci ha ancora pensato alla questione Ferrovie dello Stato o sta “lavorando sotto traccia” nell’interesse della sua città e dell’intera regione?
È chiaro che per tali obiettivi è importante un’azione parlamentare che non può non essere svolta in sintonia con gli altri suoi colleghi materani, De Bonis, Casino, Petrocelli, e con i sottosegretari Liuzzi (Sviluppo economico) e Margiotta (Infrastrutture). Matera e la Basilicata necessitano di investimenti per opere pubbliche primarie come la ferrovia suindicata e compito di chi fa politica (anche a livello regionale e locale) è pertanto quello di “portare a casa risultati”. Solo i parlamentari, singolarmente, hanno un costo per i cittadini (230-240 mila euro, più rimborsi e privilegi vari) che si aspettano da loro “fatti concreti” e pertanto sarebbe difficile spiegare di non aver realizzato quanto la Basilicata aspetta da lungo tempo.
Apprezzando, quindi, il dinamismo dell’on. Rospi, che in epoca di tanto attesi cambiamenti rappresenta la squadra del “nuovo che avanza”, e auspicando un lavoro di squadra trasversale insieme ai suoi colleghi a Roma e ai politici attivi in Basilicata, siamo in attesa di ricevere “buone notizie” per il finanziamento della Matera-Gioia del Colle. Delle quali notizie saremo ben lieti di dare risalto e ampia risonanza.
Nella foto www.SassiLive.it Nicola Pavese