La Provincia di Potenza, come è ormai consuetudine da diversi anni, ha partecipato alla Settimana europea delle regioni e delle città. Un evento questo che si svolge ogni anno a Bruxelles e che consente a funzionari delle amministrazioni regionali e locali, esperti e accademici di scambiare buone pratiche e competenze tecniche in materia di sviluppo regionale e urbano.
L’evento si configura come ormai affermata piattaforma di comunicazione politica relativa allo sviluppo della politica di coesione dell’UE, partendo dalla considerazione della strategicità di regioni ed enti locali nell’elaborazione delle politiche dell’UE.
La Settimana europea delle regioni e delle città è il più grande evento pubblico del suo genere in Europa e, come evidenziato dal Presidente della Provincia, Rocco Guarino “è la nuova frontiera del rapporto con una comunità più ampia, in grado di garantire servizi attraverso il proscenio europeo, ma soprattutto di essere protagonisti nelle dinamiche di sviluppo che il corretto utilizzo delle risorse consente. E su questo, la Provincia di potenza, è ormai un punto fermo del contesto internazionale, proprio in risposta allo scetticismo generale che si alimenta impropriamente sul ruolo dell’Ente”.
Alle sessioni operative di Bruxelles, la Provincia ha partecipato con i suoi dirigenti e funzionari, con l’ing. Alessandro Attolico, Dirigente dell’Ufficio Innovazione, l’ing. Rosalia Smaldone. In particolare, questa sessione è stata organizzata congiuntamente dall’Ufficio delle Nazioni Unite per la riduzione dei rischi di catastrofi (UNDRR) e dalla Commissione per le risorse naturali (NAT) del Comitato europeo delle regioni ed è stata occasione di confronto tra diverse realtà europea sul tema della resilienza alle catastrofi a livello locale.
Gli enti locali sono più che mai in prima linea quando si verificano disastri aggravati oggi dall’aumento della rischiosità e della frequenza degli eventi estremi climatici e su questo, la Provincia di Potenza ha una esperienza consolidata e riconosciuta come modello operativo. Non a caso si è discusso su esperienze a livello locale che forniscono una vasta gamma di buone pratiche per costruire e potenziare la resilienza a livello locale quale elemento centrale per guidare i processi politici, sia europei che globali. Sono necessarie sempre più iniziative per facilitare l’apprendimento reciproco e aiutare le comunità locali a contribuire all’attuazione del quadro di Sendai per la riduzione del rischio di catastrofi, l’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici e gli obiettivi di sviluppo sostenibile.
Si è fatto il punto sugli sviluppi nelle agende internazionali ed europee e la loro applicazione a livello locale e sugli ultimi strumenti che gli enti locali e le regioni possono utilizzare. Il titolo è stato: ‘implementare la resilienza alle catastrofi a livello locale’. Un titolo, un programma da seguire.
La delegazione ha partecipato inoltre ad una sessione sul monitoraggio degli obiettivi di sviluppo sostenibile a livello locale. Sessione in cui si è presentato lo stato dell’arte del lavoro della Commissione europea sul monitoraggio della dimensione locale dell’agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile e si è analizzato di come i governi locali e le regioni possono monitorare il loro contributo al raggiungimento dell’Agenda 2030, valutando alcune azioni pilota.
Le attività della Provincia sono proseguite con una riunione con l’ufficio di europeo delle Nazioni Unite rinnovando l’impegno di lavorare congiuntamente nelle azioni di networking e di implementazione e monitoraggio degli accordi mondiali su clima resilienza e sviluppo sostenibile sul territorio provinciale.
Ott 11