Un paradiso terrestre ricco di storia, arte e natura a cinque minuti da Matera, città dei Sassi e capitale europea della cultura. E’ il colle verde di Timmari, uno dei siti scelti dalla delegazione di Matera del Fai per le Giornate Fai d’Autunno 2019. Materani e visitatori possono riscoprire la chiesa di San Salvatore e l’annesso “Camerone”, che ospita oltre cento opere di noti artisti di fama internazionale grazie al lavoro incessante portato avanti nel corso degli anni dall’artista Franco Di Pede e da don Egidio Casarola. Interessante anche la torre di ispezione a disposizione dei Carabinieri Forestali e che potrebbe diventare anche un’attrattore turistico per far ammirare ai visitatori lo splendido panorama dall’alto. Di seguito le informazioni per scoprire nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobrea Matera e in diversi comuni della Basilicata i 69 siti di interesse culturale aperti per le Giornate FAI d’Autunno 2019.
Michele Capolupo
Di seguito la fotogallery dedicata al sito di Timmari, al Castello Tramontano, alla scuola di Restauro e al Circolo La Scaletta (foto www.SassiLive.it)
L’evento nazionale, giunto quest’anno all’ottava edizione, si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, con il Patrocinio e la collaborazione della RAI.
Durante l’incontro sono state presentate le importanti aperture straordinarie promosse dal FAI grazie alla collaborazione con le Istituzioni, che traduce in azione concreta la nostra visione di una valorizzazione del territorio condivisa e partecipata.
Sono 69 i siti aperti nelle giornate di sabato 12 e domenica 13 ottobre in Basilicate per le giornate d’autunno del FAI (Fondo Ambiente Italiano): 43 sono affidati alla Delegazione di Matera con 15 a Matera città, 14 alle Delegazione di Potenza, 12 per la Delegazione della Costa Jonica.
In particolare nella città di Matera si possono riscoprire in queste due giornate “Gerardo Guerrieri con l’evento al Teatro Guerrieri”, Matera e la Basilicata nello sguardo di Carlo Levi, Matera come Gerusalemme nel Vangelo secondo Matteo di Pier Paolo Pasolini, il Maestro Nino Rota e il Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni”, il professore Giovanni Pascoli al Regio Ginnasio-Liceo “Duni” (1882-1884) di Matera, I bassorilievi policromi e la cultura materiale della cartapesta nelle opere di Josè Ortega a Casa di Ortega, il Circolo “La Scaletta”, 60 anni per la Cultura a Matera nel Palazzo Bronzini, il Conte Giovan Carlo Tramontano e il Castello “ad modo del Castel novo di Napoli”, l’arte spagnola negli Ipogei Motta, la Mater(i)a del restauro per conservare il patrimonio dalla pietra alla plastica, il Parco della Murgia Materana a Palazzo Bronzini, la Cava del Sole, il Centro di Geodesia Spaziale “Giuseppe Colombo” di Matera – 50 anni dalla Terra alla Luna (1969 – 2019), la Chiesa di San Salvatore a Timmari tra storia e archeologia e l’annesso Camerone, che ospita all’interno e nello spazio esterno oltre cento opere di noti artisti di fama internazionale grazie al lavoro incessante portato avanti nel corso degli anni dall’artista Franco Di Pede e da don Egidio Casarola, parroco della chiesa di La Martella.
L’evento nazionale, giunto quest’anno all’ottava edizione, si svolge sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana, con il Patrocinio e la collaborazione della RAI.
Il programma Giornate FAI d’Autunno 2019 è stato promosso a Matera in collaborazione con Regione Basilicata, Comune di Matera, Fondazione Matera-Basilicata 2019, Polo Museale della Basilicata, Scuola di Alta Formazione e Studio – ISCR, Arcidiocesi di Matera e Irsina, Università degli Studi della Basilicata-DiCEM, Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni”, Centro di Geodesia Spaziale, MEPH – Matera European Photography, Istituzioni scolastiche.
Le aperture straordinarie previste a Matera, in raccordo con alcuni Comuni della sua Provincia afferenti alla Delegazione, propongono non soltanto il racconto dei luoghi, ma anche quello dei protagonisti della storia e della cultura del nostro Paese.
Presentiamo come focus il Cine-Teatro “Gerardo Guerrieri”, per raccontare la storia del luogo e soprattutto la figura e l’opera di un importante intellettuale del Novecento, Gerardo Guerrieri. Le altre figure narrate in relazione anche al territorio regionale sono in questa edizione Carlo Levi, Rocco Scotellaro, Luchino Visconti, Nino Rota, Pier Paolo Pasolini, Francis Ford Coppola, Josè Ortega, per citare i nomi più significativi. Un relais lega tra loro quasi tutti questi intellettuali testimoni del Novecento, che hanno inciso culturalmente nel nostro territorio o ne sono stati espressione.
Per valorizzare la figura e la professionalità di Guerrieri nel panorama nazionale e internazionale, nella serata di sabato 12 Ottobre è un programma un evento che offrirà una forte testimonianza pubblica a Gerardo Guerrieri, nel luogo che da qualche mese lo ricorda e per il futuro ne conserverà la memoria nella città Capitale Europea della Cultura, che alla cultura rende omaggio, attraverso un importante protagonista che proprio a Matera deve le sue radici.
Gerardo Guerrieri è nato a Matera nel 1920 e scomparso a Roma, dove viveva, nel 1986. È stato un grande intellettuale del Novecento, noto nel panorama culturale italiano e internazionale. Regista e critico letterario, traduttore di importanti opere teatrali in lingua inglese e russa, dramaturg di Luchino Visconti e sceneggiatore per De Sica con Zavattini, curatore con Paolo Grassi della Collana di Teatro Einaudi, fondatore del Teatro Club a Roma con la moglie Anne d’Arbeloff. Figura imponente e dunque complessa sul piano intellettuale e artistico, culturale ed esistenziale.
Negli ultimi anni gli immensi archivi Guerrieri conservati all’Università “La Sapienza” di Roma, all’Archivio Viesseux di Firenze e in altre importanti biblioteche e luoghi di conservazione, sono stati in parte pubblicati e studiati e nel 2017 è stato realizzato il docufilm Guerrieri, di Fabio Segatori, quest’anno più volte trasmesso su RAI 3. Ad aprile 2019 è stato intitolato a Guerrieri lo storico Cine-Teatro “Impero”, poi “Comunale” in Piazza Vittorio Veneto, nel cuore del centro storico di Matera, chiuso negli ultimi anni per restauro e non ancora restituito alla fruizione da parte del pubblico.
Di seguito l’elenco delle aperture straordinarie, sviluppate più avanti con brevi descrizioni e orari di visita.
Si evidenzia anche in questa edizione la continuità nella partecipazione all’evento da parte dei Volontari di Irsina, coordinati da Mariangela Calvello.
Ringraziamenti: Arcidiocesi di Matera-Irsina, Centro “Carlo Levi”, Centro di Geodesia Spaziale – ASI, Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni”, DiCEM – Università degli Studi della Basilicata, Fondazione Matera Basilicata 2019, La Casa di Ortega – Il Museo delle Arti Applicate, La Scaletta – Circolo Culturale, Parco della Murgia Materana, Polo Museale della Basilicata, Scuola di Alta Formazione “M. D’Elia”- ISCR, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, Ufficio Culturale Ambasciata di Spagna in Italia, Arch. Mattia Antonio Acito, Arch. Renato Lamacchia, Arch. Lorenzo Rota, Famiglia Motta, Giuseppe Mitarotonda – Artista, Prof. Franco Di Pede – Artista – Galleria Studio Arti Visive, Don Egidio Casarola, Parroco Chiesa San Vincenzo de’ Paoli e Responsabile Santuario di Timmari.
Collaborazioni: Associazione Culturale “Pier Paolo Pasolini”, Associazione “Cavalieri di Maria SS. della Bruna”, Consorzio La Città Essenziale, Cooperativa per Servizi Culturali “Maecenatis – Arch. Beniamino Contini”, EGA World Wide Congresses&Events, Fondazione con il Sud, La Camerata delle Arti, MEPH – Matera European Photography, Skené – Centro di Cultura Teatrale, U.I.L.T. – Unione Italiana Libero Teatro Scuole di Matera (Città): I.I.S. “E. Duni-C. Levi” (Liceo Classico e Liceo Artistico); I.T.C.G. “Loperfido-Olivetti”, I.I.S. “G. B. Pentasuglia”, Liceo Scientific“Dante Alighieri”, Liceo “T. Stigliani” (Liceo Linguistico e Liceo Musicale), Istituto Comprensivo Ex S.M “Torraca”, Istituto Comprensivo “Bramante”. Scuole dei Comuni di Ferrandina, Grottole, Irsina, Miglionico, Pomarico, Salandra: Liceo Scientifico di Ferrandina (I.I.S.) Bernalda – Ferrandina, Liceo Scientifico “C. Levi” (Irsina); I.C. “G. Mascolo” (Irsina); I.C. “F. D’Onofrio” (Ferrandina); Istituto Tecnico e Liceo Scientifico “F. Cassola” (Ferrandina); Istituto Comprensivo “F. D’ Onofrio” Scuola primaria; Scuola Secondaria di I grado, Istituto Comprensivo Statale “Ten. Rocco Davia” – Scuola secondaria I Grado (Salandra), Istituto Comprensivo Statale “Don P. Spera” (Pomarico), Istituto Comprensivo Statale – Scuola Secondaria di Primo Grado (Miglionico – Grottole).
Rosalba Demetrio, Capo Delegazione di Matera e Vicepresidente Regionale FAI Basilicata
GRUPPO FAI TRICARICO – DELEGAZIONE DI MATERA
GIORNATE FAI D’AUTUNNO 2019
Il Gruppo territoriale FAI di Tricarico, per le Giornate d’Autunno 2019, condivide con la Delegazione di Matera l’itinerario Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata, il tema ha permesso di legare, tracciando un ideale filo conduttore, Matera e le aperture nei diversi comuni delle aree interne.
In particolare ad Aliano e a Tricarico si parlerà di Levi e Scotellaro, cercando di raccontare ed esplorare nuovi aspetti nel rapporto tra i due protagonisti.
Ad Aliano, grazie alla collaborazione del Parco letterario Carlo Levi, si potrà visitare la casa di Carlo Levi, dalla quale si gode un suggestivo panorama sui calanchi, all’interno, immagini, suoni e brani tratti dal “Cristo si è fermato a Eboli”, e la Pinacoteca Levi dove sono esposte tele di Carlo Levi e fotografie sulla sua vita. Altro punto di interesse il Museo della Civiltà Contadina.
Diretto è il collegamento con Tricarico, dove sarà possibile visitare la Casa di Scotellaro per gentile concessione della nipote Lina Scotellaro, si potranno ripercorrere i luoghi di Scotellaro dove il Poeta-Sindaco è vissuto, i vicoli che hanno ispirato le poesie e i racconti. Tappa fondamentale il Centro Rocco Scotellaro istituito dal Comune di Tricarico e dalla Regione Basilicata, su proposta di Rocco Mazzarone (1912-2005), in occasione del Cinquantenario della morte di Rocco Scotellaro (1923-1953). Sarà l’occasione per parlare di Olivetti, Manlio Rossi Doria, del dottor Rocco Mazzarone, medico epidemiologo, punto di riferimento per sociologi, antropologi, intellettuali, fotografi. Il centro oltre a custodire ogni forma di documentazione connessa a Rocco Scotellaro e al contesto storico locale, regionale, meridionale di riferimento e gestire una Biblioteca specialistica con opere di e su Scotellaro e sul meridionalismo mira ad incrementare e valorizzare il patrimonio fotografico del Comune di Tricarico, il cui nucleo fondante, ispirato alla Lucania del Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, è costituito dalle immagini di Henri Cartier-Bresson, Arturo Zavattini, Mario Carbone, Mario Cresci, Antonio Pagnotta.
Nelle sale sarà allestita una mostra di Antonio Pagnotta fotoreporter. Si tratta di una selezione della collezione «Nel mondo di Cristo si è fermato a Eboli. I luoghi, gli oggetti, i personaggi e i loro discendenti da Aliano a New York», frutto del lavoro d’indagine del fotoreporter sulla notissima opera di Carlo Levi e confluito nel volume La ruota, la croce e la penna.
Verrà offerta una lettura di Scotellaro in rapporto a Levi anche in relazione al Cristo si è fermato ad Eboli e alla sua attività di sceneggiatore e scrittore di racconti per il cinema e teatro come I fuochi di San Pancrazio.
Un itinerario parallelo riguarderà i palazzi gentilizi e la storia delle loro famiglie, altri luoghi e protagonisti della storia non solo locale ma di tutto il meridione: il Palazzo ducale con la storia dei i Sanseverino, Principi di Bisignano e dei Revertera, Duchi della Salandra; Palazzo Lizzadri abitazione della poetessa Laura Battista; Palazzo Ronchi; Palazzo Monaco; Palazzo Di Nubila; Palazzo Gagliardi già Capoccia; Palazzo Laureano già Imperatrice. Luoghi abitualmente chiusi che raccontano pagine di storia. Tutti i palazzi saranno aperti per gentile concessione delle famiglie, oltre che del Polo museale e del Comune di Tricarico.
Il percorso continua con San Mauro Forte che ci propone l’apertura della Chiesa madre e del Palazzo feudale ci racconterà la storia di Palazzo Arcieri, costruito verso la fine del Settecento da Gaetano Arcieri e dell’archeologo Vittorio Di Cicco di cui si conserva la casa. Storico e archeologo autodidatta nato a San Mauro Forte il 3 Settembre 1860, collaborò attivamente e gratuitamente a tutte le ricerche archeologiche nella provincia di Potenza, con Michele Lacava, Ispettore dei Monumenti e Scavi del Circondario di Potenza.
A Stigliano si parlerà dell’antico Pastificio Sarubbi, opificio industriale progettato a metà ‘900 da architetti vicini a Adriano Olivetti, è il simbolo della Stigliano del boom economico.
A Tolve un percorso naturalistico archeologico una villa di Domitia Lepida in località San Pietro annoverata tra i possedimenti della zia di Nerone, la quale aveva avviato un’intensa produzione e commercializzazione di lana, sono stati rinvenuti una parte residenziale, dotata di un ampio complesso termale, di una latrina e di una fogna, e di una parte rustica, costituita da una serie di ambienti destinati alla produzione lanaria, fittile e cerealicola.
I Ciceroni impegnati nelle due giornate saranno oltre 80 studenti delle scuole locali, in particolare del Liceo scientifico “Carlo Levi” di Tricarico con progetto di Alternanza scuola-Lavoro, dell’Istituto comprensivo-scuola secondaria di primo grado “Rocco Scotellaro” di Tricarico, dell’I.I.S “F. Alderisio” di Stigliano.
L’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dei comuni coinvolti e la collaborazione del Polo Museale della Basilicata, della Diocesi di Tricarico, di Tulbium, Archeoclub d’Italia sede di Tolve, del Centro studi Rocco Montano di Stigliano.
Si ringraziano le famiglie che si sono rese disponibili per l’apertura dei palazzi.
Sempre nuove e interessanti le proposte del FAI che si va sempre più espandendo e radicando riuscendo a coinvolgere e a mobilitare giovani e adulti pieni di passione e senso civico potranno trascorrere un week end all’insegna della cultura, della riscoperta dei luoghi, della conoscenza e della valorizzazione di un patrimonio di cui si va acquisendo sempre più consapevolezza.
Sabrina Lauria, Capo Gruppo FAI Tricarico
NUCLEO FAI FERRANDINA
Volontari FAI di SALANDRA – POMARICO – MIGLIONICO – GROTTOLE
In un mondo in cui soprattutto le giovani generazioni cercano di risvegliare le coscienze per evitare il degrado del nostro pianeta, il FAI Fondo Ambiente Italiano si pone come uno dei pochi baluardi per evitarlo. Ancora una volta le Giornate FAI di Autunno hanno come obiettivo la valorizzazione, la promozione e la fruizione del nostro patrimonio, attraverso l’apertura di scrigni preziosi e la riscoperta di personaggi illustri, grazie ai Volontari FAI e dagli studenti in qualità di Apprendisti Ciceroni. Grazie anche alla collaborazione di molte Istituzioni di ogni ordine e grado, che si spendono in modi diversi, per la riuscita delle Giornate autunnali. Il Nucleo FAI Ferrandina coadiuvato dai Volontari FAI di Salandra, Pomarico, Miglionico e Grottole, ben coordinati dalla Delegazione FAI di Matera con a Capo la Prof.ssa Rosalba Demetrio, Vicepresidente della Delegazione Regionale FAI Basilicata, intende rafforzare una virtuosa rete territoriale per valorizzare e promuovere i valori della Cultura come bene primario.
Cultura come Acqua, come Ambiente, come Bellezza e come Democrazia. Questo è il filo di Arianna che connota le nostre Giornate FAI di Autunno 2019 che quest’anno vorranno portarci in un viaggio che non si limiti all’apertura di un sito architettonico o paesaggistico, ma che consideri il nostro territorio nel suo complesso come un sito da tutelare e rispettare.
Vincenzo D’Aloia, Delegato FAI Ferrandina
MATERA
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
GERARDO GUERRIERI – UN PALCOSCENICO PIENO DI SOGNI
Piazza Vittorio Veneto
Apertura: Sabato: 19:30 – 22:00 Note: L’apertura straordinaria il 12 ottobre interessa esclusivamente la fascia serale con l’iniziativa speciale dedicata a Gerardo Guerrieri.
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:00 – 17:30
Descrizione
Gerardo Guerrieri (Matera, 1920 – Roma, 1986) è stato un grande intellettuale del Novecento, noto nel panorama culturale italiano e internazionale. Studioso e critico letterario, regista, traduttore di importanti opere teatrali in lingua inglese e russa, drammaturgo di Luchino Visconti e sceneggiatore per De Sica con Zavattini, curatore con Paolo Grassi della collana di teatro Einaudi, fondatore con la moglie Anne d’Arbeloff del Teatro Club a Roma. Nell’aprile 2019 gli è stato intitolato lo storico Cine-Teatro “Impero” e poi “Comunale” in Piazza Vittorio Veneto, nel cuore del centro storico di Matera. Anticipando la ricorrenza del centenario della nascita, il FAI ricorda la figura di Guerrieri attraverso documenti visivi, testimonianze e racconti. L’itinerario si snoda tra Matera e Grottole, il comune d’origine della famiglia, dove è stato intitolato a Guerrieri il Centro per la Creatività.
Iniziative Speciali:
Sabato 12 Ottobre, ore 20.00: “Gerardo Guerrieri – Un palcoscenico pieno di sogni”
L’evento è un omaggio a Gerardo Guerrieri nel luogo che da qualche mese lo ricorda nell’intitolazione e per il futuro ne conserverà la memoria nella città Capitale Europea della Cultura, che alla cultura rende omaggio, attraverso un importante protagonista che proprio a Matera deve le sue radici. Gerardo Guerrieri infatti è nato a Matera nel 1920 e scomparso a Roma nel 1986. È stato un grande intellettuale del Novecento, noto nel panorama culturale italiano e internazionale. Regista e critico letterario, traduttore di importanti opere teatrali in lingua inglese e russa, dramaturg di Luchino Visconti e sceneggiatore per De Sica con Zavattini, curatore con Paolo Grassi della collana di teatro Einaudi, fondatore del Teatro Club a Roma con la moglie Anne d’Arbeloff. Figura imponente e complessa sul piano intellettuale e artistico, culturale ed esistenziale.
Introduce
Rosalba Demetrio – Capo Delegazione FAI Matera, Vicepresidente Regionale FAI Basilicata
Conferenza spettacolo e testimonianze
Modera
Beatrice Volpe – Giornalista
Intervengono
Raffaello de Ruggieri – Sindaco di Matera
Onofrio Cutaia, Direttore Generale Spettacolo – MiBAC
Anne d’Arbeloff e Selene Guerrieri, Moglie e Figlia di Gerardo Guerrieri
Lello Chiacchio, Presidente Centro di Cultura Teatrale Skené
Stefano Geraci, Docente Università Roma Tre
Tommaso Le Pera, Fotografo teatrale
Ferruccio Marotti, Storico – Saggista e Accademico Italiano
Mariano Rigillo, Attore – Direttore Scuola di Recitazione del Teatro Stabile di Napoli – Teatro Nazionale
Fabio Segatori, Regista
Si ringrazia per la collaborazione nella realizzazione dell’evento U.I.L.T. – Unione Italiana Libero Teatro; Skené – Centro di Cultura Teatrale; MEPH – Matera European Photography
La serata è stata resa possibile grazie al contributo di:
Calia Italia, Mancini Antichità e Restauro, Matera Collection, Palazzo Del Duca Luxury Hotel, Palazzo Gattini Luxury Hotel, Corte San Pietro, Masseria Fontana di Vite, Sant’Angelo Luxury Resort, Hotel San Domenico al Piano, Hotel Sassi. Masseria Mirogallo, Edizioni Magister, Petruzzi Autolinee, Maruel Viaggi, Ferula Viaggi. Ristoranti: Burro salato, Le Bubbole, Francesca, Keiv, Osteria L’Arco
MATERA E LA BASILICATA NELLO SGUARDO DI CARLO LEVI *
Piazza G. Pascoli, 1
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione:
Si può conoscere la storia di un territorio e della cultura che lo anima senza farsi guidare dalla voce dei poeti? Per capire Matera e la Basilicata non basta esplorare i luoghi, bisogna anche interrogare le opere di un artista indissolubilmente legato alla Lucania: Carlo Levi. Il pittore torinese, condannato al confino, giunge nel 1935 in una terra “senza conforto e senza dolcezza”, che nessuno aveva mai toccato se non come “conquistatore” o “visitatore incomprensivo”. Levi inizia a indagare attraverso le sue tele quella cultura refrattaria al tempo, allo Stato, a Dio. “Luigini” e contadini, streghe e bambini, animali diabolici popolano il fascinoso “paesaggio lunare” dei calanchi. L’incontro tra l’intellettuale e la “dolente bellezza” del Sud si trasforma in occasione: alla morte lascerà in eredità a Matera i suoi dipinti e il telero Lucania ‘61, che racchiudono l’identità di un popolo a cui manca solo la coscienza di essere “oscuro inventore di Storia”. È il dono postumo di Levi.
Iniziative Speciali:
Ore 11.30 Mostra “Carlo Levi – L’Arte della Politica – Disegni (1947 – 1948)
Visita guidata con l’Arch. Lorenzo Rota, Presidente del Centro Carlo Levi e curatore della mostra con Mauro Vincenzo Fontana
MATERA COME GERUSALEMME NEL “VANGELO SECONDO MATTEO” DI PIER PAOLO PASOLINI *
Via La Vista, 5
Apertura: Domenica: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 18:00 Note: Le visite saranno alle ore 10 e alle ore 16.
Descrizione: Nel 1964 Pier Paolo Pasolini realizzò, prevalentemente nei Sassi di Matera e nel Parco della Murgia in cui ritrovava l’antica Gerusalemme, “Il Vangelo secondo Matteo”, sulla Passione di Cristo. La ruvida asperità delle rocce di Matera, il sole “ferocemente antico” e il duro volto dei contadini del luogo alludevano, nella loro densa fisicità, alla terra di Israele di duemila anni fa, dove realmente si erano svolte le vicende narrate. L’apertura straordinaria per Giornate d’Autunno si inserisce nel format “Sassi e set – Matera e il cinema d’autore” e propone un percorso di visita nei luoghi che furono significativi per la realizzazione del film. “Pasolini restituisce la violenza, lo scandalo e la bellezza della parola di Gesù […] gira tra i Sassi di Matera e gli scabri paesaggi del Sud Italia, e riesce a catturare, da laico, il mistero del sacro” (Il Merenghetti, Dizionario dei film, 2002).
IL MAESTRO NINO ROTA E IL CONSERVATORIO STATALE DI MUSICA “E.R. DUNI
Via Duomo
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione:
Nino Rota (Milano, 1911 – Roma, 1979) è stato uno dei talenti più eclettici nella storia della musica e del cinema internazionali, noto in tutto il mondo per le sue colonne sonore. Autore di commedie liriche e drammi, di pagine strumentali e vocali, il suo geniale talento lo portò a collaborare, fra gli altri, con Federico Fellini, Mario Monicelli, Luchino Visconti, Francis Ford Coppola e Franco Zeffirelli. È stato fondatore nel 1969 e primo direttore del Conservatorio Statale di Musica “E.R. Duni”, che nel 2019 compie cinquant’anni. La visita si svolge nell’antica chiesa di Santa Sofia, inglobata nel Settecento all’interno del Palazzo Bronzini – oggi Sala Nino Rota – che sorge ad angolo tra piazza del Sedile e via Duomo, e propone il racconto storico del luogo e l’ascolto di celebri brani musicali del compositore.
Inglese
IL PROF. GIOVANNI PASCOLI AL REGIO GINNASIO-LICEO “DUNI” (1882-1884) DI MATERA *
Piazza G. Pascoli, 1
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13:00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13:00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18:00
Descrizione: Giovanni Pascoli giunse a Matera nel 1882, dove aveva ottenuto la cattedra di latino e greco al Regio Ginnasio-Liceo “Duni” – che ha svolto le sue funzioni fino alla metà degli anni ‘60 nel Palazzo Lanfranchi – e svolse il suo insegnamento fino al 1884. A Matera, il “lontano ermo paese”, trascorse due anni. La vita era difficile in questo luogo, di cui Pascoli lamentava il carovita e la scarsezza di libri, forse nel confronto con la dotta Bologna. A Matera rimase sempre idealmente legato; nel 1911 scrisse infatti: “Delle città dove sono stato, Matera è quella che mi sorride di più, quella che io vedo meglio ancora, attraverso un velo di poesia e di malinconia”. La visita propone il racconto del suo rapporto con la città con la possibilità di accedere agli ambienti in cui visse all’interno di Palazzo Lanfranchi, oggi sede in parte del Centro “Carlo Levi”.
I BASSORILIEVI POLICROMI E LA CULTURA MATERIALE DELLA CARTAPESTA NELLE OPERE DI JOSÈ ORTEGA *
Via San Nicola del Sole – Sasso Barisano
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione:
La casa si trova nel Sasso Barisano in via San Nicola del Sole – asse viario che segue il perimetro delle mura della città – e testimonia la presenza a Matera del grande artista spagnolo Josè Ortega. Negli anni Settanta la casa fu in parte acquistata dall’artista e, dopo la sua morte, gli eredi ne hanno autorizzato la donazione alla Fondazione Zétema con il vincolo di destinazione museale. Il progetto di recupero ha permesso di restituirla a una funzione culturale salvandola dall’abbandono.
La dimora ospita i venti bassorilievi policromi che Ortega realizzò nel 1975 a Matera, utilizzando la tecnica artigianale locale più popolare ed emblematica: la cartapesta. Gli ambienti sono impreziositi dalle ceramiche di Giuseppe Mitarotonda e da produzioni artigianali che esprimono il reciproco arricchimento tra arte e antichi mestieri.
IL CIRCOLO “LA SCALETTA” – 60 ANNI PER LA CULTURA A MATERA *
Via Sette Dolori, 10
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione: Il Circolo La Scaletta è un’associazione culturale impegnata da sessant’anni nella conservazione e valorizzazione del patrimonio storico, artistico e ambientale di Matera e del territorio lucano. Nasce nel 1959 dall’intuizione di un gruppo di ragazzi animati dalla convinzione di non essere figli di una città immersa nella miseria, ma di un luogo ricco di storia, che poteva diventare una grande risorsa per tutta la comunità. Inizia così un’infaticabile e appassionata attività di ricerca, documentazione, tutela e promozione del territorio, che ha innescato una “rivoluzione culturale” in grado di capovolgere il destino di una città, oggi Capitale europea della cultura. Palazzo Bronzini nel Sasso Barisano è la sede del circolo, dove i soci negli anni ’70 decisero di trasferire la vita culturale della città per ridare vita ai Sassi dopo lo spopolamento avvenuto a metà degli anni ’50. L’edificio, che risale al XVII secolo, conserva tracce di affreschi eseguiti alla fine del Seicento.
IL CONTE GIOVAN CARLO TRAMONTANO E IL CASTELLO “AD MODO DEL CASTEL NOVO DI NAPOLI”
Via del Castello
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso al mattino ore 13.00 e al pomeriggio, ore 18:00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso al mattino ore 13:00 e al pomeriggio, ore 18:00
Descrizione: Dal 1497 Matera fu sottoposta al controllo politico del conte Giovan Carlo Tramontano. Di origine borghese, le sue ambizioni di potere trovarono compimento con l’investitura su Matera dove presto entrò in conflitto con la classe dirigente detentrice del potere economico, che presto ne programmò l’assassinio. Segno materiale della sua presenza a Matera è il castello esterno alla pianta urbana cinquecentesca. Con la morte del conte, la costruzione avviata agli inizi del XVI secolo sul colle del Lapillo rimase incompiuta. Il castello fu realizzato riflettendo i parametri costruttivi imposti da Francesco di Giorgio Martini: una torre circolare, muri di controscarpa e due torri minori ai lati. Il castello è oggi finalmente visitabile dopo un lungo iter di consolidamenti e restauri.
Iniziative Speciali:
Esposizione delle Maioliche istoriate cotte a gran fuoco, di Giuseppe Mitarotonda “Fra storia, mito e leggenda: il Conte Giovan Carlo Tramontano”.
L’Associazione “La Camerata delle Arti” sarà protagonista di due momenti musicali tratti dall’opera “Don Giovanni” di Mozart. Gli artisti indosseranno abiti di scena d’epoca. Sabato 12 ottobre, dalle ore 17.00 alle 18.00 e Domenica 13 ottobre, dalle ore 11.30 alle 13.00. Si ringrazia per la collaborazione l’Associazione “Cavalieri Maria SS. Della Bruna” per aver messo a disposizione nelle due giornate Cavalieri a cavallo dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
ARTE SPAGNOLA NEGLI IPOGEI MOTTA PER FAI PONTE TRA CULTURE – LA CULTURA È CAPITALE 2019
Via San Bartolomeo 46
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione: GFA 2019 per “FAI ponte tra culture” incontra il progetto “La cultura è capitale”, che presenta una mostra collettiva delle opere di sei artisti spagnoli nello storico complesso degli Ipogei Motta. L’ingresso originario, con il suo portale seicentesco, mostra ancora la struttura di casa a corte con scala esterna che saliva al piano padronale, mentre al piano terra vi erano il trappeto, le stalle, la cantina e i depositi. Profonde scalinate portano alle zone di invecchiamento del vino, di conservazione dell’olio e di stagionatura di prodotti. Nella parte centrale vi è la molazza: macchina a trazione animale con tre ruote in pietra; sul retro è invece la stalla e una caditoia per le olive. L’area della spremitura presenta ancora incavi di travi e pilastri per i torchi.
Iniziative Speciali:
Mostra collettiva “La Cultura è Capitale 2019”, promossa dall’Ufficio culturale dell’Ambasciata di Spagna in Italia L’Ambasciata di Spagna pone al centro della sua attività di promozione culturale l’allestimento di mostre di arte contemporanea, tese a favorire l’incontro degli artisti spagnoli con l’Italia e più in generale a contribuire al dialogo Italia-Spagna, coinvolgendo discipline che vanno dalla letteratura, al teatro, dalla danza contemporanea, alla fotografia, alla pittura. Data l’importanza della città di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 e Patrimonio mondiale dell’UNESCO, l’Ambasciata di Spagna in Italia ha inteso contribuire alla proposta culturale della città, con la progettazione di una mostra collettiva di artisti spagnoli. L’Ambasciata di Spagna ha organizzato la mostra in collaborazione con Fondazione con il Sud, Consorzio La Città Essenziale e Cooperativa per Servizi Culturali “Maecenatis – Arch. Beniamino Contini” Opere esposte Fotografie di: Salvador Arellano (Mutilva, Navarra), Blai Tomàs Bracquart (Mallorca, 1983), Begoña Zubero (Bilbao, 1962). Opere pittoriche di: Esteban Villalta Marzi (Roma, 1956), Gonzalo Orquín (Sevilla, 1982), Ignacio Goitia (Bilbao, 1968)
LA MATER(I)A DEL RESTAURO – CONSERVARE IL PATRIMONIO DALLA PIETRA ALLA PLASTICA *
Via La Vista, 5
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:00 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:00 – 17:30 Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione:
A cinque anni dall’inaugurazione della Scuola di Alta Formazione e di Studio-ISCR di Matera, il percorso propone non solo un excursus dell’attività di questa prestigiosa istituzione, ma anche una riflessione sulle finalità e i compiti del restauro, traendo ispirazione dal saggio di B. Paolo Torsello “La materia del restauro” (1988). Il 2019, in cui Matera è Capitale Europea della Cultura, coincide con gli ottant’anni dalla fondazione del’ISCR (allora Istituto Centrale del Restauro) a opera di Giulio Carlo Argan e Cesare Brandi. In mostra sono esposte alcune opere restaurate dagli allievi durante l’attività didattica del corso di laurea in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali, selezionate tra i beni culturali del territorio. I restauri sono stati eseguiti nei laboratori didattici della SAF e saranno presentati dagli allievi della scuola.
IL PARCO DELLA MURGIA MATERANA NEL CUORE DEI SASSI – PALAZZO BRONZINI *
Via Sette Dolori, 10
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Domenica: 09:30 – 13:30 / 15:30 – 18:30 Note: Ultimo ingresso mattino ore 13.00 – Ultimo ingresso pomeriggio ore 18.00
Descrizione: L’Ente Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano ha sede in Palazzo Bronzini, nel cuore dei Sassi. Si occupa della valorizzazione non solo dell’area che tutela ma anche del territorio regionale. Le attività vanno dalla promozione della conoscenza delle peculiarità storiche, culturali, paesaggistiche, naturalistiche dell’area protetta alla elaborazione degli strumenti di tutela e recupero delle situazioni di degrado in essa presenti. Un ricco calendario di eventi con appuntamenti enogastronomici, concerti, escursioni, l’approvazione del Piano del Parco, la creazione della collana editoriale “Parco Murgia”, la realizzazione di un marchio di qualità per le produzioni biologiche sono il punto di partenza e il momentaneo approdo di un Ente in continua espansione progettuale. Palazzo Bronzini accoglie anche la sede materana della Depurazione di Storia Patria per la Lucania.
LA CAVA DEL SOLE
Via Appia
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:30 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00) Note: Ultimo ingresso al mattino ore 13.00 e al pomeriggio, ore 18.00
Domenica: 10:00 – 14:00 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00) Note: Sono previste due visite guidate di mattina, alle 10.00 e alle 12.00; una di pomeriggio alle 16.00.
Descrizione: A ridosso della via Appia, lungo il perimetro del Parco della Murgia Materana, affiorano i grandi fronti delle cave di tufo. Tra queste una delle più importanti è la settecentesca Cava del Sole. Adiacente a questa, la chiesa del Sole testimonia un insediamento monastico rupestre di epoca medievale, sostituito successivamente da una comunità di operai esperti tagliatori di pietra: i “zuqquator” cioè i “cavamonti”. A loro spettava l’estrazione del blocco di tufo che a sua volta veniva rifinito manualmente dai maestri tufaroli. Negli anni Cinquanta il mercato dell’edilizia sostituì il tufo con materiali alternativi e le cave vennero quindi abbandonate. L’immensa e suggestiva area della Cava del Sole è oggi un contenitore culturale, con una capienza che arriva fino a circa 5.000 posti in piedi, ufficialmente riaperta il 19 gennaio 2019 in occasione dell’inaugurazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
Iniziative Speciali:
La visita guidata delle ore 12:00 è a cura dell’Arch. Mattia Antonio Acito.
CENTRO DI GEODESIA SPAZIALE “GIUSEPPE COLOMBO” DI MATERA – 50 ANNI DALLA TERRA ALLA LUNA (1969 – 2019) *
Contrada Terlecchia
Apertura: Domenica: 10:30 – 12:30 / 00:00 – 00:00 Note: L’apertura straordinaria si svolgerà con unica visita guidata nelle due ore indicate. I visitatori dovranno essere muniti di documento di identità.
Descrizione: Il Centro di Geodesia Spaziale (CGS) dell’Agenzia Spaziale Italiana è dedicato al grande scienziato padovano Giuseppe “Bepi” Colombo. Sorto nel 1983 sulla Murgia Terlecchia di Matera, grazie allo sforzo congiunto del Piano Spaziale Nazionale del CNR (cui è subentrata nel 1998 l’ASI) e della Regione Basilicata, il CGS è il principale centro operativo dell’ASI. La geodesia spaziale è la linea storica intorno alla quale si è costituito il centro, seguita dopo poco dal telerilevamento. A questo si sono aggiunte poi le telecomunicazioni quantistiche “free space”, il tracciamento della “spazzatura spaziale” e la metrologia del tempo e delle frequenze. Nel cinquantesimo anniversario della missione spaziale Apollo 11, che il 20 luglio 1969 portò per la prima volta gli uomini sulla luna, il pubblico potrà ripercorrere negli spazi del centro questo epico evento della storia contemporanea.
Si consiglia di arrivare con un quarto d’ora di anticipo per agevolare le procedure di identificazione.
La visita è consentita anche ai disabili, ma il Telescopio è accessibile solo con una scala stretta.
Per le indicazioni stradali vai alla pagina con il seguente link
https://www.google.com/search?q=Centro+di+Geodesia+spaziale+matera&oq=Centro+di+Geodesia+spaziale+matera&aqs=chrome..69i57j0j69i59.28472j0j7&s
La visita si effettuerà con prenotazione al 338 6316216
CHIESA DI SAN SALVATORE A TIMMARI TRA STORIA E ARCHEOLOGIA *
Strada provinciale per Timmari – 12 Km da Matera
Apertura: Sabato: 10:00 – 12:00 / 00:00 – 00:00
Descrizione:
L’antico centro di Timmari è un complesso collinare che nell’estremo nord-ovest si eleva a 441 metri sul livello del mare, a 12 km dal territorio di Matera, sul versante destro del fiume Bradano e a circa 18 dal centro urbano. Secondo la testimonianza di Verricelli, medico e cronista del Cinquecento, è menzionato tra i Casali di cui fin dall’epoca altomedievale erano note l’esistenza, l’ubicazione e la denominazione. La chiesa di San Salvatore sorge sul punto più alto della collina, con orientamento est-ovest, costruita in età altomedievale con blocchi squadrati reimpiegati dai vicini insediamenti pre-cristiani. Una testimonianza ottocentesca informa sul fatto che blocchi provenienti dalle mura, che forse costituivano la cinta dell’antico insediamento, sarebbero stati parzialmente inglobati nella costruzione della chiesa. In occasione delle GFA, una visita guidata accompagnerà i visitatori nel cuore dell’insediamento di interesse archeologico.
La visita si effettuerà con prenotazione al 338 6316216
DELEGAZIONE GF BENI
Aperture a cura di: BENI DEL FAI
MATERA
CASA NOHA *
Recinto Cavone, 9
Apertura: Sabato: 09:00 – 19:00
Domenica: 09:00 – 19:00
Descrizione:
All’interno della Civita, la zona più antica dei Sassi di Matera, sorge Casa Noha, un significativo esempio di architettura privata dei Sassi. La struttura urbana dei Sassi è davvero unica: un condensato storico artistico di ampi spazi ricavati nel tufo, in un armonioso avvicendarsi di vicoli, grotte, palazzi, orti e terrazzi.
Visita in lingua supportata da video in Inglese e Francese.
FERRANDINA (MT)
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
FERRANDINA E LE VIE DELL’ACQUA NEL ‘500 *
Ferrandina
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
“La Cultura è un bene comune primario come l’acqua; i teatri, le biblioteche, i cinema, sono tanti acquedotti” (Claudio Abbado). Ci piace immaginare che un pensiero simile abbia mosso Federico D’Aragona quando fece realizzare, all’epoca della fondazione di Ferrandina, la fontana pubblica delle Vascere, collocata all’interno della seconda cinta muraria del centro storico. Ed è proprio dalla cittadella che si apriva la via dell’acqua per il pubblico approvvigionamento idrico. Acqua e cultura, acqua e ambiente, acqua e bellezza, acqua e democrazia: questo è il filo di Arianna che connota le Giornate FAI di Autunno 2019, che quest’anno accompagneranno i visitatori in un viaggio che non si limita all’apertura di un luogo, ma che considera il centro storico nel suo complesso come un sito da tutelare e da valorizzare.
FONTANA DELLE VASCERE *
Fosso Camarda Ferrandina
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
È dalla Porticella della piana (in corrispondenza dell’attuale salita Pisacane) che partiva il tragitto più breve da compiere per assicurare alla cittadella l’approvvigionamento idrico dall’antica fontana delle Vascere, oltre la porta della cittadella che collegava quest’ultima allo slargo che in epoca successiva si identificherà come largo della Ducal Corte, attuale piazza del Plebiscito. La fontana delle Vascere, che Federico D’Aragona fece costruire al limite della seconda cinta muraria, serviva l’intero centro storico, che dalla cittadella si espandeva fino ai limiti occidentali, con case a schiera inframezzate da casaleni e palazzi gentilizi sedi di famiglie feudatarie.
Inglese
GROTTOLE
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
IL CENTRO PER LA CREATIVITÀ “GERARDO GUERRIERI”
Grottole
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Descrizione: Gerardo Guerrieri (Matera, 1920 – Roma, 1986) è stato uno degli intellettuali più importanti del teatro italiano e internazionale del ‘900. Drammaturgo, consulente, traduttore per Luchino Visconti, ha collaborato con Vittorio De Sica come aiuto regista e sceneggiatore in “Ladri di Biciclette” e “Sciuscià”. Ha diretto inoltre con Paolo Grassi la “Collezione di Teatro” Einaudi e con la moglie ha fondato negli anni Cinquanta il Teatro Club, la prima e più importante iniziativa del genere in Italia, ospitando personalità della cultura, del teatro e dello spettacolo di fama internazionale. La visita, che coniuga Matera e Grottole, si snoda lungo un percorso tematico all’interno del Centro per la Creatività, inaugurato nel 2016, con letture di passi d’autore e la proiezione di documenti visivi. La visita proseguirà alla scoperta dei luoghi legati a Guerrieri e alla storia della sua famiglia.
Iniziative Speciali:
Nel Centro per la Creatività in Grottole saranno proiettati documenti visivi sulla vita e le opere di Gerardo Guerrieri.
IRSINA
AFFRESCHI TRECENTESCHI NELLA CRIPTA DI SAN FRANCESCO
Piazza San Francesco
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Escluso orario messe
Descrizione: Gli affreschi della cripta di San Francesco furono commissionati tra il 1370 e il 1373 ad artisti di scuola giottesca da Margherita D’Angiò e da sua figlia Antonia Del Balzo, futura regina di Sicilia (entrambe ritratte tra i personaggi affrescati). La cappella è molto interessante sia per le opere che custodisce, che testimoniano i molteplici influssi di scuola fiorentina, senese, pisana, romana, oltremontana e irlandese sulla pittura napoletana, sia per le vicende storiche legate alla cripta, dal momento della fondazione alla sua riscoperta, avvenuta ai primi del ‘900 grazie allo storico Michele Janora e all’intervento della contessa Margherita Nugent.
BOTTINI
Via Fontana
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 Note: Le partenze avverranno da Largo Cattedrale
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 Note: Le partenze avverranno da Largo Cattedrale
Descrizione: I bottini sono un sistema ingegnoso di acquedotti sotterranei ideato probabilmente in epoca medioevale per alimentare le fonti e le cisterne della città di Irsina. Sono dei cunicoli sotterranei con volte a botte – da qui il loro nome – scavati a mano nella roccia. i bottini si sviluppano in un dedalo di gallerie e vasche di raccolta dell’acqua e drenano le acque sotterranee raccogliendole sul fondo di canaletti. Le prime notizie certe si ritrovano in una pergamena del 1436, in cui si fa riferimento alla monumentale fontana nota come “Le dodici fontane”, alimentata proprio dal sistema dei bottini.
CASA GROTTA: LA VITA DEI CONTADINI NEL XX SECOLO
Via Angioletti
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Una delle numerose case grotte presenti nel centro storico di Irsina, la Casa Grotta Barbaro è stata stallo per pecore e dimora di pastori, gente umile e forte che lì ha abitato in condizioni al limite del vivibile. Si sviluppa su due livelli ed è formata da due spelonche.
CATTEDRALE DI IRSINA: MILLE ANNI DI STORIA
Largo Cattedrale
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Escluso orario messe
Descrizione:
La cattedrale di Irsina, dedicata alla Madonna dell’Assunta, fu ricostruita a partire dalla metà del Settecento su di una preesistente trecentesca di stile gotico ormai fatiscente e pericolante. A sua volta la cattedrale gotica dovette insistere su di un’altra struttura, probabilmente normanna, risalente all’anno Mille. La visita condurrà alla scoperta di questo magico luogo, con la sua storia e i suoi protagonisti: i Del Balzo, Andrea Mantegna, Andrea Miglionico e monsignor Lupoli. Particolarmente affascinante la statua di Sant’Eufemia, attribuita al Mantegna, che dalla metà del Quattrocento è collocata nella chiesa madre.
TOUR DELLE MAIOLICHE E DEI MASCHERONI
Largo Cattedrale
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Il tour partirà da Largo Cattedrale alle ore 10:00, 11:30, 15:00, 16,30
Descrizione: Un tour per le vie del centro storico di Irsina alla scoperta delle maioliche e dei mascheroni. Le mattonelle maiolicate furono realizzate tra il Settecento e i primi anni del XIX secolo e riflettono il costume, affermatosi durante il Seicento, di porre lo stemma di famiglia sul portale d’ingresso al palazzo. Seguendo questo uso molti cominciarono a porre il proprio emblema, dipinto su piastrelle, sugli immobili che possedevano o che acquisivano a vario titolo. Saranno mostrati cinque gruppi di maioliche: le maioliche francescane, quelle popolari, le maioliche devozionali, quelle nobiliari e quelle capitolari. I mascheroni invece erano sculture o decorazioni raffiguranti un volto umano, animale o una figura antropomorfa che avevano la funzione di allontanare gli spiriti maligni dall’abitazione su cui erano collocati.
MIGLIONICO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
EX CASTELLO DI SANTA SOFIA
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
La preesistenza di strutture appartenenti all’antico castello di Santa Sofia, sul luogo dove sorge il complesso conventuale di San Francesco, impedisce di realizzare l’impianto quadrangolare, consueto nei conventi francescani della Provincia di Matera: i corpi di fabbrica si dispongono in modo variamente articolato intorno al chiostro che, perimetrato dalla successione di arcate a sesto ribassato, conserva il pozzo centrale con vera circolare. I Padri Riformati provvedono nel XVII secolo ad ampliare il complesso con la costruzione di nuove celle e a restaurare i dormitori.
POMARICO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
LE VIE DEL CASTELLO *
Pomarico
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Descrizione: Denso di fascino e suggestione, il borgo medievale, arroccato su di una collina a 445 mt di altezza, era la vera anima di Pomarico e il centro della vita sociale, che si svolgeva tra spazi angusti ed edifici piccoli e compatti, caratterizzati dalla sovrapposizione di stili architettonici – dal medioevale al barocco – e dove i loggiati gotici di chiese e palazzi cedono il passo ad elementi decorativi seicenteschi. Oggi il passato ritorna a splendere nella prima piazza del paese: piazza Santa Margherita, dove un moderno teatro con gradinate in pietra ospita eventi artistici e culturali.
SALANDRA
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CHIESA DELLA S.S. TRINITÀ
Vicolo II Chiesa, 2
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30
Domenica: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30
Descrizione:
La chiesa della Santissima Trinità è l’edificio religioso più antico di Salandra, collocata nel cuore del borgo medievale. Costruita tra i secoli XI e XII, ha subito numerosi danni causati da violenti terremoti. Luogo affascinante per i suoi contrasti: la sobrietà e severità architettonica degli esterni romanici contrastano infatti con il ricco apparato pittorico e scultoreo presente all’interno. Intorno alla chiesa sembrano ancora aleggiare antichi misteri, leggende e memorie di un passato ancora tutto da scoprire.
Inglese
CHIESA SANTA MARIA LARABITA
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Nel centro storico di Salandra, a pochi metri dalla Chiesa della Santissima Trinità, si colloca la chiesa di Santa Maria Larabita, di proprietà della famiglia Autera, che ha ereditato l’edificio dai Gerbasio, e ancor prima dalla famiglia Alitti, quest’ultima una delle casate gentilizie più eminenti della Salandra medievale. Ad aula unica, la chiesa conserva un prestigioso dipinto su tela di ignoto pittore lucano, ascrivile ai secoli XVI-XVII. L’opera è strutturata su due registri: nella lunetta superiore vi è la scena dell’Annunciazione. Nel registro principale, spiccava al centro il dipinto della Madonna del Latte, affiancata dai santi Giovanni Battista e Domenico di Guzman. In basso, al centro, il domenicano San Pietro da Verona. Nell’angolo inferiore sinistro, infine, è raffigurata una donna in preghiera, probabilmente la committente dell’opera e proprietaria della chiesa.
TORRE DELL’OROLOGIO
Piazza Guglielmo Marconi
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 16:00 – 18:30
Descrizione: La Torre dell’Orologio scandisce con i suoi rintocchi le ore della giornata. Fu costruita nei primi anni del Novecento, in occasione dei lavori di riqualificazione dell’area a ridosso dell’accesso voltato al borgo medievale. Con la sua verticalità interrompe l’impianto prettamente orizzontale della piazza e degli edifici prospicienti. Edificio di grande interesse, la torre offre uno dei punti panoramici più suggestivi da cui ammirare l’abitato di Salandra.
GRUPPO FAI DI TRICARICO
Aperture a cura di: GRUPPO FAI DI TRICARICO
ALIANO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CASA DI CONFINO DI CARLO LEVI
Via Carlo Levi, snc
Apertura: Domenica: 09:00 – 12:00 / 15:00 – 19:00
Descrizione:
La casa di Carlo Levi è un semplice edificio di tre vani con una magnifica terrazza che si apre sui calanchi. La casa si presenta priva di arredi, ma un impianto audiovisivo propone al visitatore immagini, suoni e brani tratti dal celebre romanzo Cristo si è fermato ad Eboli.
PINACOTECA CARLO LEVI
V.co II Umberto I, 13 – Palazzo Defranchi
Apertura: Domenica: 09:00 – 12:00 / 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: La pinacoteca espone 23 tele di Carlo Levi, una mostra fotografica sulla sua vita – dalla sua infanzia fino alla morte – e la documentazione sul periodo del confino. Vi sono raccolte inoltre le litografie pubblicate da Levi poco prima di morire e donate al Comune di Aliano in occasione della sua ultima visita nel novembre del 1974.
SAN MAURO FORTE
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CASA DI VITTORIO DI CICCO – ARCHEOLOGO
Apertura: Sabato: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Prima tappa del percorso dedicato a Vittorio di Cicco sarà la casa, tra i vicoli del centro storico. Storico e archeologo autodidatta nato a San Mauro Forte il 3 Settembre 1860, visse parte della sua vita qui. Pur non essendo laureato, la passione per l’archeologia e per le arti pittoriche, lo portò ad affermarsi in queste materie. Nel 1891 fu nominato Ispettore dei Monumenti e degli Scavi per il Mandamento di San Mauro Forte. Collaborò attivamente e gratuitamente a tutte le ricerche archeologiche nella provincia di Potenza, con Michele Lacava, Ispettore dei Monumenti e Scavi del Circondario di Potenza. Ben presto divenne Socio Corrispondente dell’Accademia delle Scienze di Losanna, poi Socio Corrispondente della Société Asiatique et Océanienne de Géographie et D’Explorations di Parigi. Ottenne attestati e premi dall’Istituto di Belle Arti di Napoli e fu nominato primo direttore del Museo Archeologico di Potenza.
CHIESA MADRE
Piazza Caduti
Apertura: Sabato: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00
Descrizione: Dedicata a S. Maria Assunta di Episcopia, fu edificata sulle rovine del Palazzo Feudale. I lavori iniziati nel 1553 procedettero a rilento. Per evitare il richiamo di una frana a valle, il corpo di fabbrica fu spostato più a nord rispetto alla struttura preesistente e gli scantinati del palazzo, chiuse le feritoie, furono adibiti a luogo di sepoltura.
La struttura ingloba e in parte riutilizza le murature del Palazzo Feudale, come si evince dai particolari costruttivi della facciata orientale. L’interno dell’’edificio si sviluppa su 3 navate con cappelloni laterali e un’ampia cupola sull’abside. Al di sotto del piano di calpestio della Chiesa, troviamo i locali adibiti a cripta, ristrutturati dopo il sisma del 1980.
Nella cripta è presente un interessante affresco raffigurante S. Mauro Abate, patrono del Comune. La Chiesa subí notevoli danni a causa del terremoto del 1857, oggetto di importanti lavori di ristrutturazione, fu ricostruita la navata centrale e realizzati gli stucchi.
PALAZZO ARCIERI
40.4849861,16.249718
Apertura: Sabato: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00
Descrizione: Il palazzo fu costruito verso la fine del Settecento da Gaetano Arcieri, uno degli acquirenti del fondo di San Mauro.
Alla fine del XIX secolo fu acquistato dal comune che ne fece la sua sede al piano superiore, mentre il primo livello fu adibito – funzione svolta regolarmente fino a qualche anno orsono – a sede carceraria. Il fabbricato si sviluppa su quattro distinti livelli e originariamente era dotato di un giardino interno. Il piano superiore è abbellito dalla presenza di un lungo loggiato che si affaccia sulla valle sottostante. Anche questo palazzo era originariamente impreziosito da numerose opere d’arte di cui buona parte è andata perduta nel tempo. Vittorio De Cicco, in una nota sul brigantaggio del 1809 in Basilicata, riferisce che questo palazzo fu devastato da orde brigantesche che, entrate in paese, bruciarono l’archivio comunale.
PALAZZO FEUDALE
Piazza Caduti
Apertura: Sabato: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:30 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Probabilmente costruito nel XII secolo, il castello era già in rovina alla metà del ‘500, quando sulle sue strutture fu realizzata la Chiesa Madre. Oggi del complesso fortificato resta solo la torre. La facciata orientale della chiesa, nella parte sottostante la casa canonica, mostra componenti architettonici che evidenziano le strutture del palazzo medievale. Elementi risalenti all’antico impianto fortificato sono presenti nella cripta della Chiesa: la base di una cisterna, alcuni portali in pietra e le feritoie, chiuse in occasione della costruzione dell’edificio sacro e riaperte in seguito ai lavori di consolidamento strutturale dopo il sisma del 1980. Ben evidenti risultano gli accostamenti di muratura appartenenti ai due corpi di fabbrica, quello medievale e quello cinquecentesco. Quest’ultimo si sviluppa parzialmente sul primo e, sul lato meridionale dellìedificio, lo ingloba.
STIGLIANO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
ANTICO PASTIFICIO SARUBBI
Via Roma, 7
Apertura: Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Descrizione: L’antico pastificio Sarubbi, opificio industriale progettato a metà ‘900 da architetti vicini a Adriano Olivetti, è il simbolo della Stigliano del boom economico. Recuperato come hotel a 4 stelle (Premio Internazionale Ischia di Architettura 2010) è un monumento dell’archeologia industriale lucana. Dell’antica fabbrica rimangono intatti i prospetti esterni; la pesa, riusata per la raccolta di acque piovane destinate all’irrigazione del giardino; la facciata ottocentesca del mulino preesistente; una macchina di trafila per la produzione della semola; e un vecchio granaio. Dal giardino circostante si gode un’ampia vista panoramica sull’antica difesa feudale “La Foresta”.
TOLVE
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
VILLA ROMANA DI SAN PIETRO POSSEDIMENTO DI DOMITIA LEPIDA
Apertura: Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Si tratta di un edificio di epoca romana datato tra il I ed il VI secolo d.C. che si colloca ad ovest del monte Stallone e si affaccia su quello che è denominato l’antico “Tratturo Regio”. Gli interventi archeologici hanno permesso di individuare una parte residenziale, dotata di un ampio complesso termale, di una latrina e di una fogna, e di una parte rustica, costituita da una serie di ambienti destinati alla produzione lanaria, fittile e cerealicola. La villa sarebbe forse rientrata tra i possedimenti della zia di Nerone, Domitia Lepida, la quale aveva avviato un’intensa produzione e commercializzazione di lana, la cui gestione sarebbe stata affidata ad suo liberto, il cui nome – L. Domiti Cnidi – si trova iscritto su alcune fuseruole rinvenute durante gli scavi.
TRICARICO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CASA DEL POETA “ROCCO SCOTELLARO”
Via Rocco Scotellaro
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Descrizione: La casa del poeta Rocco Scotellaro è una semplice abitazione affacciata sul’omonima via. Sulla facciata è affissa una targa commemorativa. L’ingresso è sul retro e vi si accede attraverso uno stretto vicolo che collega le strade parallele poste su due livelli. Il portoncino immette su una scala interna che conduce alla stanza dove il poeta studiava, componeva e meditava. Un piccolo balconcino si affaccia sui vicoli e sui tetti delle case difronte, mentre la vista spazia verso fino alla conca di Sant’Antonio. Al mattino presto, lungo il viottolo, si snodava la “processione” dei mietitori e dei contadini che si recavano al lavoro. I ferri dei muli sulle selci svegliavano Rocco, “suonavano mattutino “. Poco più avanti lungo via Scotellaro è la bottega del padre ciabattino. Nello stesso quartiere, il Monte, luoghi ed edifici che hanno ispirato molte delle sue poesie e delle sue prose.
IL CENTRO DI DOCUMENTAZIONE ROCCO SCOTELLARO E LA BASILICATA NEL SECONDO DOPOGUERRA
Via Monte
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Il Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra” ha sede nell’ex complesso conventuale di San Francesco d’Assisi, nel cuore del centro storico, ed è stato istituito dal Comune di Tricarico e dalla Regione Basilicata, su proposta di Rocco Mazzarone (1912-2005), in occasione del Cinquantenario della morte di Rocco Scotellaro (1923-1953).
Sue finalità sono raccogliere e custodire nel suo archivio ogni forma di documentazione connessa a Rocco Scotellaro e al contesto storico locale, regionale e meridionale di riferimento; gestire una Biblioteca specialistica con opere di e su Scotellaro e sul meridionalismo; incrementare e valorizzare il patrimonio fotografico del Comune di Tricarico, il cui nucleo fondante, ispirato alla Lucania del Cristo si è fermato a Eboli di Carlo Levi, è costituito dalle immagini di Henri Cartier-Bresson, Arturo Zavattini, Mario Carbone, Mario Cresci, Antonio Pagnotta. Alcune delle foto saranno esposte in occasione delle GFA.
Iniziative Speciali:
Mostra di fotografie del fotoreporter Antonio Pagnotta. Si tratta di una selezione della collezione «Nel mondo di Cristo si è fermato a Eboli. I luoghi, gli oggetti, i personaggi e i loro discendenti da Aliano a New York», frutto del lavoro d’indagine del fotoreporter sulla notissima opera di Carlo Levi e confluito nel volume: La ruota, la croce e la penna. Nel mondo di Cristo si e fermato a Eboli. Centenario della nascita di Carlo Levi 1902-2002
PALAZZI NOBILIARI: MONACO, RONCHI, DI NUBILA
Via Laura Battista
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Sulla via Laura Battista si allineano i palazzi della borghesia agraria accomunati da una tipologia ricorrente, frutto delle trasformazioni urbanistiche e architettoniche di un impianto preesistente: Palazzo Monaco (XVII secolo), Palazzo Ronchi (XVI secolo), Palazzo Di Nubila già della Ratta (XVIII secolo). Edifici che raccontano la storia di famiglie protagoniste del panorama culturale, politico e sociale della cittadina.
PALAZZO GAGLIARDI
Via Rabatana, 86
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Descrizione: L’edificio, ubicato a ridosso delle mura dell’abitato nella Rabata di Tricarico, antico quartiere arabo, fu costruito nel XVIII secolo come ampliamento del preesistente Palazzo Capoccia. Al palazzo si accede tramite un portale che immette in un suggestivo loggiato. Quest’ultimo permette l’affaccio su un antico giardino terrazzato che guarda sul vallone sottostante, dove scorre il torrente e si coltivavano gli orti. La parte residenziale è costituita da diversi ambienti voltati e ampi saloni, con arredi e oggetti originali. Il palazzo costituisce lo scenario più adatto per raccontare la storia della famiglia che lo ha abitato, in particolare le vicende legate a don Pasquale Gagliardi (1859-1941), vescovo di Manfredonia, e al professor Pasquale Gagliardi, primo medico chirurgo dell’ospedale di Tricarico.
PALAZZO LAUREANO
Via Duomo
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Il palazzo, raffigurato già nella stampa di G. Braun e F. Hogemberg del 1605, si caratterizza per la sua imponente e regolare facciata. Il piano terra ospita i locali di servizio; attraverso l’androne, particolarmente suggestivo, la scala conduce ai piani superiori. L’ampio salone, ambiente centrale del palazzo, caratterizza il primo piano, costituito da diversi ambienti coperti da volte decorate. La visita permetterà di ripercorrere la storia di due importanti famiglie della nobiltà e della borghesia locale: gli Imperatrice e i Laureano.
PALAZZO LIZZADRI CASA DELLA POETESSA LAURA BATTISTA
Via Laura Battista
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Il palazzo fu la dimora della poetessa Laura Battista (1846-1884), donna di grande cultura e di idee liberali. La facciata è caratterizzata da un portale in pietra sormontato da uno stemma gentilizio datato 1688 e dai pregevoli mensoloni in pietra scolpita, a sostegno dei balconi. All’interno ripete la tipologia ricorrente in quasi tutti i palazzi gentilizi di Tricarico. Il palazzo, che ospita le sale più importante ai piani superiori e i locali di servizio in quelli inferiori, si erge sul piazzale della “Saracena” e rappresenta l’estrema propaggine dell’abitato verso nord. Attualmente adibito a Museo delle genti lucane, espone i costumi tradizionali dei vari comuni della Basilicata.
Nel palazzo è ubicato il “Museo del costume e delle genti lucane”.
Aperture a cura di: VOLONTARI FAI DI ALIANO
ALIANO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA
Via Carlo Levi, 12
Apertura: Domenica: 09:00 – 12:00 / 15:00 – 19:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione: Il museo espone una tipica stanza contadina, un antico frantoio con le macine in pietra, oltre a oggetti legati alla coltivazione dei campi, alla mungitura ed alla produzione del formaggio.
DELEGAZIONE FAI DELLA COSTA JONICA
Aperture a cura di: DELEGAZIONE FAI DELLA COSTA JONICA
BERNALDA(MT)
Oltre il paesaggio
BOSCO BUFALARA
Contr.daBufalara
Apertura:Sabato: 09:00 – 12:30 / 15:30 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:00 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione:
Questa lecceta, sita sul lato nord del fosso Bufalara, è nota anche con il nome di fosso Gaudello. Questa lingua di bosco si trova al confine tra i comuni di Bernalda e Montescaglioso. Per molti tratti il fitto di sottobosco e l’elevata pendenza dei terreni rendono il bosco praticamente impenetrabile. Un sentiero che si snoda all’interno della lecceta permette tuttavia di percorrerla agevolmente per almeno un km. Si tratta di uno dei pochi angoli di verde vicinissimo al centro urbano di Bernalda, e come tale va preservato. L’IISS Bernalda-Ferrandina ha da alcuni anni adottato il sito.
PARCO ARCHEOLOGICO DI AREA URBANA METAPONTO*
Località Metaponto Borgo
Apertura:Sabato: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 17:30
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione:
Il parco archeologico, situato a nord di Metaponto Borgo, comprende il santuario urbano, parte dell’agorà, il quartiere artigianale per la produzione delle ceramiche (kerameikos) e il grande asse viario nord-sud (plateia) su cui si imposta l’intero impianto urbano. Nell’insieme sono riconoscibili le tracce di una notevole quantità di monumenti che hanno segnato la vita civile e religiosa della colonia, dalle fasi iniziali della sua fondazione fino alla conquista romana avvenuta nel III secolo a.C. Purtroppo le strutture non si sono ben conservate; molto spesso si osservano solo i primi filari o le tracce in negativo delle fondazioni. Questo è imputabile al continuo saccheggio sofferto dalla città greca per l’assenza in zona di valido materiale da costruzione. I grandi blocchi squadrati di calcare sono stati infatti riutilizzati di continuo e in tutti i periodi storici.
Inglese
Iniziative Speciali:
Le visite prevedono una passeggiata nel parco con una personalità d’eccezione.
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CASTELLO DI BERNALDA
Piazza San Bernardino da Siena
Apertura:Sabato: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Domenica: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Descrizione:
Fu costruito nel 1470, anche se recenti scoperte fanno risalire la presenza di una fortificazione già in epoca normanna, anche se la forma delle torri fa supporre che possa avere origini angioine. Il castello attuale fu fatto erigere da Bernardino de Bernaudo, segretario di Alfonso II di Napoli. Nel 1735 vi dimorò Carlo III di Borbone. Il castello ha una forma quadrangolare e tre torri angolari: questa tipologia architettonica è propria dei castelli costruiti alla fine del Quattrocento. Originariamente la struttura era molto più grande e comprendeva altre torri, ma nel tempo il castello fu molto ridimensionato. In occasione delle GFA sarà possibile visitare in anteprima il maniero, il cui restauro è ancora in fase di completamento.
Inglese
Iniziative Speciali:
In occasione delle Giornate FAI d’Autunno, a completamento dell’itinerario tematico definito per Matera e la Basilicata, il Castello sarà allestito per la proiezione di rappresentazioni cinematografiche inerenti luoghi e personaggi della cultura bernaldese.
PALAZZO MARGHERITA*
Corso Umberto
Apertura:Sabato: 00:00 – 00:00 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 00:00 – 00:00 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Luogo straordinario per la sua storia passata e recente, preminenza architettonica della città di Bernalda, più noto per essere l’unico luxuryresort italiano del noto regista Francis Ford Coppola. La visita è limitata al piano terra dove sono allocati il bistrot “Cinecittà” e il giardino di impianto ottocentesco: eccellenza architettonica e botanica per la selezione delle essenze che il proprietario originario, Giuseppe Margherita, fece giungere da più parti del mondo alla fine dell’Ottocento.
Inglese
Iniziative Speciali:
Personalità d’eccezione illustrerà gli elementi preminenti architettonici e botanici del Giardino ottocentesco del Palazzo Margherita, annoverato tra ville e giardini dell’800 dalle edizioni Laterza.
MONTALBANO JONICO(MT)
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
CHIESA DEL PURGATORIO*
Via Gioberti
Apertura:Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:00 – 18:00
Descrizione: Montalbano Jonico conserva tra le sue vie chiese di notevole pregio, veri propri capolavori d’arte e scrigni di devozione e memoria. Una di queste è la chiesa della Confraternita del Pio Monte dei Morti e dell’Immacolata Concezione, nota come chiesa del Purgatorio. Costruita nel XVIII secolo, la chiesa è così descritta nel 1913 da Prospero Rondinelli: nella vicina via Giobertitrovasi la Chiesa del Purgatorio, ben tenuta con coro chiuso da ringhiera ferrea, ben pavimentata e decorata di pitture del barese Nicola Colonna; ha una bella statua di legno dell’Immacolata del X-VIII secolo, un Cristo morto e la statua del Redentore, lavori finissimi leccesi in cartapesta”.
PISTICCI(MT)
Oltre il paesaggio
CHIESA DELL’ANNUNZIATA*
Via Fusinato
Apertura:Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione: La piccola chiesa, dopo quella del Casale, risulta essere la più antica del centro urbano. Costruita nel 1444 accanto a un ospizio per poveri, appartenne alla famiglia feudataria Cardenas e di questa ne seguì le sorti. L’impianto architettonico e l’apparato decorativo sono semplici: il corpo di fabbrica, unito a palazzo De Franco, ricorda le lammie del rione Dirupo (navata unica a pianta rettangolare coperta da tetto a doppio spiovente). Unico elemento di rilievo è rappresentato dal portale in pietra calcarea decorato da formelle con motivi vegetali. Il nome della chiesa sarebbe derivato dall’antica presenza di un dipinto dedicato all’ “Annunziata”, oggi non più visibile. Cinquecentesca è la campana in bronzo, mentre al XIX secolo appartiene la tela raffigurante l’Annunziata, donata alla comunità dal sacerdote Domenicangelo Viggiani in occasione del restauro.
CHIESA DELL’IMMACOLATA CONCEZIONE*
Via Concezione
Apertura:Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione:
La chiesa dell’Immacolata Concezione si affaccia con semplice eleganza sul Rione Dirupo e domina i ripidi e suggestivi calanchi pisticcesi. La chiesa fu fondata intorno al 1544, quando fu visitata da monsignor Michele Saraceno. Nel 1688, all’indomani della rovinosa frana di Sant’Apollonia, la chiesa divenne ufficialmente sede della confraternita.
CHIESA MADRE IN RIONE TERRAVECCHIA*
Piazza XI Febbraio 1929
Apertura:Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione: La Chiesa Madre, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, è stata costruita dai maestri di origine lombarda Antonio e Pietro La Viola tra il 1540 e il 1550 su un preesistente edificio religioso del XIII secolo di cui resta solo la torre campanaria. I due maestri muratori si rifugiarono in territorio Pisticcese verso la metà del XVI secolo per sfuggire a un mandato di cattura. La costruzione, dall’aspetto grandioso, presenta una facciata in stile romanico e copertura a doppio spiovente. L’interno ha pianta a croce latina e divisione in tre navate con cappelle laterali e altari in stile barocco. Sotto gli altari si trovano una serie di ipogei destinati, dalla seconda metà del Cinquecento, all’inumazione del clero e dei fedeli proprietari. Il tempio è stato più volte rimaneggiato e abbellito nel corso dei secoli. Pregevoli all’interno alcune tele del Seicento e Settecento napoletano.
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
RIONE TERRAVECCHIA E DIRUPO*
Rione Dirupo
Apertura:Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione: I rioni Dirupo e Terravecchia rappresentano il cuore antico di Pisticci. L’imponente Chiesa Madre, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, domina la Terravecchia, caratterizzata da significative emergenze architettoniche come il castello normanno, il Palazzo De Franchi, la Torre Bruni, il Palazzo Rogges e la Cappella dell’Annunziata. A protezione del Dirupo, originato dalla distruzione di un preesistente abitato a seguito della rovinosa frana del 1688, vi è la Chiesa della Immacolata Concezione, iniziata intorno al 1544. Il labirinto di strade quasi mai piane, costeggiate dalle tipiche casette bianche allineate, “lammìe” e “casedde” – le piccole piazze e i tetti offrono al visitatore scorci suggestivi e sempre nuovi, immersi in un paesaggio che domina la valle del Basento.
Iniziative Speciali:
Racconti tematici e proiezioni. Nel rappresentare la questione meridionale dell’emigrazione a Milano, Luchino Visconti nel film “Rocco e i suoi fratelli” scelse i Lucani perché, «li trovava gradevoli per una certa disponibilità psicologica e per il loro accento». Il regista milanese, uno dei padri del cinema Neorealista italiano, venne in Basilicata tra la fine del 1959 e l’inizio del 1960, in particolare a Matera e Pisticci per conoscere da vicino la realtà contadina, per selezionare tipologie umane e soprattutto per fissarne i tratti culturali. Oltre a Visconti, anche Franco Rosi con “Cristo si è fermato ad Eboli” (1978) scelse Pisticci per girare alcune scene del film.
SCANZANO JONICO
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
PALAZZO BARONALE: IL PALAZZACCIO*
Piazza A. Gramsci, 15
Apertura:Sabato: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 17:30
Descrizione: Arrivando a Scanzano Jonico è possibile visitare, quasi all’ingresso del paese, il Palazzo Baronale con annessa cappella. Si tratta di un edificio feudale a pianta quadrata con corte interna e torre merlata. La piccola cappella della Théotokos (Madre di Dio) ospita al suo interno un antico Crocifisso ligneo e la preziosa corona d’argento di Maria Annunziata risalente al Settecento. Il portale è impreziosito da un bassorilievo con l’Annunciazione eseguito intorno all’anno Mille.
Iniziative Speciali:
Le visite guidate al Palazzo Baronale saranno integrate dalla descrizioni dei luoghi interessati dalle riprese cinematografiche del film “Basilicata coast to coast”, che sarà proiettato nello stesso Palazzo alla chiusura delle visite.
VALSINNI
Protagonisti e luoghi della cultura a Matera e in Basilicata
PINACOTECA MORRIANA*
c/o Biblioteca Comunale “Isabella Morra”
Apertura:Sabato: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 18:00
Descrizione:
All’interno della Pinacoteca Morriana sarà possibile visitare la mostra permanente “Omaggio a Isabella Morra – 31 artisti contemporanei per Isabella”. Il percorso si compone di 31 opere su tela realizzate da importanti pittori contemporanei che, prendendo spunto dalla vicenda della poetessa cinquecentesca Isabella Morra, si sono interrogati sui temi della libertà dell’uomo, dell’isolamento dell’artista, e sul rapporto che ognuno di noi ha con la realtà. A cimentarsi in questa sorta di viaggio interiore numi illustri dell’arte contemporanea, come Luigi Guerricchio, Franco Di Pede e Alberto Venditti.
Iniziative Speciali:
Al termine delle visite proiezione del Film “Isabella Morra”.
DELEGAZIONE FAI DI POTENZA
Aperture a cura di DELEGAZIONE FAI DI POTENZA
ATELLA (PZ)
NATURA ED ARTE: PASSEGGIATA NATURALISTICA PRESSO I LAGHI DI MONTICCHIO E MUSEO DI STORIA NATURALE DEL VULTURE*
Località Monticchio Laghi
Apertura: Domenica: 09:30 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Descrizione:
Nella caldera di un vulcano spento, sulle rive dei laghi di Monticchio, formatisi dopo l’ultima eruzione di 125mila anni fa, convivono habitat diversi; grazie all’ambiente unico sul Vulture è sopravvissuta la Bramea, un fossile vivente, una falena scoperta nel 1963 dall’entomologo Hartig. Racconta la storia geologica e naturalistica il Museo di Storia Naturale, ospitato nell’Abbazia di San Michele ai primi tre livelli, al quarto è presente la Chiesa con la Grotta dell’Arcangelo Michele. L’Abbazia è addossata a un’alta parete di rocce vulcaniche, in un luogo suggestivo per la solitudine e la posizione elevata sui laghi. Sorta intorno a una grotta abitata da eremiti basiliani, passò poi ai Benedettini e nel 1059 venne consacrata da papa Nicolò II. Nel XVII secolo si insediarono i Cappuccini che vi rimasero fino al 1886, in cui furono soppresse le corporazioni religiose e tutte le proprietà vennero avocate allo Stato. Solo con il Concordato una parte della Badia fu restituita alla Chiesa.
Inglese
Iniziative Speciali:
Domenica 13 ottobre, alle ore 16, una proposta culturale sarà offerta dal Rotary club di Melfi in segno di collaborazione con il FAI.
Il Rotary Club di Melfi e l’Università delle Tre Età di Rionero in Vulture collaborano per una più vasta risonanza dell’evento del FAI.
CASTELLUCCIO INFERIORE (PZ)
CAPPELLA DELLA MADONNA DELLA CONSOLAZIONE O DEL LATTE*
Contrada Madonna del Latte
Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI.possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Sabato: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Lungo la strada che conduce alla Chiesa della Madonna della Neve, e poco distante dal centro abitato di Castelluccio Inferiore, nella contrada omonima, sorge la piccola cappella della Madonna del Latte. Cappella privata di patronato gentilizio, fu fondata da don Angelo Salerno nel 1642, con atto del notaio Cesare la Rocca, sotto il titolo di Santa Maria della Consolazione.La piccola costruzione è dotata di un unico altare, arricchito dalla bellissima statua della Madonna col Bambino: preziosa opera in marmo bianco realizzata da uno scultore meridionale della metà del Seicento. Nell’iconografia tipica della Madonna della Consolazione – detta anche “del Latte” o “delle Grazie” – la Vergine è rappresentata a seno scoperto mentre allatta il figlio.
Inglese
Si ringraziano le Sigg.re Flora Taranto e Stefania Esposito, proprietarie della cappella privata – La delegazione FAI di Potenza – Il Comune di Castelluccio Inferiore, Sindaco Paolo Francesco Campanella – La Pro-Loco di Castelluccio Inferiore, Presidente Alfredo Forestiero – l’Associazione Culturale “Ricomincio da Tre”, Presidente Giovanna Iacuzio.
CHIESA DELLA MADONNA DELLA NEVE*
Contrada Madonna della Neve
Apertura: Sabato: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Poco distante dal centro abitato di Castelluccio Inferiore, nella località omonima, sorge la chiesa della Madonna della Neve, alla sommità di un pendio boscato dominante la valle del Mercure. Il luogo di devozione fa parte del patrimonio delle chiese montane dell’Appennino Lucano, legate alle tradizioni religiose locali del culto della Vergine e associate a feste rurali. Fu riedificata nella sede attuale salvando il blocco dell’altare maggiore di una precedente e più lontana cappella. La costruzione si presenta con una linea architettonica sobria; al suo fianco si sviluppano un edificio pluriuso, che un tempo era la casa dell’oblato, la fontana e il campanile cuspidato. L’interno, a navata unica, presenta decorazioni in stucco, che si ripetono anche sui due altari laterali su cui sono montate tele settecentesche.
Inglese
Si ringrazia il Parroco di San Nicola di Myra, Don Paolo Torino – Il Comune di Castelluccio Inferiore, Sindaco Paolo Francesco Campanella – La Delegazione FAI di Potenza – La Pro-Loco di Castelluccio Inferiore, Presidente Alfredo Forestiero – L’Associazione Culturale “Ricomincio da tre” di Castelluccio Inferiore, che gestisce la Biblioteca Comunale, Presidente Giovanna Iacuzio.
MUSEO DELLA CIVILTÀ CONTADINA
Contrada Madonna della Neve
Apertura: Sabato: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:00 – 13:00 / 15:30 – 18:30
Descrizione:
I giovani che visitano il museo hanno la possibilità di rievocare la vita quotidiana delle generazioni precedenti, mentre i più anziani possono rivivere momenti, volti, abbigliamenti, gesti, oggetti a loro familiari. La camera ha il letto alto con, sulle tavole, i materassi imbottiti di sfoglie di granone. In cucina, oltre a piatti, barili, fiaschi, cuccume, recipienti di terracotta per il vino, l’olio e l’acqua, si può ammirare l’attrezzatura per impastare e infornare il pane, oltre che l’originale “granaio” ricavato da un tronco di albero cavo. Il lavoro dei campi e quello pastorale è ampiamente rappresentato da diversi tipi di bardature, cavezze e aratri di legno e di ferro, da gioghi, da collari di ogni foggia, e campane, da palette per girare il latte, secchi per il siero, stampi in legno per marcare il bestiame e altri oggetti della tradizione.
Inglese
Si ringrazia il Circolo Culturale “AGORA’” di Castelluccio Inferiore – La Delegazione FAI di Potenza – Il Comune di Castelluccio Inferiore, Sindaco Paolo Francesco Campanella.
SEGUI IL FILO A LAURENZANA: CHIESA MADRE S. MARIA ASSUNTA*
40.4612509,15.9728375
Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI.possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Sabato: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 12:30 – 13:30 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
La Chiesa madre di Laurenzana, nota oggi come Santa Maria Assunta, sorge sull’antica Santa Maria de Plateis, la cui costruzione risale al 1222. Domina l’abitatodall’alto di una roccia contigua al castello. Nel 1707 fu edificato il campanile sullo strapiombo roccioso. Il sagrato si raggiunge dall’imponente scalinata a due rampe costruita nel 1757. All’interno, che conserva ancora parte delle decorazioni e degli arredi originali settecenteschi, è possibile ammirare i preziosi affreschi attribuiti al Colonna sul soffitto della navata centrale, mentre gli altari laterali accolgono significativi dipinti su tela. La chiesa custodisce le spoglie del Beato Egidio.
LAURIA(PZ)
IL CORO LIGNEO DEL 1564*
Via Cairoli
Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI.possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Sabato: 09:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 09:00 – 11:00 / 16:00 – 18:00 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
All’interno di notevole interesse è il Coro ligneo, opera di maestranze meridionali, proveniente probabilmente dalla Certosa del Sagittario (Sanseverino Lucano), soppressa agli inizi dell’Ottocento e abbandonata. Il Coro è articolato in due ordini di banchi. Il primo con intagliati negli schienali strumenti di lavoro, di preghiera e San Bruno in meditazione. Nel secondo ordine, vi sono stagli separati da braccioli con figure grottesche, da cui si levano elementi di separazione scolpiti a girali, animali, monaci ecc. Negli schienali in basso sono intagliati cesti, cartigli, teste d’angelo, ecc.; in alto i vari Santi Certosini: Benedetto, Eugenio II, Giovanni Battista, Berardo, Roberto Abate, poi Gesù, gli Apostoli e l’Immacolata. Su ogni seggio vi è una copertura a conchiglia. Nella porta centrale, nel cartiglio, ci sono scolpite le varie date di costruzione: la più antica è il 1554 (a cui appartengono le parti migliori del Coro), poi 1679 e 1689.
MELFI(PZ)
OASI TABOR: ….PANORAMI D’ARTE, NATURA E FEDE*
Oasi Tabor, Via Cristoforo Colombo snc
Apertura: Domenica: 09:30 – 12:30 / 15:30 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Descrizione:
Oltre a essere punto di riferimento per la vita religiosa della città, il Tabor rappresenta un punto panoramico di grande bellezza. Dall’alto della collina è possibile infatti ammirare il centro storico della cittadina di Melfi, racchiusa dalle sue mura medievali e dalle sue porte; ben visibile il Castello Federiciano, nonché la parte più recente dell’abitato con la sede del Municipio. Per raggiungere il convento dal 2005 è possibile percorrere la Via Crucis: un suggestivo percorso con stazioni realizzate in mosaico ed evidenziate da particolari giochi di luci. Al culmine della Via Dolorosa sono poste una Crocifissione in pietra bianca, opera dell’artista melfitano Alessandro Maddalena, e la Risurrezione, a due passi dal convento e dall’omonima chiesa, davanti ai quali un monumento ricorda i concili papali tenutisi a Melfi.
Si indica come possibilità di parcheggio la piazza antistante il Municipio con possibilità di percorso lungo la Via Crucis.
MURO LUCANO(PZ)
SENTIERO DELLE RIPE E DEI MULINI
Via Pianello (inizio del percorso: Ponte del Pianello)
Apertura: Domenica: 10:00 – 13:00 (ultimo ingresso 00:00) Note: L’ultimo ingresso è previsto alle ore 12:00. Il tempo di percorrenza del Sentiero è circa un’ora.
Descrizione:
E’ la strada più antica di Muro Lucano, realizzata intorno all’XI secolo nelle Ripe, paesaggio incontaminato e ricco di biodiversità, caratterizzato da rocce calcaree e gole profonde. Il sentiero medievale si compone di due tratti: il primo collega l’acropoli della città (castello e cattedrale) al primo nucleo insediativo, il borgo Pianello; mentre l’altro,un tracciato più suggestivo e impervio, scendendo nel canyon in cui scorre un torrente, unisce l’abitato con la frazione Capodigiano. Lungo il percorso si incontrano cavità naturali, un ponte romanico costruito nel 1100, resti di opifici medievali (mulini e gualchiera) e una fontana. In passato il sentiero era frequentato quotidianamente per l’approvvigionamento idrico del borgo e per le attività economiche. Nel 1918, la costruzione del moderno ponte sulle Ripe, ad arco parabolico e in cemento armato, causò l’abbandono del sentiero. Luogo del Cuore votato da 7.071 persone alla nona edizione del censimento nel 2018.
OPPIDO LUCANO(PZ)
CHIESA DELLA MADONNA DEL BELVEDERE*
Via Monte Belvedere
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30
Descrizione:
A pochi chilometri dal centro abitato di Oppido Lucano si erge il santuario di Santa Maria del Belvedere. La chiesa si sviluppa in un’unica navata costruita alla fine del Seicento per custodire l’edicola che accoglie una statua lignea della Madonna in Trono con il Bambino: opera di matrice orientale ascrivibile al XIV secolo. Dal monte che ospita il santuario si ammira una vista spettacolare sul paesaggio, dove lo sguardo può spaziare dalle pianure della Puglia fino alle cime dell’Appennino. Il luogo è circondato da una fitta vegetazione punteggiata di aree di sosta che invitano a una piacevole pausa immersi nella natura.
CHIESA DELL’ANNUNZIATA*
Via dell’Annunziata
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30
Descrizione:
La Chiesa dell’ Annunziata è un esempio di architettura essenziale, infatti la facciata e l’ interno sono di fattura semplice.
La facciata si compone di un sobrio portale con un arco a tutto sesto sormontato da un occhialone e un campanile ” a Ventola ” in asse con l’ ingresso.
Il lato ovest della Chiesa è rinforzato da tre poderosi speroni.
L’ interno della Chiesa si sviluppa in un’ unica navata.
L’ Opera più rappresentativa si trova sull’ Altare Maggiore, è una tela che rappresenta l’ episodio biblico dell’ Annunciazione.
La realizzazione dell’ importante Opera è attribuita all’ artista Antonio Stabile e risale al 1570. Il quadro dell’Annunciazione è sovrastato da un lunotto che raffigura il Presepe.
Le due tele sono comprese in una considerevole cornice dorata di stucco barocco.
CONVENTO DI S. MARIA DEL GESÙ DETTO DI S. ANTONIO*
Via Convento
Apertura: Sabato: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30 (ultimo ingresso 00:00)
Domenica: 10:00 – 13:00 / 15:00 – 18:30
Descrizione:
Il convento di Santa Maria del Gesù, detto di Sant’Antonio, è stato costruito nel 1482 per volere di Francesco Zurlo, signore di Oppido caduto a Otranto nella guerra di difesa contro i Turchi del 1480, e dei suoi eredi. Si ammirano due chiostri e i meravigliosi saloni cinquecenteschi affrescati da Giovanni Todisco. Al convento è annessa la chiesa che custodisce la statua del santo patrono di Oppido Lucano. Di grande interesse è il coro ligneo del 1547, finemente intagliato, con pannelli intarsiati del primo quattrocento. Alle spalle dell’altare maggiore si ammirano le pale di Antonio Stabile, oltre che un trittico e un polittico del XVI secolo. La controfacciata accoglie invece l’organo seicentesco ancora funzionante.
POTENZA(PZ)
STUDIO E GIARDINO PRIVATO DELL’ARTISTA ANTONIO MASINI
Apertura: Domenica: 10:30 – 13:00 / 15:00 – 17:30
Descrizione:
Per la prima volta in mostra la produzione dell’ultimo periodo dell’artista Antonio Masini, recentemente scomparso. Nelle numerose opere collocate nel suo studio di Potenza e nel giardino privato, Masini riflette sulle contraddizioni dell’epoca moderna e, con uno sguardo al futuro, sul concetto di famiglia, nucleo e rifugio di ogni essere umano. L’artista ricorre a forme proprie della natura scomponendole e riassemblandole in volumi solidi. L’universo figurativo si fa così ambiguo e asimmetrico. In quest’offerta di possibilità sta l’accettazione dell’indeterminato, il rifiuto della casualità, mentre il richiamo al movimento delle forme rifiuta di definire una posizione dell’uomo nel mondo.
Inglese Tedesco Spagnolo Francese
Si ringrazia il Rotary Club Torre Guevara per la collaborazione
RIVELLO(PZ)
CHIESA DI SANTA BARBARA
Via Roma
Apertura: Sabato: 10:00 – 12:30 / 16:30 – 18:30
Descrizione:
La chiesa di Santa Barbara, databile all’XI-XII secolo, fu una delle tre parrocchie di Rivello di rito greco; il 28 agosto 1372 fu associata alla parrocchia di San Nicola da Monsignor Nicolao, vescovo di Policastro. L’antica chiesa conserva affreschi risalenti al tardo ‘500. Sul lato sinistro della navata si può notare un’epigrafe datata 1581 e un dipinto raffigurante San Francesco di Paola, del XVI secolo. A sinistra dell’abside è ubicato un Crocifisso in legno scolpito e dipinto, opera di un artigiano del XIX secolo. Nell’abside sono affrescati i Dodici Apostoli e Cristo in gloria, probabilmente eseguiti dal pittore locale Antonio Aiello. A destra dell’abside è posta un’edicola, realizzata intorno al 1566, dove emerge la figura di un santo, forse San Marco; nell’ordine superiore è raffigurata l’Annunciazione, opera attribuita al pittore lucano Giovanni Todisco, mentre nel timpano è raffigurato l’Eterno Padre.
SANT’ARCANGELO(PZ)
CHIESA E CONVENTO DI SANTA MARIA D’ORSOLEO*
Località Santa Maria di Orsoleo
Ingresso esclusivo per gli Iscritti FAI.possibilità di iscriversi al FAI in loco
Apertura: Sabato: 09:30 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Domenica: 09:30 – 13:00 / 16:00 – 19:00
Descrizione:
La nuova chiesa fu consacrata al culto nel 1646 e solennemente aperta al pubblico nel 1673. Lo stile predominante è il barocco. Seicentesche sono le finestre e la magnifica cantoria. Il coro del 1614, con gli affreschi del Todisco, è la parte più preziosa del complesso monumentale. La Madonna col Bambino, risalente alla fine del XIII secolo, viene già annoverata nel 1715 da padre Serafino Montorio, fra le immagini mariane di culto più antiche e venerate. Anche il monastero di Santa Maria di Orsoleo, nel periodo post unitario, rientrò tra i beni ecclesiastici incamerati dallo Stato. Dopo lunghe vicissitudini, legate alla proprietà e alla destinazione, solo nel 1987 è stato riacquisito dallo Stato per essere ricondotto a bene pubblico ed è oggi annoverato tra le eccellenze del patrimonio culturale lucano.