Inaugurata nel pomeriggio la mostra d’arte “Evoluzione” dell’artista lucana Giuseppina Ferrara nella Gallery Sax Art di Matera in via Fiorentini 235 nel Sasso Barisano di Matera. La mostra resterà aperta fino al 23 ottobre dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 21. L’artista originaria di Lagonegro è stata presentata al pubblico dal docente universitario materano Emanuele Giordano.
L’artista Giuseppina Ferrara spiega il titolo e il contenuto della sua mostra a Matera: “Il titolo scelto è dedicato alla mia evoluzione negli anni. Io ho cominciato con la ceramica vietrese all’età di 13 anni e mezzo, poi c’è stata la mia evoluzione nel mondo dell’arte che potete scoprire nella mia biografia. Successivamente ho voluto che l’evoluzione andasse graduale negli anni, portando pochi lavori per far crescere il mio tipo di arte. Si comincia dalla famiglia, realizzato con tecnica mista e seguono poi i vari dipinti ad olio, che vanno osservati con attenzione. Ci sono una marea di occhi nei miei lavori, perchè l’occhio è l’osservatorio sul mondo, come se dall’alto vedessi tutto. Da 30 anni sono esperta della tecnica “raku” in Basilicata, questo tipo di ceramica che arriva dall’oriente. Mi sono appassionata a questa tecnica grazie ad un artista giapponese, tecnica che poi ho rielaborato secondo il mio stile. Grazie a lui ho avuto i primi contatti con questo tipo di argilla, che importo dall’Olanda o dalla Spagna. In questa esposizione è possibile notare anche l’evoluzione nell’uso della tecnica “raku”, dalla Sfinge nucleare, all’Ascesa al Nirvana. Ci sono anche “I cento volti”, gettonatissimo a San Pietroburgo: il faccino scelto da una persona, a seconda del proprio “io”, quando lo girava vedeva il rapporto con il “sè”, che ognuno ha dentro di noi. In questa mostra ci sono anche maioliche arakuzzate e diverse sculture realizzate con altre tecniche. In questa mostra c’è l’evoluzione della conoscenza del mondo della ceramica e la trasformazione del mondo della ceramica, che conferma il mio percorso di crescita”.
Michele Capolupo
Evoluzione – Opere di Giuseppina Ferrara, recensione del critico Antonella Ventura
Giungono da molto lontano le creature di Giuseppina Ferrara, vengono tenute insieme in diversi modi e materiali, ma soprattutto da un’antica corda di iuta, che lega le forme, i segni e gli idiomi, in altrettante altre tecniche e soluzioni espressive finanche a unirsi in un unico “cuore” al cui centro, però, vedono la stessa matrice: L’Uomo e il suo respiro, l’Anima del mondo!
È un uomo ancestrale, ancora vivo, pulsante, ignaro del tempo che lo ha cambiato, perché la sua essenza è la stessa di sempre, la ricerca di equilibrio.
Questo è l’Uomo raccontato dall’opera di Giuseppina Ferrara ed è un uomo che nel corso dei millenni, ha vissuto rimanendo ancora stratificato sul suolo. Lo stesso suolo, che ha visto nascere, vivere ed esprimersi l’artista, il suolo della Lucania. Una terra femmina e madre in tutto, anzi Magna, la vera Magna Grecia, da dove ogni forma di scibile e di vita ha avuto inizio. Giuseppina Ferrara però ne ha fatta di strada, studiando, viaggiando, confrontandosi oltre i suoi limiti ed orizzonti, ed è proprio in uno di questi viaggi
che ho incontrato la sua narrazione, rimanendo colpita come il senso della sua opera sia proprio il legame alla sua terra. Un legame che lei
rappresenta visivamente e materialmente nell’uso dell’opera Delle Corde, originale variazione della ricerca di Armonia nello Spazio fuori e dentro l’Uomo.
Un’armonia che nasce dentro noi nella conoscenza e l’ottemperanza dei suoi principi fondamentali e che necessariamente torna alla Madre Terra, a cui si deve la cura, la custodia, la salvezza di lei e noi stessi insieme.
La Corda allora, come la Ceramica, la Creta o la Tela come i Filati, la storia in definitiva racconta Giuseppina Ferrara. La storia comune fatta di milioni di Anni da milioni di uomini, fatta di diaspore e abbandoni, inizi e ritorni, eppure una Storia comune
ad ogni tempo e ad ogni uomo, perché solo il Cammino permette l’Evoluzione dello stesso Uomo.
Evoluzione – Opere di Giuseppina Ferrara, recensione del critico Gianni Maragno
“La versatilità dell’artista Giuseppina Ferrara è foriera di continue e piacevoli sorprese. La sua cifra stilistica ha radici salde e profonde. Tecnica e manualità convogliano pensieri, riflessioni, meditazioni, che incanalate a pacchetti, come in un processo di trasmissione dati, comportano lo scorrimento delle trame di quei volti tanto cari a Gauguin e Picasso, mentre al contempo si dissolve qualsiasi alchimia e si manifesta il pensiero di un mondo antico, appartenuto a Platone e Cartesio.
Oriente ed Occidente si fondono, tanto nella produzione pittorica come nelle composizioni scultoree, tra opere e installazioni. In entrambe i generi traspare la progettualità dell’Artista, sottesa tra ricerca di varchi ed effetti stilistici e rielaborazione meditata di esperienze e tecniche differenti (per esempio, le tonalità ispirate all’acquisizione del ‘blu Savona’); nei Dipinti come nelle Maioliche e nelle
Sculture Raku, spicca l’intento di proporre una individualità netta, inserita in un magma di alterità indistinte, caratterizzate da forme e colori diversi; una specificità irrinunciabile, per raggiungere la quale sembra che si suggerisca una via di contatto,
come nella circolarità dell’avvolgimento della corda avvolge un volto modellato nella ceramica. Sostanze semplici, rinvenibili in natura, ma sapientemente e finemente combinati in un gioco di opposizioni che, osservati con attenzione e sentimento, vanno al di là del piano visivo. Il mondo del reale e del percettibile, fa eco agli istinti intimi e all’afflato di bellezza che sprizza dai pori delle tele per contaminare con sfumature cromatiche, quelle delle ceramiche Raku, persino l’aria che nel rasentarle si illumina e sembra sorridere.
Biografia di Giuseppina Ferrara
Giuseppina Ferrara nasce a Latronico, provincia di Potenza. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Napoli, al corso di pittura. Le sue prime esperienze artistiche hanno inizio nel 1978 con la ceramica vietrese nelle botteghe di Vietri (SA). Le sue ricerche nel mondo dell’arte sono continue e negli anni esegue opere pittoriche e scultoree. Nel 1986 si trasferisce a Savona, qui ha modo di ammirare le
c e rami che con il famoso “Blu Savone s e” realizzandone diverse maioliche. Il suo studio la riporta a Napoli, incontra artisti giapponesi che la fanno appassionare alla “Ceramica Raku” antica tecnica risalente al XVI secolo, con questa tecnica esegue sculture, oggetti e gioielli dal 1990 sino ad oggi. Diventando, così, l’esperta Raku della Basilicata. Diverse sue opere figurano in collezioni
private e musei. Partecipa a mostre collettive e personali d’arte, ricevendo diversi premi e riconoscimenti. Nellla capitala italiana,
“L’Accademia Internazionale d’Arte Moderna” rilascia all’artista nel giugno 2004 un riconoscimento ponendola al secondo posto nella categoria di pittura.
Tra le recenti esposizioni si ricordano quella di pittura e scultura da Giugno a Luglio 2017 nel “Museo di Scultura della Città di Stato” di San Pietroburgo (Russia) e successivamente sull’isola di Kronštadt, sempre in Russia. L’artista vive ad Agromonte Magnano, un piccolo paese del comune di Latronico, dove svolge le sue bellezze artistiche.
Hanno scritto di lei: l’artista casertana Giuseppina Cusano; l’artista Nora Fenoglio di Torino; la scrittrice e poetessa lucana Maria Pina Ciancio sulla rivista “Apollinea”; l’ex giornalista romano, presso il giornale “Il mattino”, Domenico Petrocelli sulla rivista “Decanter”.
La fotogallery della mostra d’arte di Giuseppina Ferrara (foto www.SassiLive.it)