E’ partita nel tardo pomeriggio a Matera, capitale europea della cultura 2019, la “Festa nazionale del Cuoco”, il grande raduno con la partecipazione di 1000 cuochi a cura dell’Unione Regionale Cuochi Lucani e della Federazione Italiana Cuochi (FIC) con la partecipazione di istituzioni quali il Mipaaf, il programma Feamp e la Regione Basilicata, Le mille berrette bianche provenienti da tutta Italia si sono radunate in piazza Vittorio Veneto per dare vita ad incontri e degustazioni pubbliche e promuovere i valori della condivisione e aggregazione dei quali la cucina è principale espressione.
Dopo il raduno in piazza Vittorio Veneto i cuochi in divisa ufficiale hanno raggiunto in corteo la Cattedrale di Matera per la Santa Messa celebrata da Monsignor Pino Caiazzo in onore del patrono dei cuochi, San Francesco Caracciolo. Le berrette bianche sono ritornate in piazza per un cocktail di benvenuto mentre in serata spazio al galà dinner a cura del Team Basilicata nella sala ricevimenti di Mulino Alvino.
Il grande raduno per la festa del cuoco coinvolge le unioni regionali e le delegazioni estere della Federazione Italiana Cuochi, abbraccia il centro storico, i suggestivi ambienti di Mulino Alvino che ospiteranno nel pomeriggio di lunedì 14 ottobre l’assemblea nazionale delle Lady Chef, il dipartimento “rosa” della Federazione.
Nella giornata di lunedì 14 ottobre a Mulino Alvino è in programma il convegno sul tema “Il cuoco artefice di una Cultura del Gusto”, un percorso enogastronomico per valorizzare le risorse ittiche della pesca artigianale costiera e dell’acquacoltura in abbinamento ad altre tipicità del territorio. L’evento culminerà in alcuni show cooking d’eccezione sul pesce povero firmati da chef quali Alessandro Circiello, noto volto tv di Buongiorno Benessere su Rai1, Massimo Carleo, Michele Castelli, e gli stellati Giuseppe Misuriello, Paolo Barrale e Vitantonio Lombardo. In programma anche il talk show fra cuochi, produttori ittici ed autorità, per rilanciare il dibattito su una “cultura del gusto” e dell’offerta gastronomica che, nel rivisitare il pesce costiero e dell’acquacoltura, diventi anche un recupero di esperienze condivise e di valori corali del territorio con i quali immaginare nuovi modelli di sviluppo e un futuro sostenibile. Spazio anche alla solidarietà, altro tema caro alla Federcuochi, che con il suo Dipartimento Solidarietà Emergenze è sempre in prima linea al fianco della Protezione Civile per offrire un pasto caldo alle popolazioni colpite da eventi calamitosi o da tragedie come quella del Ponte Morandi.
“La Festa Nazionale del Cuoco è anche l’occasione per lanciare un appello alle istituzioni: “La grande ribalta mediatica degli ultimi anni – dichiara il Presidente FIC Rocco Pozzulo – ha creato un’immagine romantica e poco realistica della figura del cuoco, non solo artista che deve creare piatti indimenticabili ma soprattutto manager, che deve saper coniugare l’eccellenza della migliore produzione enogastronomica nazionale con le difficoltà economiche e gestionali della sua cucina. Impegno dal fortissimo impatto psicofisico, confermato anche dal recente studio neurologico commissionato dalla Federcuochi, dal quale emerge uno stato di stress profondo e continuativo legato alle responsabilità del proprio ruolo. Per questo motivo vogliamo lanciare un appello alle istituzioni, affinché il lavoro di chef venga inserito nell’elenco dei mestieri più usuranti”.
La fotogallery della prima giornata della Festa del Cuoco 2019 a Matera (foto www.SassiLive.it)
Toh chi si rivede nicola benedetto!! Che ha fatto qualche promessa ai Cuochi?