Vincenzo Menzella, componente della segreteria cittadina del Pd esprime alcune riflessioni sui danni provocati da “frerunner” che hanno invaso Matera nella prima settimana di ottobre per l’evento “Red bull art of motion”. Di seguito la nota integrale.
La vicenda dei “freerunner” che hanno infestato i Sassi apportandovi i danni che sono stati denunciati merita qualche commento ulteriore. Poiché non basta chiamare in causa la vigilanza e la interdizione dei pubblici poteri. Il problema va infatti al di là dell’allarme legittimo, ma è più complesso e andrebbe guardato dentro una ottica più generale. Che non potrebbe certo ignorare la gravità dei danni inferti al patrimonio.Ma sappia guardare al tema della gestione e della salvaguardia più organicamente, come parte cioè del tema generale del governo dei processi.. Ed è lo sforzo che hanno fatto Lorenzo Rota e Gigi Acito quando hanno posto il tema del recupero della gestione sia della manutenzione che del recupero ricorrendo però a mezzi ed ottiche che sappiano non solo progettare oltre che presidiare.
Ricordo solo per un istante il valore innovativo della legge per i Sassi,la 771dell’1986 che andrebbe considerata un monumento da ascrivere a base dei successi che la città avrebbe poi conseguito nel1993 con l’UNESCO e con la successiva elevazione a
Capitale Europea della Cultura. Non vi sarebbero stati i programmi biennali, che la legge finanziò con ben cento miliardi di lire e il corredo di studi e di direttive ( si pensi al Manuale del Recupero) che hanno di fatto costituito una rete di protezione che ora, come scrivono Rota e Acito, andrà ripensata e riorganizzata per tutelare in maniera più avanzata ed
efficiente un bene non ripetibile ed unico. A partire da un Ufficio Sassi rinnovato nelle competenze e nei poteri di intervento e di regolazione. Ciò presuppone che, con l’avvio del ciclo decennale che si apre di fronte a noi, si riorganizzi la intera macchina amministrativa, senza della quale sarà impossibile fare fronte ai flussi di un turismo da organizzare e orientare così da assicurargli un indirizzo che non sia devastante ma proficuo e continuo nel tempo.
Ciò che manca purtroppo è un ‘idea di come aprirci agli anni che incalzano, manca la politica, regina di tutte le arti. Sarà il tema su cui sarà necessario dibattere. Gli architetti lo stanno facendo. Non lasciamoli soli.
Vincenzo Menzella, componente della segreteria cittadina del PD